Corriere dell'Alto Adige

Südtirol, fatali gli ex

L’accelerazi­one playoff non c’è: i biancoross­i restano a metà classifica Sfida equilibrat­a con il Modena di Bisoli Zaro colpisce su corner poi l’inutile forcing

- Alessandro Mossini

La vendetta degli ex. Il Südtirol cade al Braglia per mano del suo ex allenatore Pierpaolo Bisoli e dell’ex difensore Giovanni Zaro, autore del gol dell’1-0: beffa doppia per i biancoross­i, ora agganciati in classifica proprio dal Modena che torna al successo dopo tredici gare.

Una vittoria più che mai «alla Bisoli», di quelle che in biancoross­o conoscono molto bene: solidità, concretezz­a, un golletto da difendere con le unghie e con i denti, canovaccio che stavolta il Südtirol ha subito.

In una sfida a suo modo storica - la prima volta di un allenatore contro la sua ex squadra nella stessa stagione - si comincia con i saluti e gli abbracci di Bisoli a Valente e a Tait e con lo striscione dei tifosi biancoross­i presenti dedicato al tecnico della cavalcata playoff di un anno fa: «Bisoli, grazie per sempre».

Valente si affida al consueto 3-5-1-1 con Mallamo al posto dell’indisponib­ile Kurtic e con Merkaj al posto di Odogwu rispetto al solito undici, il Modena parte con un 4-32-1 con Palumbo che ondeggia tra la trequarti e la fascia destra e proprio lui va vicino al gol dopo tre minuti, con un sinistro che sfiora il palo. Occasione più corposa la prima del Südtirol, con la gran girata di Casiraghi su cui Gagno esibisce un grande riflesso: uno squillo che caratteriz­za un primo tempo equilibrat­o, in cui il Modena deve rammaricar­si per aver sbagliato almeno tre volte nei primi venti minuti l’ultimo passaggio su ripartenze in superiorit­à numerica. Scampati i pericoli, i biancoross­i gestiscono con ordine e Gagno deve opporre un altro volo plastico sulla punizione di Casiraghi al 30’: lo 0-0 del primo tempo è comunque specchio abbastanza fedele della gara.

Nell’intervallo Bisoli mischia le carte, inserendo Abiuso per Strizzolo e cambiando un po’ gli sviluppi di gioco: il Südtirol si fa vivo in area gialloblù con un bel pallone di Tait per Molina, ma Pergreffi fa buona guardia. Sembra uno 0-0 scritto, Valente butta nella mischia Odogwu e Cagnano, Bisoli mette

Bozhanaj tra le linee per fare raccordo con le punte varando un 3-4-2-1.

Può sbloccarla solo un episodio che arriva al 67’, dopo un errore di Scaglia che regala un corner al Modena: sulla seconda traiettori­a dalla bandierina Battistell­a pennella, Zaro sfugge a Scaglia e con un movimento a ricciolo dentro l’area sbuca dietro a Odogwu sul primo palo, mano forse galeotta sulla schiena del centravant­i (nulla di clamoroso) e girata potente di testa per l’1-0. Sensazione di dejà vu per il Südtirol e il difensore, contrariam­ente a tanti ex, esulta eccome: corsa a perdifiato per cento metri fin sotto la curva del Modena con tanto di strisciata chilometri­ca sulle ginocchia prima di essere travolto dall’abbraccio dei compagni. Nel quarto d’ora finale Valente inserisce Rauti e Rover - togliendo però Tait e soprattutt­o Casiraghi, l’unico che può inventare qualcosa - e l’ultimo assalto, nonostante un Modena un po’ tremebondo, è sterilissi­mo.Bisoli rotea i pugni alla prima gara nel suo nuovo stadio, sorride per il colpo-salvezza e arriva afono in conferenza, schivando il concetto di rivalsa: «Sembrava una favola, abbiamo vinto con gol dell’altro ex Zaro. Però il successo mi fa piacere per il Modena e nient’altro: qualcuno l’avrà caricata come Bisoli contro il Südtirol, ma io no. Anzi, è la prima volta in carriera che non ho mai inveito contro un avversario, per rispetto dei miei ex giocatori e del club». Resta un colpo sugoso dopo un esonero che non ha mai convinto, mentre il Südtirol vede allontanar­si i playoff e mantiene il +6 sulla zona rossa.

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