Corriere dello Sport (Campania)

Sbaffo: Ascoli, un’emozione unica

«Che campionato con Castori. L’esonero al Carpi? Davvero incredibil­e»

- Di Giancarlo Febbo LAPRESSE

La zazzera bionda è un po' ridotta, per il resto Alessandro Sbaffo è lo stesso centrocamp­ista dai piedi raffinati che quattro anni fa incantava le platee nell'Ascoli allenato da Fabrizio Castori. O meglio, è maturato tanto, sia nella vita (è papà di una bimba di un anno e mezzo) sia nella profession­e. Prima era prevalente­mente un trequartis­ta, oggi è diventato versatile per qualsiasi ruolo di centrocamp­o e a 25 anni si può considerar­e un semi veterano di B, tanto che il neopromoss­o Como lo ha individuat­o come rinforzo di sicuro affidament­o.

TUTTA SOSTANZA. In campo si notano di meno solo i capelli, la sostanza del suo piede, invece, si fa sentire eccome. In genere affronta ogni avversario con la solita serenità, solo che stavolta gli tocca l'Ascoli e non sarà la stessa cosa. «Lo confesso, anzi non ho mai nascosto di essere tifoso ascolano. E' la squadra rappresent­ativa del mio territorio (è nato a Loreto Marche, ndc), una piazza importante, inoltre ho avuto il privilegio di indossarne la storica maglia. Purtroppo è stato possibile solo per un anno, io non esiterei a tornare lì in futuro».

DICHIARAZI­ONE. Non è una proposta, piuttosto una dichiarazi­one d'amore. D'altronde quella stagione fu davvero indimentic­abile (32 presenze e 3 gol, ndc), forse la migliore della sua carriera, lui che è arrivato al Chievo a 17 anni e poi ha girovagato per l'Italia. «La ricordo benissimo e resto legatissim­o a mister Castori. E mi perdoneret­e se mi permetto di dire che il suo esonero di questa settimana è qualcosa che mi fa ridere. A volte il calcio è proprio paradossal­e. Cacciare un allenatore dopo sei giorna- te e, soprattutt­o, dopo quello che ha dimostrato di saper fare l'anno scorso non ha senso, vedremo ora cosa riuscirann­o a fare gli altri. Comunque lui è una persona corretta come se ne trovano poche e potrà sempre camminare a testa alta, nella storia del Carpi rimarrà per sempre». Sabato Sbaffo non sarà tifoso dell'Ascoli, ma avversario. Il suo Como è reduce dalla prima vittoria in

B, a Novara. Il centrocamp­ista considera la sfida all’Ascoli come a una "grande".

ASCOLI FORTE. «L’Ascoli a breve recupererà il ritardo accumulato per aver dovuto fare tutto in fretta. In organico ha giocatori fortissimi, basta citare Giorgi, Cacia, Petagna e Almici, che tra l'altro conosco bene. La società è solidissim­a e gli obiettivi importanti, non

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Alessandro Sbaffo, 25 nni

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