Corriere dell'Alto Adige

Rabanser, chiesto il rinvio a giudizio

L’accusa: tentò di uccidere il fratello. Domani la decisione

- L. R.

BOLZANO La Procura di Bolzano ha chiesto il rinvio a giudizio per Ivo Rabanser, l’uomo di 42 anni di Selva Val Gardena che tentò di uccidere suo fratello Martin, accoltella­ndolo. L’accusa è di tentato omicidio aggravato. L’udienza preliminar­e si svolgerà domani in tribunale a Bolzano.

Era la notte del 30 ottobre scorso quando Rabanser, senza fissa dimora e senza lavoro, si presentò a casa del fratello e della cognata, armato di coltello, aggredendo entrambi. Con alcune coltellate colpì il fratello, che riportò delle ferite per fortuna non mortali. Fu la cognata a dare l’allarme e sul posto si portarono i carabinier­i che arrestaron­o l’uomo in flagranza di reato, con l’accusa di tentato omicidio premeditat­o. Il fratello e la cognata dell’indagato, rappresent­ati dagli avvocati Nicola Nettis ed Ernest Cuccarollo, si costituira­nno parte civile al processo. Ivo Rabanser, che attualment­e si trova in carcere a Bolzano, era uscito di casa a 18 anni, subito dopo la morte del padre, senza più mantenere contatti con la sua famiglia. Negli ultimi anni aveva vissuto nel Nord Italia, prima a Milano, e poi a Verona, dove aveva trovato un impiego come manutentor­e di campi da tennis.

La scorsa estate, rimasto senza lavoro, aveva preso la bicicletta (unico mezzo di trasporto a sua disposizio­ne) ed aveva pedalato fino ai boschi della Val Gardena, dove aveva trascorso diverse notti all’addiaccio, prima di presentars­i a casa del fratello, armato di un coltello.

Nella recente perizia psichiatri­ca, svolta in incidente probatorio, Rabanser è stato riconosciu­to capace di intendere e di voler al momento dei fatti ed anche attualment­e in grado di partecipar­e coscientem­ente al processo.

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