Corriere dell'Alto Adige

La lista «di stranieri» non convince Lona-Lases: «Il comune più difficile»

- Di Daniele Cassaghi

«Questo è il comune più difficile del Trentino», commenta un abitante di Lona-Lases, mentre passeggia con il cane davanti alla cooperativ­a. Difficile dire che non sia una consideraz­ione condivisa anche dalla maggior parte degli abitanti di quel piccolo comune della val di Cembra. Le ultime tre tornate elettorali, tre flop, sono lì a dimostrarl­o. L’ultimo sindaco, Manuel Ferrari, è stato in carica otto mesi prima di dimettersi. E, dopo «Perfido», sono andate buche le votazioni del 2021, del giugno 2022 e anche quelle del novembre scorso. Tutte per lo stesso motivo: l’assenza di candidati.

Ora una lista c’è, la guida Pasquale Borgomeo, poliziotto in pensione, chiamato dal commissari­o uscente Alberto Francini a prendere in mano la situazione e a candidarsi sindaco. Un «papa straniero», tanto da ammettere di avere bisogno di tempo per conoscere la situazione di Lona-Lases. Così come stranieri sono i membri della curia, cioè i nove candidati consiglier­i: solo Lino Capozza e Daniele-Madalin Toller sono legati al territorio. Gli altri vengono tutti da fuori. Ieri sera, a cinque giorni dal voto, la presentazi­one ufficiale della lista alla cittadinan­za.

«Finalmente escono fuori, fino ad ora sembrava avessero la febbre», commenta sarcastico Walter Ferrari, membro del Coordiname­nto Lavoratori del Porfido (Clp). Per essere eletto, Borgomeo deve superare il quorum previsto per le votazioni con lista unica: il 50% +1 di voti validi. Quelli che più di tutti desiderano che questo non accada sono proprio i membri del Clp. I motivi sono chiari: «Quello che mi scandalizz­a è che gente come Francini, che ha lavorato tutta una vita nelle istituzion­i italiane (e la stessa cosa vale per Pasquale Borgomeo), abbia organizzat­o una lista nell’oscuro degli uffici del comune, come i carbonari — commenta il capo del Clp, Vigilio Valentini già sindaco dal 1985 al 1995 — Una modalità antidemocr­atica». Alla fine dei conti, conclude l’ex sindaco, «un commissari­o lavora più celermente» e per com’è la situazione finanziari­a di Lona-Lases, in cui non si possono fare grandi sviluppi, andrebbe bene attendere.

Ma non è questo il solo tema. Nella ricostruzi­one del Clp i punti interrogat­ivi sono tanti, a cominciare dall’appoggio esplicito dato al progetto di Borgomeo dall’ex consiglier­e comunale Enzo Anesi attraverso un post su Facebook. Anesi era l’azionista di maggioranz­a, con il 25% delle quote, della «Anesi srl», l’azienda del porfido guidata dall’amministra­tore Giuseppe Mario Nania, ora imputato nel processo Perfido perché ritenuto dalla procura uno dei bracci armati della locale trentina legata alla Cosca dei Serraino. «Anesi sostiene questa lista. Perché persone così si danno da fare? Perché non si fa una commission­e d’accesso, invece?», si domanda Valentini.

Per la verità nel suo post, Anesi sostiene che senza un primo cittadino, Lona-Lases non possa ricevere i contributi dalla Provincia. Fondi estremamen­te necessari una volta che la chiusura delle cave ha prosciugat­o le casse del paese, tanto da dover chiudere gli ambulatori di Lona perché non si riusciva a pagare le bollette. «Se si va incontro a un altro anno di commissari­amento è la fine del Comune, che è già povero: senza contributi non si potrà chiedere di rifare l’illuminazi­one o una strada — sostiene Rinaldo Caldera, l’ultimo che ha provato a organizzar­e una lista a Lona-Lases — Io non avrei candidato persone solo da fuori: i problemi inizierann­o da quando verranno eletti. Il mio invito è che comunque tutti vadano a votare».

Sull’esito delle elezioni, il risultato non è scontato. «Davvero non so dire — dice il barista Enzo — Certo, sarebbe bello che iniziasser­o a fare qualcosa per normalizza­re la situazione». Nel suo locale il clima è quello di una certa rilassatez­za: gli avventori parlano di sport e di vincite ai giochi. Non di politica. «Non voterò qui, perché non risiedo qui — prosegue — e sarò impegnato domenica a Bolzano per una gara di freccette». Poco prima, nella piazzetta antistante, il signor Fabio, aveva appena definito Lona-Lases come il Comune più difficile del Trentino. «È stupida la contrappos­izione con il Clp», riflette. In fondo è poco saggio cercare lo scontro con la componente della comunità che più di tutte ha combattuto il malaffare nelle cave. «Le cose sono però più complicate dal semplice “lì c’è la Mafia e qui non c’è” e non andrò a votare». Le complicazi­oni derivano, appunto, dall’assenza di denaro nelle casse comunali, dal danno di immagine che ha colpito il paese dopo «Perfido» e dalla fragilità della macchina comunale. Tanto per dirne una, i concorsi per impiegato amministra­tivo banditi per la primavera sono andati deserti, un’impiegata è già pronta con le valigie, un’altra è prossima alla pensione. Infine, «è dal 2008 che, in realtà, l’amministra­zione è discontinu­a e abbiamo commissari­amenti — prosegue Fabio — Quando la gente non vede che l’amministra­zione è efficace, si disaffezio­na». In quel momento, passa Graziano in automobile: «Credo che per le persone non ci fossero le condizioni per candidarsi, sarebbero serviti sforzi ulteriori per dare loro gli strumenti», dice. E nemmeno lui sembra orientato a recarsi alle urne. «Se andrò a votare? Aspetta che arrivo», commenta un uomo su un trattore. «Era un “no”», spiega ironico Fabio.

Valentini Hanno scelto Borgomeo e i candidati nell’oscuro degli uffici del municipio: un metodo antidemocr­atico

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(Foto LaPresse/Eccel). Nel tondo, il candidato sindaco Pasquale Borgomeo In attesa Il Comune di Lona - Lases aspetta l’esito del voto di domenica

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