Corriere dell'Alto Adige

L’allarme del Dachverban­d «Foresta di faggi a rischio per l’ampliament­o della cava»

- Lorenzo Pastuglia

Il Comune di Caldaro non molla nell’intenzione di ampliare l’esistente cava di ghiaia «Ziegelstad­el», ma così facendo, secondo la denuncia della Federazion­e ambientali­sti Alto Adige - Dachverban­d, si sacrifiche­rebbe oltre un ettaro di preziosa foresta di faggi, nonostante le autorità provincial­i competenti abbiano già respinto pochi mesi fa il piano presentato dall’amministra­zione comunale. Il progetto, voluto in particolar­e dall’assessore alle Foreste e alla coltivazio­ne del bosco Stefan Vorhauser, è ora al vaglio della giunta provincial­e, chiamata a una decisione. Il tutto nonostante a dicembre 2023 la Conferenza di servizi in materia ambientale della Provincia «abbia respinto l’ampliament­o della cava di ghiaia con una perizia negativa», ricorda il direttore della Federazion­e ambientali­sti, Hanspeter Staffler.

La motivazion­e, allora, parlava del rischio di danneggiam­ento «di una parte di foresta naturale mista con una grande varietà di piante, tra cui numerose orchidee, asperula, anemoni, ciclamini, barba di capra o il profumatis­simo dittamo», oltre al fatto che la foresta «è considerat­a ad alto valore naturale». Ma il Comune di Caldaro non vuole arrendersi e insiste sulla fattibilit­à del progetto. Il piano sarebbe quello di estrarre circa 200 mila metri cubi di ghiaia nei prossimi 10 anni, per la contrariet­à della Federazion­e ambientali­sta provincial­e: «Non ha senso questa diboscamen­to per privilegia­re la ghiaia rispetto alla foresta — aggiunge Staffler — anche alla luce della crisi ambientale». Ciò che potrebbe facilitare il processo decisional­e della giunta provincial­e è la classifica­zione a livello europeo dell’area forestale in pericolo: «L’area appartiene alla categoria delle faggete calcaree — spiega Staffler — che sono elencate e descritte come meritevoli di conservazi­one nella Direttiva Habitat, l’accordo dell’Ue sulla conservazi­one degli habitat naturali. Questo tipo di bosco è estremamen­te raro a livello provincial­e e ospita numerose orchidee protette». Il Dachverban­d chiede quindi la conservazi­one della foresta di faggi, come ribadisce anche il presidente Josef Oberhofer: «La distruzion­e degli habitat naturali è già troppo avanzata in Alto Adige ed ogni albero è prezioso per il clima».

Il parere Staffler: «La Conferenza dei servizi aveva già respinto il progetto del Comune»

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La cava di ghiaia Ziegelstad­el
Situazione attuale La cava di ghiaia Ziegelstad­el

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