Corriere dello Sport (Campania)
I DUE EX Pandev-Dzemaili un affare di cuore
Insieme, hanno 233 presenze e 40 gol con il Napoli: per loro è una gara speciale
Cari amici vicini e lontani. Prima abbastanza lontani, ora sicuramente più vicini, ma molto meno distanti se la si va a vedere dalla parte del cuore. Soprattutto amici Blerim Dzemaili e Goran Pandev, due (non tanto) vecchie conoscenze, due bei pezzi di cuore lasciati a Napoli, fra battaglie campali, nottate indimenticabili e piccoli rimpianti. Arrivarono quasi a braccetto a Castel Volturno nell'estate 2011 (prima lo svizzero di circa due mesi) e dopo tre stagioni, all'inizio di settembre dello scorso anno, salirono insieme sull'aereo: destinazione Istanbul, colori giallorossi, quelli del Galatasaray. Bilancio turco non proprio esaltante. Ma poi non è mica finita qui, poiché i due hanno cambiato nuovamente casacca, indossando (attualmente) ancora la stessa, quella rossoblù del Genoa. Stavolta è toccato prima a Pandev ed a ruota all'altro, uniti nel destino, ma uniti anche da un più che affettuoso ricordo del triennio trascorso in azzurro.
AFFINITA'. D'altronde non poteva andare diversamente, essendo accomunati anche dai natali. Entrambi di origine macedone: il centrocampista (Blerim) è nato a Tetovo e la punta, che Mourinho all'Inter impiegava anche come terzino, è originario di Strumica. Le due città separate dalla distanza che intercorre fra Napoli e Roma, poco più di 200 km. Un bel po' di affinità, non c'è che dire, un sodalizio super-collaudato che li ha visti insieme anche fuori dal campo, immortalati durante cene turche, di tanto in tanto incursori sui social con qualche cinguettio nostalgico. Non proprio la lettera d'amore scritta da Inler (l'attuale Leicester, Behrami e Dzemaili avevano formato il trittico di guardie svizzere in mediana), ma piccoli segnali di un feeling mai interrotto. Oggi il cerchio (in un certo senso) si chiude. I due ritroveranno il Napoli, ma stavolta da avversari. E sarà di certo emozionante, stimolante, darà la stura al rincorrersi dei ricordi, su tutti quelli relativi alla Coppa Italia, per due volte vinta (2012-2014) col colore azzurro.
PRECEDENTI. Ma ricorderanno anche i 40 gol (22 Pandev e 18 Dzemaili) messi a segno durante la bella avventura e i 5 rifilati al Grifoni, di cui ben 4 con la firma della punta. Pandev assoluto protagonista nel Napoli corsaro a Marassi (28 settembre 2013), autore di una doppietta scaturita dal doppio assist di Insigne. E poi una notte, che notte, quella del 7 aprile del 2013, con l'en plein al San Paolo (2-0): entrambi a bersaglio, mentre Cavani tirava un rigore fra le braccia di Frey. Ora che si sono riavvicinati e i colori sono diversi, saranno verosimilmente diversi anche gli umori, perché forse (Gasperini cioè permettendo) scenderà in campo il solo Dzemaili (peraltro non al top), mentre il connazionale è fermo ai box a causa di una lesione al bicipite femorale sinistro. Sarà solo spettatore, naturalmente interessato, probabilmente emozionato e chissà che (per entrambi) non arrivi pure un piccola punta di rimpianto, anche alla luce di ciò che sta facendo il Napoli. Un Napoli ammirevole. Ma per Dzemaili (presenze in azzurro 109) e Pandev (124) Genoa Napoli è inevitabilmente la partita del cuore.