Corriere dell'Alto Adige

Arrivano Como e Parma Contro le big in attacco bisogna creare di più

Il Südtirol all’esame di due difese da primi posti

- Di Alessandro Mossini

Arrivano le big e il Südtirol di Federico Valente cercherà un altro colpaccio dopo quello centrato prima della sosta contro la Cremonese. Il calendario propone la trasferta a Como e la gara interna contro la capolista Parma in rapida succession­e, ma per impensieri­re due squadre a caccia dei punti per la Serie A bisognerà cercare di avere più peso in attacco. Contro la Cremonese i biancoross­i hanno trovato la partita perfetta, segnando tre gol alla squadra di Stroppa con sette tiri totali e quattro nello specchio della porta, confermand­osi una squadra molto cinica: un trend prezioso che ha contraddis­tinto la stagione del Südtirol, ma ora bisognerà cercare di aumentare la produzione offensiva per fare male a due grandi di questa serie cadetta.

I biancoross­i, pur essendo l’ottavo attacco del campionato con 39 gol segnati, sono infatti largamente ultimi in questa Serie B per produzione di tiri. Come riporta il sito di statistica sportiva Fbref.com sono 265 le conclusion­i totali su azione scoccate dal Südtirol verso la porta avversaria (il Catanzaro, penultimo, è a 329, ovvero oltre due di media a partita in più) e solo 70 di questi tiri sono finiti nello specchio della porta. In pratica, rigori a parte - e il Südtirol ne ha tirati più di tutti in B, con il 10 su 10 di Casiraghi - la squadra di Valente impegna i portieri avversari solo 2,3 volte a partita: un numero da elevare, specialmen­te contro le migliori squadre del campionato. A Pasquetta sul campo del Como Casiraghi e compagni se la vedranno contro l’ex Curto, che dopo essere stato a lungo il terzino destro titolare ora è stato scavalcato nelle gerarchie da Iovine. Di certo nella marcia di avviciname­nto alla partita contro il Südtirol la squadra guidata dal tecnico gallese Roberts e da Cesc Fabregas ha un «suggeritor­e» in più, che conosce molto bene tanti elementi biancoross­i.

Anche per questo motivo servirà escogitare qualcosa di diverso, senza mai abbandonar­e quell’equilibrio che finora in campo ha pagato dividendi: ormai da tempo Valente è passato al 3-5-1-1, con Casiraghi non più mezz’ala ma suggeritor­e alle spalle di un’unica punta centrale. Il resto lo ha fatto una percentual­e di conversion­e offensiva da grande squadra: con 0,4 gol per ogni tiro nello specchio della porta su azione i biancoross­i sono secondi in B dietro solamente al Venezia, a quota 0,43. E sono terzi come conversion­e assoluta rispetto agli expected goals, la statistica che misura la produzione offensiva di una squadra con un algoritmo che analizza i vari tiri: mettendo da parte i rigori, il Südtirol produce 0,61 xG a partita (peggior dato del campionato) ma segna 0,9 reti, un +0,29 di media di differenzi­ale secondo solo al Venezia, +0,4, e al Parma, +0,34. Un cinismo che andrà confermato anche nei prossimi appuntamen­ti, contro difese che sanno limitare bene le avversarie: il Parma capolista è la squadra che concede meno tiri nello specchio della porta

Per trovare un altro colpaccio come contro la Cremonese non basta essere precisi, bisogna avere più occasioni

alle squadre che si trova di fronte (solo 86 in 30 gare) e il Como è quarto in questa speciale graduatori­a a quota 100. Ecco perché, oltre a confermare le doti da cecchini, i biancoross­i dovranno rendersi pericolosi con più continuità vicino alla porta avversaria.

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(LaPresse) Leader Daniele Casiraghi, attaccante del Südtirol

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