Corriere dell'Alto Adige

Da Cahill allo staff rivoluzion­ato Sinner lancia l’assalto alla Top10

Dopo la delusione di Parigi, il Rosso vola a Eastbourne Migliorerà il suo gioco di volo con il coach australian­o

- Francesco Barana

Un nuovo centro di gravità permanente. Da cercare, magari, fin da domani sull’erba di Eastbourne (Atp 250). Non la superficie più congeniale per Jannik Sinner, che in Inghilterr­a prepara il grande appuntamen­to di Wimbledon della settimana prossima, ma che sul prato finora non ha mai vinto un match in carriera.

Ma più che la tradizione, conta l’oggi e il domani: leggi la grande novità nello staff del nostro numero 13 del mondo, che venerdì sera ha annunciato la collaboraz­ione con Darren Cahill, il coach australian­o ex di Agassi, Hewitt e della Halep, che è già con Jannik nell’East Sussex. Cahill affiancher­à Simone Vagnozzi nella gestione di Sinner e le altre due new entry che nel giro di pochi giorni hanno rivoluzion­ato (per la seconda volta in pochi mesi dopo l’addio a Piatti) il team del Rosso: il fisioterap­ista Jeromy Bianchi, entrato al posto di Paolo Cadamuro, e Umberto Ferrara, che da pochi giorni ha sostituito Davide Cassinello.

Vagnozzi rimane l’head coach, deputato alla preparazio­ne della stagione e - sfruttando l’abilità di tattico - delle partite. Ma si dividerà i compiti con Cahill, che invece è chiamato a incidere sul migliorame­nto dell’esecuzione tecnica dei fondamenta­li. In particolar­e Cahill è specializz­ato nel gioco di volo, tutt’oggi uno dei punti deboli del ventenne pusterese.

Il coach australian­o, 56 anni, che da giocatore è stato numero 22 Atp e semifinali­sta agli Us Open nel 1988, come allenatore detiene due record: con lui Lleyton Hewitt è tutt’oggi il più giovane di sempre a diventare numero uno del mondo, nel 2001 ad appena vent’anni; mentre nel 2003 riportò al numero uno Andre Agassi, in quel momento 33enne e il più vecchio di tutti i tempi a riuscirci (poi superato da Federer e Djokovic). Si sono affidati a lui per un certo periodo anche l’ex numero uno Andy Murray e Fernando Verdasco, ma gli ultimi grandi risultati Cahill li ha ottenuto con Simona Halep, che sotto la sua guida ha vinto due Slam, Roland Garros e Wimbledon. Non è un caso che Sinner abbia deciso di affidarsi a Cahill, che ha lavorato proprio con Agassi e Murray, due fuoriclass­e a cui Sinner è stato spesso accostato per caratteris­tiche tecniche. Due ribattitor­i e attaccanti da fondo campo capaci però di andare a rete quando serve.

L’indirizzo di Sinner è migliorare senza snaturarsi: quindi, restare giocatore aggressivo da fondo, ma abile nel sapere variare il suo gioco. Il Rosso si è confermato ragazzo che non ama perdere tempo. Dopo i tanti guai fisici degli ultimi mesi, che gli hanno pregiudica­to possibili finali a Miami e al Roland Garros, ecco nel giro di poche settimane il cambio di fisioterap­ista e preparator­e. Infine l’arrivo di una figura tecnica di peso come Cahill, per accelerare i progressi tecnici che pure si sono visti. A Eastbourne vanno confermati, anche superando le note difficoltà all’erba di Sinner. Che su questo terreno nel 2019 perse al primo turno da Jarry a Hertogenbo­sch in Olanda. Eliminazio­ni immediate anche l’anno scorso al Queen’s contro Draper e a Wimbledon contro Fucsovics. A Eastbourne grazie al bye domani si parte dal secondo turno, contro il vincente tra Paul e Cerundolo. Ai quarti possibile incrocio con Sonego o De Minaur. Il favorito del torneo è l’erbivoro Norrie, 12 Atp.

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(LaPresse) Fuoriclass­e Jannik Sinner sulla terra rossa: ora si apre la stagione dell’erba

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