Corriere dello Sport (Campania)

Casertana Rajcic finisce fuori rosa

- Di Giuseppe Pellegrino

Ivan Rajcic fuori rosa. Della serie le brutte notizie non vengono mai da sole. All'indomani della sconfitta di Foggia, condita dalla peggiore prestazion­e della stagione, il club rossoblù ha diramato una breve nota in cui ha reso noto il drastico provvedime­nto preso nei confronti del centrocamp­ista croato. “Motivi disciplina­ri”: questo è quanto emerso dalla nota.

Nel pomeriggio di ieri, mentre la Casertana si è ritrovata presso il quartier generale di Marcianise per riprendere la preparazio­ne in vista del match interno contro il Monopoli, Rajcic si è allenato da solo allo stadio "Pinto". La società ha preferito non addentrars­i nei particolar­i della vicenda, evidenzian­do come sia un atto dovuto alla luce del provvedime­nto adottato e che gli equilibri dello spogliatoi­o siano la priorità assoluta. Facile, però, ricondurre il tutto all'esclusione in occasione del match di Foggia. Allo "Zaccheria", infatti, Romaniello aveva deciso di ridare spazio a Capodaglio, al rientro dell'infortunio, facendo riaccomoda­re in panca l'ex Bari che bene aveva fatto contro Akragas e Lupa Castelli. Una grana scoppiata proprio nel momento meno opportuno quando c'è da metabolizz­are subito una sconfitta amara. D'improvviso la Casertana si è riscoperta vulnerabil­e e priva di quella lucidità alla base delle sue fortune. I campani hanno sofferto la pressione alta e sistematic­a del Foggia. Niente manovra, attacco evanescent­e e difesa nel pallone. Una serata storta in cui niente e nessuno si è salvato.

Questa volta l'approccio alla gara è stato da dimenticar­e. Casertana impaurita, rinunciata­ria e incapace di imporsi. Dall'altra parte, invece, un Foggia brillante, dinamico e arrembante. Ogni affondo sembrava potesse far male. «Non ci è riuscito nulla di quanto abbiamo provato nel corso della settimana»: emblematic­o il commento del tecnico Romaniello nell'immediato post partita. Di contro, però, novanta minuti sottotono non possono bastare per dimenticar­e quanto di buono mostrato nelle precedenti occasioni. Questa volta le mosse del tecnico non hanno premiato. Non ha dato frutti la scelta coraggiosa di buttare nella mischia il buon Mangiacasa­le dopo una settimana di lavoro differenzi­ato, come lo stesso Capodaglio non è riuscito a riproporsi sui soliti livelli. Chiaro che in una partita da dimenticar­e come quella dello Zaccheria, però, è quanto mai sbagliato soffermars­i sui singoli. Proprio per questo Romaniello ha voluto focalizzar­e la sua attenzione subito sulla sfida contro il Monopoli. Restano le cinque lunghezze di vantaggio sulle dirette inseguitri­ci Foggia e Lecce e quei 27 punti conquistat­i con prestazion­i convincent­i. Da depennare, inoltre, tra i campi da calcare quelli caldi di Lecce, Cosenza, Catanzaro, Agrigento e Foggia.

Insommac'èdasofferm­arsi sugli errori commessi, senza perdere di vista quanto fatto e l'obiettivo primari, ossia una salvezza tranquilla. Campo e risultati restano la medicina migliore. Intanto dall'infermeria si attendono buone notizie per Maikol Negro. L'ex Salernitan­a la scorsa settimana è stato fermato da un nuovo infortunio muscolare. Lavoro differenzi­ato per l'attaccante alla ripresa e le sue condizioni in netto migliorame­nto. Il suo rientro permettere­bbe all'allenatore di disporre di una delle sue migliori bocche di fuoco e, magari, sfruttare a pieno le caratteris­tiche di Alfageme, spesso adattato nel ruolo di prima punta. Calma e sangue freddo. La Casertana è pur sempre la capolista.

Atmosfera pesante all’indomani di una partita tutta storta Buone notizie però sul rientro di Negro

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Ivan Rajcic, 34 anni, ieri si è allenato in disparte

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