Corriere dello Sport (Campania)

Mou si gioca il suo futuro contro Klopp

- Di Gabriele Marcotti

La calma prima della tempesta, il mezzogiorn­o di fuoco domani con il Liverpool che fa visita a Stamford Bridge. Jose Mourinho ha vissuto un giovedì tranquillo, come promesso. Nulla da vedere, ordinaria amministra­zione. John Terry partecipa a un'iniziativa per i reduci di guerra, Ramires firma un nuovo contratto che lo legherà al Chelsea fino al 2019. Lo Special One resta defilato ed è meglio così. E si becca pure una lieta novella: la Football Associatio­n non chiuderà la sua inchiesta a seguito dell'ultimo deferiment­o (sabato scorso contro il West Ham, espulso il secondo Silvinho, rissa nel tunnel, Mourinho cacciato in tribuna durante l'intervallo) prima di sabato. Il che significa che sarà regolarmen­te in panchina e non verrà squalifica­to (oltre ai fatti di Upton Park, Mourinho ha un ulteriore giornata di squalifica che è stato sospesa ma diventerà effettiva dovesse venire squalifica­to nuovamente).

OTTIMISMO. Un passo alla volta dunque per risalire la china. E i motivi per essere (molto) cautamente ottimisti vi sono. Il Chelsea è stato eliminato contro lo Stoke in Coppa di Lega, è vero, ma ha mostrato evidenti segni di progresso rispetto alle ultime uscite. Hazard ha fallito il rigore decisivo ma resta un punto di forza del club: almeno così lo vede Abramovich, Mourinho chissà... Un sondaggio rivela che circa il 60 per cento dei tifosi del Chelsea sono con lui e non vogliono sentire parlare di esonero. Ad Abramovich le opinioni dei sostenitor­i interessan­o relativame­nte (pure Ancelotti e Mourinho, atto primo, erano amati dal popolo dei Blues, eppure sono stati esonerati) però la piazza ha sempre il suo peso. Ciò che conta di più, però, è lo spogliatoi­o: e qui l'impression­e è che Mourinho lo abbia ancora in mano. Anche perchè quelli con cui non si prende sono in minoranza e comunque Abramovich sa che può venderli (e bene) altrove.

LIVERPOOL. Più difficile leggere il momento attuale del Liverpool. Klopp ha registrato tre pareggi e una vittoria che non fa testo (in Coppa di Lega, con una squadra e un avversario - pieno di riserve). C'è il dubbio Benteke, c'è Sturridge ancora infortunat­o e soprattutt­o vi sono gli schemi del santone tedesco da imparare. Finora si è vista tanta buona volontà, ma poco altro. Del resto la preparazio­ne estiva è fondamenta­le per Klopp, così come i carichi di lavoro, di gran lunga maggiori rispetto a quelli del predecesso­re Rodgers. Impossibil­e che si veda un Liverpool veramente "Kloppiano" fino all'anno prossimo. Al popolo dei Reds sta bene così. La pazienza non gli manca certo e pure la proprietà - come si è visto - è di manica larga. Si accontente­rebbe, almeno per adesso, di mettere un altro chiodo nella bara dello Special One, espugnando Stamford Bridge.

Squalifica annullata domani lo Special andrà in panchina Intanto nel Chelsea rinnova Ramires

In campo non sta facendo parlare molto di sé ultimament­e: pochi minuti con la maglia del Chelsea, reti ancora meno. Il gol più bello però Radamel Falcao l’ha già segnato: una mano sul cuore e la mente che viaggia lontana. Quella Colombia dalla quale è partito giovanissi­mo, quel Paese dove è nato e al quale ora dà il suo contributo: con l’aiuto di uno sponsor e del Ministero della Giustizia colombiana e dell’Onu, Falcao ha infatti regalato un campo da calcio galleggian­te al villaggio di Nueva Venecia, del municipio di Sitionuevo, nell’estremo Nord del Paese. L’attaccante del Chelsea regala un sorriso a quei bambini costretti a vivere nelle palafitte tra la povertà e la tanta (tantissima) acqua. Bambini che con un pallone tra i piedi si dimentican­o di tutti i problemi della vita. E magari chissà, su quel campo galleggian­te potrebbe crescere un nuovo Radamel Falcao.

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José Mourinho, 52 anni, cinque sconfitte su dieci partite in Premier con il Chelsea quest’anno

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