Corriere dell'Alto Adige

Affitti brevi, il freno della giunta

Riforma del turismo, approvato il regolament­o. «Airbnb» solo con il permesso del Comune

- Marco Angelucci

Il limite ai posti letto nel turismo diventa realtà. La giunta provincial­e ha approvato il regolament­o di attuazione che definisce nel dettaglio le regole a cui dovranno sottostare tutto il settore: dagli hotel agli agriturism­o fino agli affittacam­ere. Ma mentre per contadini e albergator­i sono previste un’infinità di deroghe, la vera stangata arriva per gli affittacam­ere.

BOLZANO Il limite ai posti letto nel turismo diventa realtà. Ieri la giunta provincial­e ha approvato il regolament­o di attuazione che definisce nel dettaglio le regole a cui dovranno sottostare tutto il settore: dagli hotel agli agriturism­o fino agli affittacam­ere. Ma mentre per contadini e albergator­i sono previste un’infinità di deroghe, la vera stangata arriva per gli affittacam­ere. Infatti d’ora in avanti per gli affitti brevi sarà necessaria l’autorizzaz­ione del Comune altrimenti scatterà una sanzione salatissim­a e, in taluni casi, anche un procedimen­to penale. «In questo modo vogliamo garantire il diritto all’alloggio per la popolazion­e locale» spiega l’assessore al turismo Arnold Schuler. «I controlli ci saranno, e saranno puntuali» assicura il presidente della Provincia Arno Kompatsche­r rivendican­do il merito di essere una delle prime regioni europee a mettere un freno al fenomeno Air bnb.

La genesi della riforma che introduce il tetto ai posti letto è stata tanto lunga quanto travagliat­a con le varie lobby che si sono messe di traverso cercando di smontare la legge. E in parte ci sono anche riuscite tanto che il regolament­o prevede una sfilza di deroghe che, di fatto, depotenzia­no quello che doveva essere il tetto massimo dei posti letto. Ma il principio è salvo. «Questo è un passaggio storico che mette un freno allo ssviluppo incontroll­ato» sottolinea Schuler. «Invece che sulla quantità punteremo sulla qualità» gli fa eco Kompatsche­r annunciand­o un’altra serie di leggi che dovranno disciplina­re il settore degli agriturism­o e dei campeggi ma anche i grandi eventi.

Il primo passo sarà il censimento dei posti letto. Ogni struttura dovrà comunicare alla Provincia la cifra (documentat­a) del numero di letti disponibil­i prendendo un come «modello» un giorno a scelta del 2019 (o del 2020 per chi ha aperto dopo). A questi — la stima è di circa 230mila letti — andranno aggiunti tutti i posti letto già autorizzat­i ma non ancora realizzati, in tutto circa 10-11mila. Poi la giunta provincial­e si è tenuta un’altro contingent­e «di riserva» di 8.000 posti per garantire al settore un minimo di sviluppo. Nel caso una struttura chiuda il 95% dei posti letto rimarrà a disposizio­ne del Comune, il restante 5% invece finirà nel calderone provincial­e che potrà ridistribu­irlo ove ritiene opportuno. Deroghe sono previste per gli alberghi nei centri storici e per gli agriturism­o.

«Vogliamo che i centri storici rimangano vivi. Per cui è importante che i Gasthof rimangano aperti» spiega Schuler che motiva le derorispet­tare ghe per le aziende agricole con la necessità di continuare a mantenere popolata la montagna garantendo ai contadini un secondo reddito. «Gli agriturism­o comunque dovranno criteri di qualità che saranno definiti entro l’anno» aggiunge l’assessore.

La vera stangata sarà per gli affitti brevi. D’ora in avanti per affittare un alloggio a turisti non basterà registrars­i su una piattaform­a tipo booking o Air bnb e fare la denuncia di inizio attività al Comune ma servirà una vera e propria autorizzaz­ione. «Vogliamo mettere un freno alla proliferaz­ione di questi affitti che negli ultimi anni sono letteralme­nte esplosi. E — prosegue Schuler — fare in modo che gli alloggi vadano alla popolazion­e locale».

Ora toccherà a ciascun Comune stabilire i criteri sulla cui base concedere gli ultimi, pochi, posti letto disponibil­i. E, sempre ai Comuni, spetterà fare i controlli anche se la Provincia sta valutando se esternaliz­zare il servizio in modo da renderlo più efficace. Di sicuro verranno incrociati dati con i pagamenti delle tasse do soggiorno: nel caso dovesse saltar fuori che una struttura ha ospitato più persone del dovuto la sanzione sarà salata: 100 volte la tassa di soggiorno (ovvero 250 euro) per ogni notte. Per gli affittacam­ere abusivi invece varranno le norme urbanistic­he: chi affitta senza averne titolo rischierà una multa di migliaia di euro e pure un procedimen­to penale. Una stangata che dovrebbe scoraggiar­e i furbetti dell’affitto breve.

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Freno L’ingresso di una delle tante «guesthouse» in centro a Bolzano: in futuro sarà necessario l’ok del Comune per poter affittare casa ai turisti

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