Dolomiti col passeggino
«A spasso col bebè» dell’appassionato Leo Bugger propone sessanta itinerari in montagna per neogenitori e figli Equipaggiamento, mete, sentieri, consigli: l’Alto Adige di famiglie e bambini
L’arrivo in famiglia di un bimbo o di una bimba porta inevitabilmente a cambiare il modo di vivere all’aria aperta. All’inizio la gita ruoterà attorno al bebè, sarà lui in un certo senso a far preferire una meta rispetto a un’altra, a scandire i ritmi della passeggiata, le soste. Almeno fino a che non sarà più grande. Un aiuto ci viene dal libro A spasso col bebè. 60 escursioni con il passeggino in Alto Adige – Dolomiti (Edizioni Tappeiner, 160 pagine, 25 euro), scritto da Leo Brugger, insegnante di geografia e amante del camminare lento, delle bellezze non chiassose della natura. Si tratta di una riedizione, ampliata e aggiornata di un precedente titolo uscito anche in tedesco a firma di Thomas Plattner e Marlene Weithaler.
Nelle prime pagine i consigli sono rivolti all’equipaggiamento, in quanto un bambino piccolo richiede — ed è inversamente proporzionale — un bagaglio più grande che va aggiunto al proprio. Da valutare bene è anche il tipo di passeggino, che deve essere adatto a percorsi alpini. A 3 ruote, da trekking, ma più difficile da manovrare, e a 4 ruote con pneumatici gonfiati ad aria e sospensioni, manubrio girevole e teli di protezione per il sole e per la pioggia. E se i bimbi sono due, alcuni itinerari possono essere affrontati anche con passeggini tandem.
A spasso col bebè è dunque un libro rivolto a neogenitori con la voglia di esplorare assieme ai loro bimbi territori montani altoatesini, ma può anche essere apprezzato da chi ama camminare e godere della natura senza troppe difficoltà, servendosi di percorsi non troppo elevati o con eccessivi dislivelli e tempi lunghi. Il che si traduce comunque sempre in camminate gratificanti. Il libro suggerisce 60 proposte per escursioni con il passeggino il cui grado di difficoltà varia da facile a faticoso, ovvero con tratti dove quest’ultimo deve essere sollevato.
Le descrizioni sono alcune accompagnate da mappe altre, perlopiù, da fotografie aree che forniscono al lettore un miglior orientamento sul territorio, ma con un tracciato approssimativo del percorso. Oltre alle informazioni utili il lettore trova le voci «Idea» e «Da non perdere» quali suggerimenti per possibili varianti dell’escursione o per attività ludiche nelle vicinanze del percorso come parchi gioco o parchi avventura.
Ad esempio, il giro del Lago di Valdurna in Val Sarentino, località dove ancora si ricama su cuoio con le rachidi delle penne di pavone, oppure il sentiero sterrato che da Trafoi, deviando dalla Val Venosta, arriva al santuario delle tre fontane passando per il Centro visitatori del Parco nazionale dello Stelvio dedicato alla geologia del massiccio dell’Ortles e alla sopravvivenza di piante e animali in alta quota.
Impegnativo è il percorso dal Passo Palade, nei dintorni di Merano, a malga Luco lungo una strada forestale immersa nel bosco; in inverno la stessa strada può essere usata come pista per slittini. Qui, attorno al Mille, un ospizio per pellegrini affiancava il santuario di Maria Assunta. Per tutti i tipi di passeggino è invece il percorso che da Casateia, in Val Ridanna, arriva a Mareta al castel Wolfsthurn, oggi visitabile come Museo della caccia. Attorno un percorso didattico dedicato al bosco e all’acqua, mentre da non perdere è la visita delle poco distanti miniere di argento, piombo e zinco di Monteneve.
A Tesido-Monguelfo c’è il sentiero delle fiabe, con bacheche variopinte e sculture
Da valutare bene è anche il tipo di passeggino, deve essere adatto a percorsi alpini
in legno che accompagnano nel mondo della fantasia e delle leggende. E a proposito di leggende non possono mancare le escursioni nelle Dolomiti, come il sentiero che da Pederù, in Val Badia, sale al rifugio di Fanes nel ricordo della principessa Dolasilla e del suo avido padre, lo stregone Spina de Mul e il cavaliere Ey-de-Net, protagonisti del magico mondo di Fanes. Prima del Rifugio, il sempre emozionante Parlamento delle marmotte.