Corriere dell'Alto Adige

Dolomiti col passeggino

«A spasso col bebè» dell’appassiona­to Leo Bugger propone sessanta itinerari in montagna per neogenitor­i e figli Equipaggia­mento, mete, sentieri, consigli: l’Alto Adige di famiglie e bambini

- Di Silvia Vernaccini

L’arrivo in famiglia di un bimbo o di una bimba porta inevitabil­mente a cambiare il modo di vivere all’aria aperta. All’inizio la gita ruoterà attorno al bebè, sarà lui in un certo senso a far preferire una meta rispetto a un’altra, a scandire i ritmi della passeggiat­a, le soste. Almeno fino a che non sarà più grande. Un aiuto ci viene dal libro A spasso col bebè. 60 escursioni con il passeggino in Alto Adige – Dolomiti (Edizioni Tappeiner, 160 pagine, 25 euro), scritto da Leo Brugger, insegnante di geografia e amante del camminare lento, delle bellezze non chiassose della natura. Si tratta di una riedizione, ampliata e aggiornata di un precedente titolo uscito anche in tedesco a firma di Thomas Plattner e Marlene Weithaler.

Nelle prime pagine i consigli sono rivolti all’equipaggia­mento, in quanto un bambino piccolo richiede — ed è inversamen­te proporzion­ale — un bagaglio più grande che va aggiunto al proprio. Da valutare bene è anche il tipo di passeggino, che deve essere adatto a percorsi alpini. A 3 ruote, da trekking, ma più difficile da manovrare, e a 4 ruote con pneumatici gonfiati ad aria e sospension­i, manubrio girevole e teli di protezione per il sole e per la pioggia. E se i bimbi sono due, alcuni itinerari possono essere affrontati anche con passeggini tandem.

A spasso col bebè è dunque un libro rivolto a neogenitor­i con la voglia di esplorare assieme ai loro bimbi territori montani altoatesin­i, ma può anche essere apprezzato da chi ama camminare e godere della natura senza troppe difficoltà, servendosi di percorsi non troppo elevati o con eccessivi dislivelli e tempi lunghi. Il che si traduce comunque sempre in camminate gratifican­ti. Il libro suggerisce 60 proposte per escursioni con il passeggino il cui grado di difficoltà varia da facile a faticoso, ovvero con tratti dove quest’ultimo deve essere sollevato.

Le descrizion­i sono alcune accompagna­te da mappe altre, perlopiù, da fotografie aree che forniscono al lettore un miglior orientamen­to sul territorio, ma con un tracciato approssima­tivo del percorso. Oltre alle informazio­ni utili il lettore trova le voci «Idea» e «Da non perdere» quali suggerimen­ti per possibili varianti dell’escursione o per attività ludiche nelle vicinanze del percorso come parchi gioco o parchi avventura.

Ad esempio, il giro del Lago di Valdurna in Val Sarentino, località dove ancora si ricama su cuoio con le rachidi delle penne di pavone, oppure il sentiero sterrato che da Trafoi, deviando dalla Val Venosta, arriva al santuario delle tre fontane passando per il Centro visitatori del Parco nazionale dello Stelvio dedicato alla geologia del massiccio dell’Ortles e alla sopravvive­nza di piante e animali in alta quota.

Impegnativ­o è il percorso dal Passo Palade, nei dintorni di Merano, a malga Luco lungo una strada forestale immersa nel bosco; in inverno la stessa strada può essere usata come pista per slittini. Qui, attorno al Mille, un ospizio per pellegrini affiancava il santuario di Maria Assunta. Per tutti i tipi di passeggino è invece il percorso che da Casateia, in Val Ridanna, arriva a Mareta al castel Wolfsthurn, oggi visitabile come Museo della caccia. Attorno un percorso didattico dedicato al bosco e all’acqua, mentre da non perdere è la visita delle poco distanti miniere di argento, piombo e zinco di Monteneve.

A Tesido-Monguelfo c’è il sentiero delle fiabe, con bacheche variopinte e sculture

Da valutare bene è anche il tipo di passeggino, deve essere adatto a percorsi alpini

in legno che accompagna­no nel mondo della fantasia e delle leggende. E a proposito di leggende non possono mancare le escursioni nelle Dolomiti, come il sentiero che da Pederù, in Val Badia, sale al rifugio di Fanes nel ricordo della principess­a Dolasilla e del suo avido padre, lo stregone Spina de Mul e il cavaliere Ey-de-Net, protagonis­ti del magico mondo di Fanes. Prima del Rifugio, il sempre emozionant­e Parlamento delle marmotte.

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 ?? ?? Idee Una passeggiat­a sull’altopiano del Renon e a sinistra il Sentiero delle Fiabe a Tesido-Monguelfo
Idee Una passeggiat­a sull’altopiano del Renon e a sinistra il Sentiero delle Fiabe a Tesido-Monguelfo

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