Corriere dell'Alto Adige

Riforma urbanistic­a nel mirino I verdi: conseguenz­e pericolose

Domani la legge in aula. Dello Sbarba: è la modifica numero 500

- E. C.

BOLZANO Da domani in consiglio provincial­e approda la riforma urbanistic­a dell’assessora Maria Hochgruber Kuenzer e l’opposizion­e sta già preparando le barricate. Sono ben tre le relazioni di minoranza presentate dopo la fine dei lavori in commission­e. Una di Andreas Leiter Reber (Freiheitli­chen), una di Sandro Repetto (Pd) e una di Riccardo Delleo Sbarba (verdi). Proprio gli ambientali­sti ieri hanno presentato tutte le loro perplessit­à su quella che viene definita una legge dalle conseguenz­e pericolose.

La legge, 36 articoli, ha già ottenuto il parere favorevole del Consiglio dei comuni che ha chiesto solo qualche piccolo aggiustame­nto. Sul lato politico invece le perplessit­à sono parecchie, soprattutt­o tra i verdi che si preparano a contestare la riforma punto per punto.

«In primo luogo — spiega Dello Sbarba — viene cancellato il termine per la pianificaz­ione comunale visto che solamente due comuni avevano rispettato i termini. Dal dopoguerra a oggi ci sono state solo due pianificaz­ioni e l’obiettivo di avviare una nuova stagione è fallito». I verdi pongono anche la questione legata agli alloggi a prezzo calmierato. «Il caro casa è un problema gravissimo per le famiglie: nelle località turistiche si trovano solo affitti breve e da acquistare si trovano solo appartamen­ti di lusso a prezzi stellari. Gli alloggi a prezzo calmierato — nota Dello Sbarba — possono essere una soluzione ma bisogna capire se saranno destinati all’affitto o alla vendita? Se saranno realizzati da enti senza fine di lucro, o da privati imprendito­ri? Se saranno parte della politica pubblica per la casa, o la sostituira­nno col mercato privato? Per come è formulata, la nuova normativa mette a grave rischio il futuro dell’edilizia pubblica sociale e agevolata».

Ultimo tema sono le sanzioni per chi affitta una casa vincolata a chi non ne ha diritto. «In futuro una “multa piatta” sostituirà quella progressiv­a attuale. Di fatto si va a premiare chi trasgredis­ce di più» aggiunge Dello Sbarba ricordando che, con l’attuale riforma, salgono a 500 le modifiche subite dalla legge “Territorio e paesaggio” dal 2018 ad oggi. «La promessa di stabilità e certezza del diritto è stata clamorosam­ente smentita: questa — conclude — una vera e propria dichiarazi­one di bancarotta per la giunta provincial­e»

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Affondo Riccardo Dello Sbarba

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