Corriere dell'Alto Adige

È tornata MiniBolzan­o il grande gioco di ruolo conquista la Fiera

In 400 invadono i locali della Fiera. Stuefer (Vke): «Coinvolti anche i piccoli ucraini»

- Mariucci

Dopo due edizioni saltate per colpa della pandemia ha riaperto MiniBz, il gigantesco gioco di ruolo organizzat­o dal Vke (quest’anno non al Palaresia ma in Fiera). L’idea è riprodurre una città con tutte le sue regole e attività: ieri i laboratori con i maestri artigiani di Cna.

BOLZANO All’interno di MiniBz gli adulti non possono entrare. Chi vuole, però, può farsi accompagna­re da una guida turistica, grazie agli appositi pass per visitatori. Nel nostro caso è Maya a farci da Cicerone all’interno della Città dei Ragazzi: «Qui la mattina facciamo la fila per sceglierci un lavoro. Io ho scelto questo e mi diverto molto» racconta passando davanti all’ufficio di collocamen­to.

Per fortuna a MiniBz c’è la piena occupazion­e, e ogni bambino può rendersi utile come preferisce: oltre alle già citate guide turistiche, ci sono giornalist­i, sarti, muratori, pizzaioli, baristi, medici, falegnami. E addirittur­a si può cambiare lavoro quando si vuole, anche all’interno della stessa giornata. Non possono mancare tutti i servizi fondamenta­li di una vera città, dal municipio alle poste, dal teatro alla banca. Dopo il lavoro arriva la sudata paga — la moneta locale si chiama EuroGhelli —, che si può spendere ad esempio per andare al cinema. Durante il nostro tour, vediamo i giovani reporter mentre cercano di intervista­re la neo-sindaca Agata, la cui foto campeggia sulla prima pagina della testata locale Boh: «La prima cosa che farò sarà ufficializ­zare l’agenzia che cambia il futuro» dichiara all’inizio del suo mandato settimanal­e. Si tratta di uno sportello dove chi vuole può presentars­i e fare una richiesta o un reclamo per migliorare MiniBz.

In questo gigantesco gioco di ruolo, ospitato nei locali della Fiera di Bolzano fino al prossimo primo luglio, gli educatori vigilano e poco più: «Facciamo in modo che tutto vada bene, ma i protagonis­ti del gioco sono i bambini» commenta soddisfatt­a Angelika Stuefer, direttrice del Vke, l’Associazio­ne Campi Gioco e Ricreazion­e che organizza MiniBz. Quella in corso è la diciannove­sima edizione, la prima che riprende a pieno regime dopo due anni di stop forzato causa pandemia: dopo le attività a piccoli gruppi si può finalmente tornare a vivere una città in miniatura con tutti i suoi abitanti insieme, circa 400 bambini tra i 7 e i 14 anni: «Per l’occasione abbiamo voluto accogliere anche un piccolo gruppo di profughi ucraini dalle case della zona. Sono una decina di bambini accompagna­ti da una traduttric­e, e nonostante le difficoltà linguistic­he partecipan­o a tutte le attività. Da parte nostra era il minimo che potevamo fare» sottolinea la direttrice Stuefer.

Alle spalle c’è un lavoro pedagogico non indifferen­te: tutte le aree hanno obiettivi educativi precisi, con i bambini che possono toccare con mano concetti cruciali come responsabi­lità, educazione, democrazia, oltre che conoscersi, fare amicizia e imparare un lavoro. Per l’occasione, sono intervenut­i alcuni artigiani di Cna a svelare i trucchi del mestiere. Ecco allora che i piccoli si trovano ad impastare la malta, a costruire una cassaforte o a cucire un astuccio: «Una modalità che serve anche a dare il giusto peso al proprio lavoro, in modo che domani sappiano quanto vale quello che hanno fatto» evidenzia la sarta Greta Ballerini. «Imparare un mestiere è come avere un assegno in tasca. Certe cose serviranno sempre» spiega Rodolfo Gabrieli, titolare di un’impresa edile, mentre istruisce le nuove leve sulle giuste proporzion­i di cemento, acqua e sabbia. Sulla stessa linea anche il presidente regionale dell’associazio­ne, Claudio Corrarati: «Il nostro è un percorso pensato per avvicinare i giovani e il mondo del lavoro. Loro saranno le imprese, i politici e gli artigiani del futuro».

Dopo la fine del tour, salutiamo la nostra guida e ci lasciamo MiniBz alle spalle. Giusto in tempo perché alle 14 c’è l’assemblea cittadina: adulti rigorosame­nte non ammessi.

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Qui fianco, i bimbi imparano l’arte del cucito con la sarta Greta Ballerini di Cna; in basso,d asinistra, il laboratori­o di falegnamer­ia e la visita guidata dell’assessora Waltraud Deeg
Fantasia Qui fianco, i bimbi imparano l’arte del cucito con la sarta Greta Ballerini di Cna; in basso,d asinistra, il laboratori­o di falegnamer­ia e la visita guidata dell’assessora Waltraud Deeg
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