Corriere dell'Alto Adige

«La nostra musica risuona dalla virtuosa Pejo 3000»

I Marlene Kuntz sabato in vetta per il primo anniversar­io del progetto «Uno Di Un Milione». Lagash: «Sul clima punto di non ritorno. Ora dobbiamo agire»

- Fabio Nappi

IMarlene Kuntz salgono in quota alla Ski Area Pejo, in Val di Sole, con una tappa speciale del loro «Karma Clima Experience». La band cuneese formata da Cristiano Godano (voce e chitarra), Riccardo Tesio (chitarre), Luca «Lagash» Saporiti (basso) e Davide Arneodo (tastiere e violino) sarà sabato a Pejo 3000 per il primo anniversar­io del progetto «Uno Di Un Milione», curato dal Collettivo OP, finalizzat­o alla tutela del patrimonio idrico e ambientale della Val di Sole. Nel pomeriggio la band arriverà in vetta a Pejo 3000 dove si trovano le sculture monumental­i installate un anno fa da Mog, Morgana Orsetta Ghini. Domenica i Marlene Kuntz si esibiranno invece ai 2400 metri di quota del Laghetto ai Piani del Vioz (ore 14.30) per presentare assieme ai brani del loro repertorio il nuovo singolo La fuga, che anticipa l’uscita del nuovo album Karma Clima, prevista per la fine di settembre. Al termine del concerto è previsto un aperitivo coi musicisti al Rifugio Doss dei Cembri (ore 16.30).

Lagash, questa vostra tappa trentina ha una storia che parte da lontano?

«Finalmente arriviamo coi Marlene Kuntz a Pejo 3000 dopo un processo iniziato nel 2019 con il progetto Uno di un Milione, di cui faccio parte come Collettivo OP. La ski area di Pejo è stata la prima area al mondo a dichiarars­i e attrezzars­i plastic free, eliminando ogni tipo di plastica monouso dai propri esercizi di ricezione. Nonostante la pandemia il progetto è andato avanti e lo scorso luglio abbiamo esposto le sculture di Mog coinvolgen­do anche l’Accademia Teatro alla Scala di Milano».

Come si lega «Karma Clima» a «Uno di un Milione»?

«Ne è la prosecuzio­ne e la sua naturale estensione. A maggio lo abbiamo presentato in anteprima al Muse di Trento nell’ambito del Trento Film Festival. L’emergenza ambientale è sempre più stringente e questo tour vuole toccare proprio quei luoghi che hanno realizzato modelli virtuosi, come Ostana in Piemonte e la Ski Area Pejo in Val di Sole».

Il nuovo singolo «La fuga» è piuttosto esplicito in questo senso.

«Di fronte a temi come il cambiament­o climatico e lo sfruttamen­to delle energie rinnovabil­i, siamo arrivati ormai a un punto di non ritorno. O si cambia direzione o rimane solo questa ipotetica fuga. Il testo di Cristiano è molto chiaro e anche il video realizzato da Marco Jeannin parla esplicitam­ente attraverso le immagini. Ci interessa provocare una reazione nella gente che ci ascolta e cerchiamo di sfruttare al meglio anche i concerti in questo senso».

In Trentino come sarà organizzat­a la due giorni?

«L’obiettivo è stare il più possibile in mezzo alla gente. Sabato saliremo in trekking fino in cima a Pejo 3.000 per festeggiar­e l’anniversar­io di Uno di un Milione, mentre domenica ci esibiremo dal vivo nel rispetto di un luogo incantevol­e come il Doss dei Cembri e il Laghetto ai Piani del Vioz. Non sarà un set solo acustico, daremo sfogo ai nostri watt rimanendo noi stessi tra le canzoni del nostro repertorio e un paio di anticipazi­oni dal nuovo album».

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I Marlene Kuntz sono Cristiano Godano (voce), Riccardo Tesio (chittarre), Luca «Lagash» Saporiti (basso) e Davide Areodo (tastiere e violino). Sabato il loro concerto a Pejo 3000, domenica al Laghetto ai Piani
Sul palco I Marlene Kuntz sono Cristiano Godano (voce), Riccardo Tesio (chittarre), Luca «Lagash» Saporiti (basso) e Davide Areodo (tastiere e violino). Sabato il loro concerto a Pejo 3000, domenica al Laghetto ai Piani

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