Le sfide di Praderbank « Periodo di instabilità, servono scelte coraggiose» Il fondatore
«Siamo davanti ad un guado e dobbiamo prendere decisioni coraggiose». All’evento “Inspiring Stepping Stone,” che ha riunito correntisti e partner della Praderbank, il fondatore Josef Prader ha delineato le sfide di un 2024 che parte all’insegna dell’incertezza, sia locale sia globale. E a spiegare la ricetta dell’economia del benessere è stato invitato l’attore altoatesino Manfred Schweigkofler.
Prader, artefice della visione di Prader Bank, ha fondato la prima banca privata regionale “di nicchia” con l’obiettivo di essere il «medico di fiducia» per imprenditori, liberi professionisti e istituzioni. La sua lungimiranza ha plasmato una banca capace di agire come motore di sviluppo in tutta la regione, introducendo concetti d’investimento innovativi.
In un 2024 contrassegnato da instabilità provinciale e globale, Prader ha affrontato
la recessione tedesca, le tensioni geopolitiche in Ucraina e Medio Oriente, e i potenziali rischi provenienti da Taiwan. «Sarà un anno di cambiamenti anche politici con tante elezioni in arrivo, bisognerà saper prendere decisioni coraggiose e — ha detto tornando sulla metafora del guado — non fermarsi sulla riva o tornare indietro»
Affrontando l’alta inflazione e i tassi di interesse elevati, Prader ha riconosciuto le difficoltà per le imprese , ma ha sottolineato le opportunità per chi beneficia di maggiori entrate grazie ai risparmi e ai capitali. La Praderbank, riflettendo i valori di indipendenza, personalità, riservatezza, snellezza, innovazione, correlazione e sostenibilità, è riuscita a diventare il punto di riferimento per una clientela fatta di facoltosi imprenditori. Collaborando attivamente con clienti e partner, la banca è convinta di poter superare brillantemente le turbolenze globali e di consolidare la sua posizione di leader nel settore finanziario. «Anche adesso che la locomotiva d’Europa, ovvero la Germania, è entrata in recessione».
«Sarà un anno di grandi cambiamenti non possiamo rimanere fermi»