Tempo pieno, poche adesioni al questionario
Prorogato fino alla fine del mese il questionario, per le circa 50mila famiglie, su tempo prolungato e mesi estivi negli asili nido, nelle scuole dell’infanzia e in quelle della primaria (ex elementari). Alla base della decisione di non far scadere il termine il 22 di maggio, ci sarebbe un numero non soddisfacente di adesioni. Obiettivo del maxi monitoraggio quello di mappare i bisogni dei genitori, anche se per delle offerte strutturate bisognerà aspettare l’anno scolastico 20242025.
A prendere la decisione l’Agenzia per la famiglia, che, in collaborazione con l’Astat e le tre intendenze scolastiche, aveva predisposto le domande. Alla base ci sarebbe un numero non soddisfacente di adesioni, anche se la cifra di chi lo ha compilato rimane riservata. Da qui la scelta di inviare ai nuclei «inadempienti» un sollecito affinché rispondano entro mercoledì 31 maggio. L’obiettivo del questionario, per il quale è stato previsto un codice per ogni figlio al fine di evitare «manipolazioni» sui risultati, è quello di capire i bisogni delle famiglie rispetto al tempo prolungato e di localizzare sul territorio dove si concentrano le esigenze. La necessità è nata a seguito dell’istituzionalizzazione in Trentino dell’apertura per 11 mesi (luglio compreso) delle scuole dell’infanzia. In tanti, tra associazioni, categorie economiche e genitori, hanno chiesto che lo stesso fosse fatto anche in Alto Adige, assieme al potenziamento del tempo prolungato, motivata con la necessità di poter conciliare meglio i tempi del lavoro e di non dover far fronte ogni volta, soprattutto d’estate, a spese eccessive per la frequentazione di tutta una serie di attività.