Fattor: caro casa e traffico in tilt, «colpa» della zona industriale
Il traffico e il caro case a Bolzano? «Colpa» dell’eccessiva espansione della zona produttiva e delle troppe attività a fronte di poche abitazioni. L’analisi, affidata a un post su Facebook, è di Stefano Fattor, assessore comunale alla mobilità. La ricetta è la costruzione di infrastrutture stradali, la mobilità pubblica e più alloggi sociali.
L’esponente del Pd mette le mani avanti prima di lanciarsi, sempre, su Facebook, in una disamina del perché Bolzano «ha i prezzi delle case di Milano o Venezia e la congestione del traffico un giorno sì e l’altro pure». L’assessore precisa che «non è una critica a nessuno; gli errori fatti in 40 anni li avrebbe fatti chiunque. Ma qualcosa nella pianificazione è andato storto». Riguardo alla mobilità, Fattor fa notare che «è stata fatta crescere a dismisura la zona produttiva. Il Comune — prosegue — non ha competenza diretta su di essa perché pianificazione e mobilità spettano alla Provincia, anche se il Municipio avrebbe potuto far sentire la sua voce. I 270 ettari di zona produttiva significano un terzo della città che genera un gigantesco movimento di merci e persone. Sono circa 17.000 i suoi lavoratori ed è quindi un attrattore pari al centro storico». Fattor rimarca poi che «il poco territorio comunale insediato è cresciuto nello squilibrio tra funzioni (residenza, poca, e attività produttive, troppe). Facendo sì che il rapporto tra case e posti di lavoro sia saltato e i prezzi delle case esplosi». L’assessore individua come soluzione «bloccare l’espansione della zona produttiva rivolgendosi ad altri territori (come gli ettari delle caserme di Merano, acquisite dalla Provincia ), cercare un riequilibrio sul versante della residenza (più sociale possibile), ovunque sia possibile a Bolzano e fuori. E costruire le infrastrutture stradali e della mobilità pubblica».