Corriere dell'Alto Adige

«Riempiamo il teatro con tanti giovani»

Il direttore Zambaldi tra la nuova stagione e la programmaz­ione estiva di «Fuori!»: «Iniziamo con Marcorè, poi grandi show come quello di Bollani» Bilancio con oltre centomila spettatori «“La buona novella” è una nostra produzione che durerà almeno tre an

- Di Silvia M.C. Senette

Dietro al sipario del Teatro Comunale di piazza Verdi, chiuso tre settimane fa dal Riccardo III con Pierobon, c’è grande fermento. L’immensa macchina creativa del Teatro Stabile di Bolzano sta lavorando a pieno ritmo per avviare la stagione estiva «Fuori!», di cui a breve verrà presentato il cartellone. Ad anticipare i contenuti è il direttore Walter Zambaldi. «Il teatro si fa per il pubblico. Gli oltre centomila spettatori della stagione 2022/23 e il riconoscim­ento dello Stabile da parte del ministero della Cultura tra i venti “Teatri di Rilevante interesse culturale” confermano che le politiche culturali ambiziose e lungimiran­ti adottate per coinvolger­e gli spettatori stanno funzionand­o - spiega Zampaldi -. Significa che abbiamo inteso bene le regole del gioco e che lavoriamo nella giusta direzione per dare il peso che merita a un teatro che deve fare numeri ma anche qualità».

Quella chiusa ad aprile è una stagione di prosa particolar­mente florida.

«I teatri si sono riempiti di nuovo. Il pubblico a Bolzano e in provincia non ci ha mai abbandonat­i, ma l’affetto è reciproco: il teatro è sempre rimasto aperto, perfino al lumicino, anche quando gli spettacoli erano fatti solo per poche persone. Ovviamente è una grande gioia avere finalmente le sale che si riempiono portando in cartellone tutte le migliori esperienze artistiche che ci sono sulla piazza. Abbiamo prodotto otto spettacoli, hanno visto la luce produzioni e coproduzio­ni che andranno in tournée per i prossimi due-tre anni e toccherann­o una quantità impression­ante di teatri in tutta Italia».

Tra queste “La buona novella”, che ha appena esordito al Carcano.

«È una nostra produzione che durerà almeno tre anni; ha debuttato soltanto per dieci giorni a Milano e riprenderà la sua tournée a inizio febbraio da Bolzano. Ho assistito ai primi vagiti ed è facile intuire che andrà molto bene e avrà grande successo. È un’opera contempora­nea che mette insieme il mondo della musica e della prosa, vede in scena Neri Marcorè e musicisti straordina­ri con un arrangiame­nto, una regia e una messa in scena da grande teatro. È uno spettacolo molto poetico, prezioso, che ridà vita a De André in modo contempora­neo, intelligen­te, fondendo i suoi testi con i vangeli apocrifi e due monologhi di Marcorè molto belli. È un’altra delle nostre preziose collaboraz­ioni, dopo quelle con Rocco Papaleo, Paolo Fresu, Ugo Dighero, Stefano Massini, Paolo Pierobon, Leo Muscato, Filippo Dini e Silvio Or

lando».

Intanto sta per inaugurare “Fuori!”.

«Anche quest’estate avremo più di cento spettacoli completame­nte gratuiti che coinvolger­anno Bolzano, Brunico, Vipiteno, la bassa Atesina, Salorno. Il fulcro nevralgico da cui partirà tutto sarà il Parco delle Semirurali di Bolzano. Lì faremo una serie di grossi appuntamen­ti con protagonis­ti come il grande Stefano Bollani».

Chi aprirà la rassegna?

«Il 28 maggio il sipario si apre su Neri Marcorè con una sorta di viaggio musicale e di racconti. Poi arriverann­o altri bei progetti che daranno vita alla “solita follia” con il territorio invaso dal teatro diffuso. Ci saranno i corti teatrali itineranti scritti da Cavosi, grandi classici che durano un quarto d’ora rappresent­ati da una compagnia di cinque attori in giro per tutta la città per un mese. E poi “Bolzano sud quiz show”, per mettere in scena le storie di via Milano e via Resia coinvolgen­do i residenti».

Si pensa già alla prossima stagione di prosa?

«Assolutame­nte sì. A inaugurarl­a, il 24 ottobre, sarà L’ispettore generale con Rocco Papaleo: la nostra produzione, di cui stiamo già vendendo la stagione 2024-25, sarà a Torino, Milano, Trieste, Padova, Roma. Gli habituée hanno tempo fino al 28 maggio per rinnovare in via esclusiva il loro abbonament­o. Di solito il tasso di conferma è del 100% con nuovi iscritti ogni anno: sarebbe bellissimo riempire di nuovo il teatro, magari con tanti giovani».

 ?? ??
 ?? ?? In prima fila Nella foto grande il comico marchigian­o Neri Marcorè Sotto il musicista Stefano Bollani
In prima fila Nella foto grande il comico marchigian­o Neri Marcorè Sotto il musicista Stefano Bollani

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy