Salvò il padre dopo il malore in auto Matteo è alfiere della Repubblica
Il bolzanino è il più giovane dei 29 premiati dal presidente Mattarella
«Solo le maestre e qualche mio compagno mi hanno detto bravo, se no si sono dimenticati tutti». Quasi tutti. A smentire le parole del piccolo Matteo Zago, il bambino di 8 anni di Bolzano che lo scorso Ferragosto ha salvato la vita al padre colpito da infarto mentre era al volante, è niente meno che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. A otto mesi dall’accaduto, dal Quirinale arriva infatti la notizia che il piccolo eroe è tra i 29 giovanissimi insigniti dell’attestato d’onore di «Alfiere della Repubblica».
Dal Colle comunicano che Matteo, classe 1995, viene premiato «per la prontezza con cui, a soli sette anni, è riuscito a fermare un veicolo in movimento che rischiava di schiantarsi a causa del malore che ha colpito il padre mentre era alla guida». «Matteo — riassume la nota ufficiale della presidenza della Repubblica — si trovava da solo in macchina con suo padre che, all’improvviso, ha perso i sensi a causa di un malore. Senza farsi paralizzare dalla paura il bambino, nonostante la giovanissima età, si è slacciato la cintura, ha spostato la gamba del papà dall’acceleratore, ha premuto il pedale del freno ed è riuscito a fermare l’auto. Quindi, resosi conto della gravità delle condizioni del padre, ha preso il cellulare e ha attivato i soccorsi che, intervenuti poco dopo, hanno salvato la vita all’uomo».
Una storia a lieto fine che i protagonisti pensavano fosse finita nell’oblio per rimanere un aneddoto da raccontare in famiglia e di cui andare orgogliosi. Invece, tra gli «alfieri» premiati da Mattarella — per «l’altruismo, la generosità e il senso di comunità di tanti giovani durante la alluvioni che nel 2023 hanno colpito il territorio», «le azioni di volontariato», «gli esempi di cittadinanza attiva» e le storie di «ragazzi che hanno saputo trasformare la passione per la scrittura o per le scienze in un “ponte” per ridurre le disuguaglianze» — spicca anche Zago che, seppur di pochi mesi, è il più giovane premiato. Di otto mesi più «vecchio» è il perugino Sebastiano Guazzeroni, anche lui insignito per il coraggio dimostrato di fronte al malore accusato dal padre durante una passeggiata nei boschi. Lo scorso settembre il giovane bolzanino era stato premiato dalla Croce Bianca che gli aveva regalato una simulazione di volo sull’elicottero Pelikan.
La segnalazione al Quirinale, spiega la mamma di Matteo, Alessandra Zaninotto, è arrivata da un amico di famiglia. «L’onoreficenza del presidente Mattarella ci ha colti di sorpresa — afferma —. Siamo entusiasti e onorati». All’epoca dei fatti, ricorda, «Matteo aveva sette anni e mezzo. Era in macchina a Bolzano, al semaforo all’incrocio fra via Milano e via Palermo, quando suo padre si è sentito male. La macchina, elettrica, si è messa in moto». E lì Matteo è passato all’azione. «Ha preso il cellulare del padre — ricorda Zaninotto —, e ha chiamato il 112. Solo dopo ha chiamato me, tant’è che quando sono arrivata sul posto, i soccorritori stavano già rianimando mio marito. In un primo momento ero così preoccupata per lui, che non mi sono resa conto che mio figlio aveva fatto una cosa eccezionale. Ora mio marito sta bene, grazie a Matteo, ma anche grazie ai soccorsi tempestivi. Anche Babbo Natale è stato generoso con Matteo, che è consapevole che il regalo più grande è che papà, grazie alla sua prontezza, sia ancora qui con noi».
Mamma Alessandra Il regalo più grande è che papà, grazie alla sua prontezza, sia qui con noi