Associazioni in corteo contro la guerra
Festa al Maso Premstaller con raccolta fondi a sostegno di Ilaria Salis
BOLZANO Bozen solidale, Spazio 77, No excuses, Fridays for future e Radio Tandem. Sono solo alcune delle associazioni che, ieri mattina alle 10.30, hanno radunato diverse centinaia di persone per dare il via al corteo alternativo del 25 aprile. Al motto «Resistere alle guerre», che campeggiava su un grosso striscione rosso, una nutrita e trasversale rappresentanza di cittadini si è diretta lungo i Portici per poi raggiungere via Brennero, via Piani di Bolzano, via Macello, via Pfannenstiel e fermarsi in via Dolomiti a Maso Premstaller.
L’iniziativa, promossa nei giorni scorsi via social con l’obiettivo di devolvere il ricavato della manifestazione a sostegno di Ilaria Salis, detenuta in Ungheria, e per l’acquisto di medicinali per il campo profughi di Dheisheh, in Cisgiordania, era stata annunciata come «non in contrapposizione, ma in alternativa alle celebrazioni istituzionali per la festa della liberazione dal nazifascismo». Il corteo pacifico e festoso del mondo delle associazioni ha visto sventolare per le vie del centro la bandiera arcobaleno in rappresentanza comunità Lgbtqia+ e quella delle «nonne contro le destre», quella di Emergency e quella di Climate Action, assieme a tante bandiere palestinesi.
Ieri si manifestava soprattutto per la pace e contro le guerre che attanagliano il mondo: particolarmente sentiti i conflitti in Palestina e in Sudan. Allo slogan «Il 25 aprile non è una ricorrenza, ora e sempre resistenza», gli organizzatori hanno spiegato via Facebook che «c’è una parte di società che sa da che parte stare: è la parte solidale, antimilitarista, che dice un no chiaro alle guerre e all’invio di armi, che difende i propri territori e i beni comuni, che chiede la fine immediata del genocidio in Palestina, per l’auto determinazione dei popoli, per una scuola pubblica e una sanità libera e gratuita. È quella società che guarda alle esperienze zapatiste e del Rojava, contro il patriarcato, il machismo e la xenofobia. Per la difesa del clima, contro palazzinari e città escludenti, per il diritto di movimento a tutt*, per il reddito universale e la libertà personale». La festa è proseguita fino al pomeriggio con musica e teatro.