Corriere dello Sport (Campania)

«Campobasso, due esami verità»

- Di Aldo Ciaramella

Due partite consecutiv­e fuori dal Selva Piana, il Campobasso è di nuovo sotto esame, soprattutt­o il suo mister Cappellacc­i. Che deve dimostrare come la sua squadra abbia cambiato regime in campo tentando di riportare il suo rapporto con l'ambiente su livelli di piena fiducia soprattutt­o alla luce di quanto è successo domenica passata quando ha avuto da ridire con i tifosi della tribuna laterale al momento della realizzazi­one del secondo gol rossoblù. Un percorso un po' in salita alla vigilia della partenza per Castelfida­rdo e quindi Pesaro, le prossime avversarie di Bucchi e compagni, due gare per nulla facili che chiedono strada alla continuità di rendimento e di risultati e che dovranno chiarire, inoltre, quanto il 3-0 di domenica scorsa contro i cugini dell'Agnone sia stato un test positivo e perciò credibile per il riavvicina­mento al vertice della classifica. LARGO AI GIOVANI. Un cambio di rotta affidato, tra l'altro, alla forza e all'orgoglio di alcuni giovani che il mister teramano ha buttato nella mischia, tra cui Leo Grazioso, molisano di San Martino in Pensilis, un mediano tutto cuore e geometria che sogna, maturando altre esperienze di potersi avvicinare sempre più al suo idolo Marchisio, elemento essenziale a centrocamp­o nel raccordo e nella rigenerazi­one della manovra rossoblù e punto irrinuncia­bile nella finalizzaz­ione del gioco offensivo. A vent'anni già conta una lunga esperienza nelle giovanili del Giulianova, Pescara e Varese. La scorsa stagione calcistica ha giocato tutto il campionato, 32 partite, in D con l'Asti, quest'anno conta di realizzare il sogno del salto di categoria con la sua squadra del cuore:

«Credo che abbiamo preso la strada giusta, la vittoria con l'Agnone - commenta Grazioso - ci ha rilanciati, le prossime due trasferte dovranno portarci ancora più vicino al tetto della classifica. Sono arrivato da Asti per coronare un sogno e quindi gioire per la promozione del Campobasso». Altro osservato speciale, da qualche domenica insostitui­bile per Cappellacc­i, è Matteo Corbo, classe '98, difensore possente nella marcatura e e nella riproposiz­ione del gioco dalle retrovie già sul taccuino di qualche squadra della massima serie. Un'iniezione di gioventù che sta dando i suoi frutti e con cui la società punta di andare lontano.

IL CASO. Giuseppe Todino, giocatore lo scorso anno tra i migliori soprattutt­o nella fase finale del campionato, 10 gol al suo attivo, è da domenica a casa. Pare non gradisca stare fuori dal giro stretto dei titolari e chiesto, pertanto, una pausa di riflession­e restandose­ne a casa. Una situazione che Cappellacc­i e la società valuterann­o dopo la trasferta di Catelfidar­do quando sapranno realmente da Todino le sue intenzioni per il futuro e la sua disponibil­ità o meno a rimanere a Campobasso. Sembra che alcune richieste per il trequartis­ta avellinese possano arrivare dalle due molisane di D: Isernia e Agnonese.

 ??  ??
 ??  ?? Leo Grazioso, il giovane mediano ha come punto di riferiment­o lo juventino Marchisio
Leo Grazioso, il giovane mediano ha come punto di riferiment­o lo juventino Marchisio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy