Siller: «Il personale assistenziale è la spina dorsale del sistema sanitario»
Oggi la Giornata mondiale degli infermieri
BOLZANO Qualora ce ne fosse stato bisogno, la pandemia lo ha reso palese: una sanità senza infermieri qualificati è inimmaginabile, anche in Alto Adige. A rimarcarlo è il motto del Consiglio internazionale degli Infermieri (Icn) «I nostri infermieri, il nostro futuro», proclamato ieri in occasione della Giornata mondiale dell’Infermiere. La ricorrenza cade il 12 maggio, compleanno di Florence Nightingale, l’infermiera britannica di origine fiorentina considerata fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna.
«Spina dorsale del sistema sanitario, gli infermieri sono l’elemento chiave senza il quale nessun reparto ospedaliero potrebbe funzionare e l’assistenza domiciliare non sarebbe garantita». L’azienda sanitaria altoatesina dà lavoro a 4.143 persone nel settore infermieristico; la maggior parte sono donne, l’età media è di 45 anni. «Ciò significa che compatibilità tra famiglia e lavoro, condizioni di lavoro adeguate all’età e opportunità di sviluppo professionale sono fattori importanti su cui investire» riflette Marianne Siller, direttrice tecnico-assistenziale dell’azienda sanitaria altoatesina.
«Il personale infermieristico è una risorsa preziosa senza la quale non potremmo garantire un’assistenza sanitaria adeguata. In tempi di carenza di forza lavoro qualificata, siamo chiamati a reclutare nuovo personale e a cercare di fidelizzare chi già lavora con noi: una grande sfida per il futuro, perché chi rimane in azienda sanitaria deve sentirsi in buone mani».
In occasione della giornata dedicata, anche l’Associazione delle Residenze per anziani dell’Alto Adige pone l’accento sul prezioso lavoro del personale assistenziale e incoraggia ad abbracciare le professioni di cura. «L’attività infermieristica è preziosa per la società e per chi la svolge — sottolinea Martina Ladurner, presidente dell’Arpa — Per questo vogliamo incoraggiare non soltanto i giovani, ma anche chi voglia cambiare carriera, a intraprendere queste professioni. Svolto in team, a stretto contatto con le persone, questo lavoro delicato comporta diverse sfide ma sono possibili diversi modelli di lavoro e orari flessibili che ben si concilia con esigenze familiari e tempo libero».
Per proporre gli aspetti più attraenti e interessanti delle professioni assistenziali è stato lanciato il sito career.bz.it. Tra i vantaggi, la prossimità al proprio luogo di residenza. «Lavorare nelle residenze per anziani consente vicinanza alla propria abitazione — conclude Ladurner —. In quasi tutti i maggiori centri dell’Alto Adige c’è una Rsa, in molti casi il principale datore di lavoro locale. Lavorare con le persone e fare del bene può inoltre essere molto appagante e ogni giorno porta con sé nuove sfide».