Corriere dell'Alto Adige

Il sogno continua

Il Südtirol vince e conquista la semifinale Reggina battuta all’89’, lunedì c’è il Bari

- Fabio Pasini

Cuore, sofferenza, tenacia. Dopo una partita complicata, con Poluzzi assoluto protagonis­ta, Casiraghi trova nel finale il gol che vale la semifinale per il Südtirol. E lunedì c’è il Bari. I biancoross­i cercano la geometria a centrocamp­o partendo dai piedi Fiordilino, a sorpresa in campo dal primo minuto, oppure i lanci per le due punte Odogwu e Cissè, altra novità dell’undici di partenza. La Reggina per metà tempo almeno, non fa nulla per mettere sotto una squadra attenta e ordinata che interpreta la gara in maniera ottimale, non certo come a Modena dove un primo tempo non all’altezza è costato la sconfitta e il quarto posto. Sulle fasce i biancoross­i spingono poco sia con Belardinel­li decentrato per fare posto a Fiordilino che soprattutt­o con Rover che si sposta più di una volta da una fascia all’altra, ma non è ficcante e non riesce mai a superiore il diretto avversario in velocità e con il passare dei minuti diminuisce la spinta in avanti. Bisoli accentra Belardinel­li in dirottando capitan Tait in fascia, ma cambia poco e dopo dieci minuti torna tutto come prima.

La Reggina prende campo e mette un po’ in apprension­e la difesa di casa. Hernani fa impazzire Curto con finte e controfint­e per fortuna dei biancoross­i la conclusion­e non centra la porta. Masiello garantisce solidità dietro, mentre davanti Odogwu con il suo strapotere fisico impegna la retroguard­ia amaranto. Di Chiara sbaglia la migliore occasione della gara davanti a Poluzzi. Il Südtirol gioca ormai solo con il lancio lungo su Odogwu, che però fa quello che può spesso isolato tra i tre difensori avversari. Hernani è sempre pericoloso, il

Südtirol arretra sempre di più il baricentro, con una sola squadra, la Reggina che costruisce azioni pericolose.

Ad inizio ripresa fuori un Cissè evanescent­e e gravato dal giallo e dentro Casiraghi. Il Südtirol ci impiega 48 minuti per effettuare il primo tiro in porta, a firma Rover. Sono sempre gli uomini di Inzaghi però a mantenere il pallino del gioco e a creare le occasioni più pericolose e ancora Poluzzi protagonis­ta su una bella conclusion­e angolata di Hernani. Canotto per due volte ha sui piedi il gol qualificaz­ione, ma prima ancora il portierone di casa e poi il palo lasciano a galla il Südtirol. Masiello si infortuna ed entra Vinetot. Il francese non mostra affatto la ruggine dalle tante gare in panchina anzi entra in partita benissimo.

La Reggina continua a spingere, il muro biancoross­o regge anche se la squadra è molto schiacciat­a. Poluzzi è sempre sicuro anche su una punizione insidiosis­sima del solito Hernani. Entra Larrivey al posto di un Rover mai in partita. Ma è sempre solo Reggina con i padroni di casa che si difendono come possono, ma è Poluzzi che salva ancora su un gran destro di Majer. Il gol di Casiraghi quando ormai si pensa ai supplement­ari fa esplodere il Druso. Bisoli felice: «Abbiamo fatto un capolavoro, ma non ci accontenti­amo». La favola continua.

Il capolavoro di Bisoli Bisoli: «Abbiamo fatto un capolavoro, ma non vogliamo fermarci, a Bari ce la giocheremo»

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(Fcs) Un gol per la serie A Daniele Casiraghi, 30 anni, con un tiro da fuori area, deviato da un difensore della Reggina, regala la vittoria al Südtirol che così guadagna un pass per le semifinali playoff contro il Bari

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