Corriere dello Sport (Campania)

Messina, tre jolly per andare in fuga

- Di Sergio Colosi di Walter Carbone

Settimana speciale per il Messina capolista per la seconda volta in otto giorni. Era già accaduto, per 48 ore, prima del successo della Casertana col Catania, ma i gialloross­i proseguend­o la striscia di successi (Matera, Andria e Lupa Castelli) hanno materializ­zato le speranze di contro-sorpasso ai campani. Il primato del Messina sarà messo ora a dura prova dai prossimi tre appuntamen­ti: la doppia trasferta contro Foggia (dopodomani allo Zaccheria) e Melfi e il derby col Catania al San Filippo.

Per un ex attaccante è quantomeno singolare allenare una squadra con la migliore difesa del campionato. E' quanto accadeadAr­turoDiNapo­li,bomber indiscusso dalla serie A ai dilettanti con 526 partite disputate e 187 gol realizzati, ed oggi tecnico vincente del Messina, che ha subìto soltanto tre reti in otto giornate e vanta il secondo migliore reparto arretrato tra i profession­isti dopo quello della Reggiana, che ne ha incassate due. Di Napoli ha svelato il segreto del successo: «Cesare Prandelli, quando mi allenava al Venezia, diceva sempre che per vincere bisogna prima di tutto prendere pochi gol. Mi ispiro alle sue parole e a Mutti, due esempi nel mio percorso di allenatore».

SENZA SCONFITTE. Messina anche imbattuto, con quattro vittorie e altrettant­i pareggi, insieme a Bassano, Reggiana, Pisa e Spal. Di Napoli, dopo le esperienze non proprio esaltanti ma non prive di attenuanti, tra Rieti, Riccione, Savona ed i maltesi del Vittoriosa Stars, è tornato nella sua Messina, dove da calciatore ha segnato 63 reti in 158 incontri, conquistan­do anche una promozione in serie A: «Qui mi sento come a casa; conosco tutti con pregi e difetti. All'inizio qualcuno avrà storto il muso pensando a Di Napoli allenatore ed invece stiamo facendo ricredere anche i più scettici ed abbiamo raggiunto il primo obiettivo, cioè riavvicina­re il messinese alla squadra. Possiamo dire di essere sulla buona strada, perché sabato scorso al San Filippo c'erano quasi settemila persone».

In effetti il Di Napoli calciatore, genio e sregolatez­za, grande talento ma anche indiscipli­nato, non esiste più. Oggi c'è un personaggi­o altrettant­o carismatic­o, ma rigoroso, saggio e amante del lavoro sul campo: «L'ho detto alla squadra nello spogliatoi­o, soprattutt­o ai più giovani, di fare tutto ciò che io non ho fatto da calciatore. Tengo a precisarlo quell'Arturo Di Napoli non c'è più, si matura e la vita ti presenta momenti che cambiano la vita». E' nato così a pelle un rapporto speciale, unico con i giocatori ed i risultati hanno sorpreso anche i diretti interessat­i. Esploso in città l'amore per il Messina, è stato messo nel mirino il secondo obiettivo: «Vogliamo raggiunger­e al più presto la salvezza, il resto si vedrà più avanti. Abbiamo fatto tanti sacrifici per arrivare a questo punto e certamente non ci fermeremo, nessuna forma di appagament­o. Amo questa città e so che ci aiuterà in qualsiasi momento, anche in quelli più complicati quando si verificher­anno». Ai meriti del campo vanno aggiunte le scelte vincenti del ds Christian Argurio, che ha scelto giocatori bravi e motivati, low cost e disposti a sposare un progetto vincente. Difficile dire oggi se questo Messina riuscirà a bruciare le tappe, ma intanto c'è da godersi il primo posto con la testa a Foggia e con la voglia di proseguire l'imbattibil­ità.

- Il Foggia vuole parlare solo di calcio. Dell'assurda accusa di aver combinato l'1-0 contro l’Andria con la complicità degli avversari, se ne occuperà la magistratu­ra. Il club ha infatti querelato la Federbet e affidato agli avvocati la questione che il presidente Lucio Fares non ha esitato a definire "assurda" e "surreale", denunciand­o anche un danno d'immagine.

Sulla questione, ieri la Lega Pro ha diffuso un comunicato: «In merito a notizie relative ad asseriti flussi anomali di scommesse avvenuti sulla gara Foggia-Andria, la Lega Pro precisa che viene già effettuato un continuo monitoragg­io del corretto svolgiment­o delle gare allo scopo di prevenire il calcioscom­messe e le frodi sportive. Tale monitoragg­io viene effettuato col supporto di Sportradar, leader a livello mondiale nelle attività di contrasto e prevenzion­e delle frodi sportive. In riferiment­o alle dichiarazi­oni del referente di un’agenzia concorrent­e di Sportradar e riportate dagli organi di stampa, la Lega

«Prandelli e Mutti i tecnici che hanno impresso qualcosa in me. Gli scettici si sono ricreduti»

Pro non intende entrare nel merito astenendos­i da ogni dichiarazi­one, considerat­o che, la stessa Lega, sin dal 2010-2011, ha sottoscrit­to un accordo con Sportradar, che monitora tutte le gare di Lega Pro e di Coppa Italia e lo riconosce come suo unico Integrity Partner per contrasto e prevenzion­e del match-fixing, al quale riconferma piena e incondizio­nata fiducia».

Al Foggia non resta che rituffarsi nel campionato, domenica allo Zaccheria arriva il Messina, capolista a due lunghezze dai rossoneri ora quarti ma raccolti in un fazzoletto di un solo punto di distacco con altre due squadre al vertice (Benevento e Casertana a quota 15). Una classifica cortissima, ma dall'esito delle combinazio­ni potrebbe uscire un Foggia capolista se riuscisse a superare il Messina e se Benevento-Casertana finisse in parità. Prevendita promettent­e e Zaccheria che potrebbe ancora migliorare il record di spettatori stagionale raggiunto con l'Andria (9300). La società vuole superare quota 10mila.

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Arturo Di Napoli, 41 anni, allenatore del Messina

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