Corriere dell'Alto Adige

Tudin, nuovo ds: «Questo Renon crescerà ancora»

Società al lavoro per trovare il successore di coach Heiskanen: «Cresciamo con serenità»

- Dimitri Canello

Dan Tudin, neo direttore sportivo dei Rittner Buam SkyAlps. Quali sono le sue sensazioni nel momento in cui raccoglie un’eredità pesante come quella di Adolf Insam?

«Insam è stata una figura chiave della nostra società in questi anni. Grazie a lui il club ha ottenuto grandi risultati. Quanto a me, è stato un onore far parte di questa grande società, partendo dal basso. Credo che Adolf lasci un eredità pesante, ma che sono pronto a raccoglier­e, grazie all’aiuto di Alexander Eisath».

Come arriva a questa nuova esperienza?

«Credo nel modo giusto. In questi anni mi sono dedicato al settore giovanile, alla crescita dei ragazzi più promettent­i del nostro vivaio. Credo che per il Renon sia un momento di svolta, siamo in presenza di una svolta storica che sta maturando dietro le quinte. È cambiato il direttore sportivo e cambierà anche l’allenatore».

Perché avete deciso di sostituire Santeri Heiskanen?

«Pensiamo si sia concluso un ciclo. Stiamo valutando diversi profili. Santeri era con noi da tre anni e scadeva il contratto che era in essere fra le parti. Con il presidente Roberto Rampolli abbiamo convenuto che fosse arrivato il momento di cambiare, di voltare pagina. Pensiamo si sia concluso un capitolo della storia del club e vogliamo aprirne un altro, altrettant­o importante».

Quale sarà il suo ruolo e quello di Alexander Eisath?

«Vogliamo continuare a mantenere una squadra forte in Alps Hockey League, ma nel farlo continuiam­o a puntare sui giovani giocatori locali. Il nostro compito principale sarà trovare un equilibrio fra le varie componenti del club. Ci aspetta molto lavoro, ma non vediamo davvero l’ora di cominciare».

Cosa vi ha chiesto il presidente Roberto Rampolli?

«Ci ha chiesto di formare una squadra competitiv­a, che possa primeggiar­e sia in Alps League che nel campionato italiano. La nostra filosofia rimane quella degli ultimi anni, non possiamo accettare di vivacchiar­e, puntiamo sempre al meglio».

Quale futuro vede per l’Alps League?

«Nel corso degli ultimi anni abbiamo perso tre colossi dell’hockey italiano, come Bolzano, Val Pusteria e Asiago, che competono in Ice League. Credo che il Renon sia in questo momento dove deve essere. L’Alps è la naturale dimensione del club, che duella in un campionato di buon livello e ben gestito. Abbiamo visto negli ultimi anni come le squadre austriache soprattutt­o siano cresciute moltissimo. Salisburgo adesso può competere per vincere la Lega, ma anche le altre hanno aumentato la loro competitiv­ità. Riguardo al futuro, può darsi anche che cambi lo sfondo, nessuno può avere garanzie granitiche su quello che accadrà. Viviamo con serenità il presente».

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(foto Pattis) Hockey Ahl Il Renon ques’tanno in un derby contro gli Unterland Cavaliers

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