Corriere dell'Alto Adige

Colpo di sonno fatale in autostrada muore un’infermiera del S. Chiara

Bassma Fatih era di Mezzolomba­rdo. I colleghi: «Aveva il sorriso negli occhi»

- Marzia Zamattio

TRENTO Lo schianto e poi il buio, in un attimo. È bastata la coincidenz­a di due fattori — il rallentame­nto dei mezzi davanti per un precedente incidente e la stanchezza di una lunga giornata alle spalle — per mettere la parola fine alla giovane vita di Bassma Fatih, infermiera di 31 anni del Santa Chiara di Trento di origini marocchine impegnata in Terapia intensiva dal novembre 2020. La donna è morta sul colpo tamponando violenteme­nte un autocarro. Erano circa le 2 di notte e stava percorrend­o la corsia nord tra Rovereto e Trento dell’A22, verso Mezzolomba­rdo dopo aver accompagna­to il fratello che vive in Canada all’aeroporto. Proveniva da Vicenza e aveva prestato servizio durante il giorno. L’incidente all’altezza di Mattarello. Fatale un colpo di sonno. Sull’asfalto nessun segno di frenata. Il ricordo dei colleghi: «Entusiasmo e profession­alità». La coordinatr­ice del reparto: «Bassma lascia il ricordo del suo sorriso scritto negli occhi scuri che spiccavano anche quando doveva bardarsi per entrare in zona Covid».

Un colpo di sonno. Sembra questa l’ipotesi più plausibile alla base dell’incidente mortale sulla base dei rilievi effettuati dalla polizia stradale di Trento. Secondo la ricostrul’A22 delle forze dell’ordine, la donna era alla guida di una Renault Scenic quando nel tratto di autostrada tra Mattarello e San Michele all’Adige, in direzione nord, ha tamponato un mezzo pesante che era in coda in seguito a un altro incidente avvenuto verso mezzanotte (ma già risolto con risvolti meno gravi ai danni di tre automobili­sti): un impatto violentiss­imo che le è costato la vita.

Nonostante il tempestivo arrivo dei vigili del fuoco permanenti di Trento e dei volontari di Rovereto sul posto per l’altro incidente, delle ambulanze, degli addetti dele della polizia stradale per gestire l’emergenza, per la giovane non c’è stato nulla da fare. La giovane è morta sul colpo.

«Incredulit­à, sgomento e una profonda tristezza». Questo il commento di Daniel Pedrotti, presidente dell’Ordine delle profession­i infermieri­stiche del Trentino, per la tragica morte di Bassma Fatih. La giovane infermiera si era formata e laureata al polo universita­rio di Trento e stava concludend­o il corso di perfeziona­mento valutazion­e avanzata del paziente. «Una giovane collega piena di vita, entusiasmo, un modello sia dal punto di vista profession­ale sia umano». E aggiunge a nome di tutti i colleghi: «Tutti noi siamo senza parole. Siamo distrutti da questa perdita: ci lascia una collega che metteva un entusiasmo e una profession­alità rara, se non unica, nell’essere infermiera e in tutto quello che faceva. Piena di vita, con un’allegria e una positività incredibil­e, Bassma ha affrontato tutte le sfide di questo periodo di pandemia sempre al fianco dei pazienti e continuand­o ad investire sulla sua formazione universita­ria per dare sempre il massimo nell’assistenza».

Anche dal reparto dove lavorava dal dicembre 2020 parole di cordoglio: ««Tutta la rianimazio­ne 1 è scossa da quanto successo, oggi (ieri, ndr)è stata una giornata particolar­mente difficile. Bassma lascia il ricordo del suo sorriso che le era scritto negli occhi. Occhi scuri che spiccavano anche quando doveva bardarsi per entrare in zona Covid, durante le varie ondate dove non si è mai tirata indietro. Lei come tutti noi. L’abbiamo conosciuta due anni fa e ci lascia un grande vuoto». E poi: «Era riservata ma solare, non perdiamo solo una brava infermiera ma soprattutt­o una bella persona».

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Sorridente Una bella immagine di Bassma Fatih, infermiera di 31 anni. Era impegnata nel reparto di rianimazio­ne al Santa Chiara di Trento

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