Corriere dello Sport (Campania)

L’Ancona si avvicina alla vetta

Nel recupero cade il Teramo e i dorici vanno a -3 dalla Spal

- Di Ferdinando Vicini BELFIORE/INFOPRESS

ANCONA-TERAMO

1-0

ANCONA (3-5-2): Polizzi 5,5; Konatè 6,5 Mallus 7,5 Radi; Parodi 7 Hamlili 6 Paoli 6,5 Casiraghi 5,5 Pedrelli 6 (1' st Cazzola 6); Sassano 7 (21' st Bussi) Cognigni 6 (30' st Gelonese sv). A disp.: Lori, Di Sabatino, Salciccia, Bambozzi, Adamo, Lignani, Lombardi, Velocci, Maiorano. All.: Cornacchin­i. TERAMO (5-3-2): Tonti 5,5; Scipioni 5 (35' st D'Orazio sv) Caidi 6 Speranza 6,5 Perrotta 6 Cecchini 6; Calvano 6,5 Amadio 6,5 Di Paolantoni­o 5,5 (14' st Le Noci 6); Moreo 6 Da Silva 5,5 (26' st Petrella 6). A disp.: Narduzzo, Brugaletta. Altobello, D'Orazio, Paolucci, Loreti, Monni, Palma. All.: Vivarini. Arbitro: Marinelli di Tivoli. Guardaline­e : Grossi e De Palma. Marcatore: 34' pt Sassano, Ammoniti: Radi, Konatè, Perrotta, D'Orazio. Note: spettatori 2.128 di cui 224 tifosi provenient­i da Teramo. Angoli 7-3 per il Teramo. Recupero 0' pt, 5' st. En plain dell'Ancona contro le abruzzesi. In pochi giorni, dopo L'Aquila anche il Te- ramo cade al "Del Conero" lanciando in alto i marchigian­i. Partita bella e vibrante, squadre a specchio per scelta di Giovanni Cornacchin­i che adatta il modulo della sua squadra alle caratteris­tiche del Teramo. Il tecnico dorico decide per l'alternanza fra i pali lasciando in panchina a sorpresa il titolare Lori a favore di Polizzi. Nella difesa a tre la novità è Radi accanto a Mallus e Konatè, gli esterni Parodi e Pedrelli si alzano sulla linea dei centrocamp­isti formata da Paoli, play maker basso e dai due interni Hamlili e Casiraghi. In attacco al fianco di Cognigni c'è Pierantoni­o Sassano alla sua prima da ti- tolare. Anche Vivarini ricorre al turn over. Davanti a Tonti la difesa a cinque vede Scipioni e Cecchini esterni, Speranza pilastro centrale con Caidi e Perrotta ai lati. A centrocamp­o tutto ruota intorno al metronomo Amadio, mentre Di Paolantoni­o e Calvani sono i due laterali. Di punta l'inedita coppia Da Silva-Moreo, accostato all'Ancona nell'ultimo calcio mercato.

CRONACA. E' l'Ancona a partire di slancio. Cinque minuti di forte spinta, qualche brivido per il Teramo ma nulla di concreto. Invece al primo affondo sono gli abruzzesi a sfiorare il gol. E' il 10' quando Polizzi sceglie male il tempo in uscita e si lascia scavalcare dal colpo di testa di Di Paolantoni­o che, per sua fortuna, colpisce troppo morbido il pallone che rimbalza lentamente verso la linea di porta: arriva Mallus in scivolata e all'ultimo istante riesca a respingere la palla a pochi centimetri dalla linea. E' il Teramo a prendere in mano il comando delle operazioni stringendo d'assedio la formazione di casa. Al 22' ci prova Speranza di testa a impensieri­re Polizzi che però si fa trovare al posto giusto. Ma nel momento in cui il Teramo sembra pronto a sferrare la spallata decisiva è l'Ancona a colpire. Al 34' è Scipioni a sbagliare un disimpegno senza essere nemmeno pressato. Il suo retropassa­ggio verso Tonti è corto, se ne accorge Sassano che ci crede e scatta verso la palla anticipand­o di un soffio il portiere in uscita. Un tocco morbido, quel tanto che basta per mettere fuori causa l'estremo abruzzese e depositare il pallone nella porta sguarnita.

L'1-0 rinfranca l'Ancona che nella parte finale del primo tempo prova anche a sferrare il colpo del ko. Il Teramo accusa il colpo e l'intervallo aiuta la squadra di Vivarini a riordinare le idee. Nella ripresa il Teramo conquista tre angoli in un minuto, giusto per fare intendere con quale piglio vorrebbe recuperare, ma subito dopo è l'Ancona a sfiorare il raddoppio con Cognigni. Il clichè è quello immaginabi­le, con gli ospiti in avanti e i dorici a cercare di sfruttare gli spazi in contropied­e. La sfida si trascina senza troppi sussulti, con Vivarini che mette in campo l'artiglieri­a pesante, ma senza riscontri oggettivi. Piuttosto è il solito Cognigni che si fa pericoloso. Nel finale il pubblico di casa capisce che l'obiettivo è vicino e accompagna i suoi beniamini al triplice fischio.

Vivarini non trova le mosse giuste per reagire. Ospiti troppo imprecisi in zona gol

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Un duello della sfida di ieri, in primo piano Parodi dell’Ancona

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