UN LEALE AIUTO ALLO STATO
La notizia è di quelle belle e positive, nel segno della leale e fattiva collaborazione tra enti locali e stato nell’interesse dei cittadini. Un dato non scontato in un mondo che ha spesso rappresentato le due realtà come contrapposte, quasi l’una contro l’altra armate a guardarsi con diffidenza se non in cagnesco. Ma poi,trattandosi in fondo soprattutto di dare un servizio alla cittadinanza locale, importa soprattutto il risultato e il chi è a ottenerlo diventa quasi secondario, anzi meglio se lo si fa dandosi una mano. Perché, come diceva il presidente Mao, non importa di che colore è il gatto, l’importante è che prenda il topo. E dunque in Alto Adige, nella terra più autonoma che esiste e assolutamente gelosa delle proprie prerogative rispetto a quelle statali, sta per finire il problema delle lungaggini incredibili e dei tempi infiniti per poter avere un passaporto e potersi fare un viaggio all’estero. Intendiamoci, succede in tutta Italia, ma ora in provincia di Bolzano questi tempi stanno per essere sensibilmente ridotti. Il tutto per una ragione semplice e banale: ci sarà più personale a seguire le pratiche che — stando all’attivissimo nuovo questore Paolo Sartori — consentirà di snellire e moltiplicare le procedure. Bene dunque la Provincia e l’assessore Ulli Mair che hanno portato a buon fine questa operazione. In realtà il tutto però altro non è che l’uovo di Colombo scoperto ai tempi di Durnwalder.Uno che di praticità ed efficienza se ne intendeva, con una sua apposita legge.
Sono anni che la Provincia presta personale allo Stato per fare funzionare meglio i suoi uffici. Parecchi sono ad esempio in servizio alla Corte dei Conti. Sì, proprio quella che tanti pensieri e grattacapi ha dato a diversi amministratori pubblici locali, tanto che questa collaborazione potrebbe far pensare a un paradossale caso di autolesionismo. E vale a questo proposito ricordare lo scandalo del personale della Corte che andava a spasso, a giocare a tennis o a pranzo in ristoranti in riva al Brenta invece che lavorare, timbrandosi l’un l‘altro il cartellino. Altri distaccati sono poi al Trga e pure negli uffici giudiziari — passando in questo caso via Regione dato che la competenza sta là. Insomma, niente di nuovo sotto il sole. L’importante ovviamente è che nell’interesse dei cittadini Provincia e Stato si diano una mano. E se poi alla fine venisse fuori che la mano data dalla Provincia allo Stato è tanto solida e forte da poter far da sola, e dunque senza lo Stato, ne guadagnerà l’autonomia.