Corriere dell'Alto Adige

Garage, via alla gara da 33 milioni

Sul Park Vittoria l’incognita del caro materiali: il timore è che i privati si tirino indietro

- Alan Conti

C’è tempo fino al 14 ottobre per partecipar­e al bando da 33 milioni di euro per la realizzazi­one e la gestione del parcheggio interrato di piazza Vittoria. La stima del Comune è di iniziare tra febbraio e marzo dell’anno prossimo, e di concludere i lavori in due anni e mezzo-tre. «Quattro — spiega l’assessore Fattor — per avere anche il nuovo corso Libertà, che sarà definito nel Piano urbano del traffico». Ma pesa l’incognita costi: con l’aumento di quelli delle materie prime, il rischio è che il bando vada deserto. «Non possiamo aumentare gli importi — dice Fattor — ma possiamo pensare di prolungare la concession­e».

BOLZANO «L’unica soluzione. Lo era anni fa e lo è, a maggior ragione, tuttora». Gli ambulanti tornano a sottolinea­re come l’unica via per tenere vivo il mercato di piazza Vittoria a Bolzano sia il suo spostament­o lungo corso Libertà durante il cantiere che dovrebbe partire a febbraio.

«Bisogna mantenerlo compatto ad ogni costo — spiega Alessio Magris, presidente della categoria di Confeserce­nti Alto Adige — perché si tratta di un aspetto essenziale per un appuntamen­to che è storico per la città». Impensabil­e, dunque, ipotizzare il trasloco di un segmento sul Talvera (come aveva ideato il Comune senza avvertire le associazio­ni di categoria) o addirittur­a dislocando­lo in più piazze. «Parliamoci chiaro, l’unicuum delle bancarelle non è una fissazione dei commercian­ti basata sul nulla. O un capriccio. Non è un caso che tutti i mercati d’Italia seguano questa logica. Il motivo è, in parte, semplice. L’ortofrutta porta in piazza una sua quota di clienti e l’abbigliame­nto un’altra. Poi ci sono diversi consumator­i che sono in comune tra le due. Tutti questi diversi clienti devono essepoche

re messi nelle condizioni di passare da un settore all’altro senza soluzione di continuità. Solo in questo modo il mercato dell’ortofrutta diventa un valore aggiunto per il no food e viceversa. Altrimenti allestisci solo due mercati differenti e fai soffrire entrambi con esiti imprevedib­ili».

Il nodo del promemoria che presto arriverà (dopo il rinvio di dieci giorni fa) alla votazione della giunta comunale è la ciclabile di corso Libertà che sarebbe, di fatto, inibita. «Mi rendo conto — prosegue Magris — del possibile disagio però parliamo di

ore alla settimana e per un periodo limitato ai valori. Del resto, quante persone passano già oggi nella zona del mercato sfrecciand­o in bicicletta? Pochissime. Tutti preferisco­no le strade alternativ­e se non devono fermarsi tra i banchi. Non succede nulla, comunque, se per qualche metro la bicicletta viene trascinata a piedi tenendola per il manubrio. Il mercato comporta qualche disagio viabilisti­co e si sa da sempre. Tra la morte del mercato e i ciclisti che scendono dalla bici qual è il male minore? Io ho una mia risposta molto chiara che mi

pare la più sensata consideran­do che ci sono persone che al mercato di piazza Vittoria hanno storicamen­te affidato la loro vita commercial­e e profession­ale. Stiamo parlando di qualcosa di delicato, non di politica».

In fondo basterebbe replicare quello che avviene per la Domenica d’Oro. «Una delle prime proposte avanzate anni fa al Comune fu proprio quella di replicare lo schema della Domenica d’Oro. Adattiamol­o e procediamo in questa direzione. L’unica possibile».

 ?? ?? Punto nevralgico Piazza Vittoria con i banchi del mercato
Punto nevralgico Piazza Vittoria con i banchi del mercato

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy