Corriere dello Sport (Campania)
Bonaventura più Niang: al Milan passa la paura
Coppa Italia, il Crotone piegato soltanto ai supplementari Eliminata la Salernitana. Il Torino trova la Juve agli ottavi
Non ci sono dubbi: al termine dei tempi regolamentari avrebbe meritato di qualificarsi agli ottavi di finale di Coppa Italia il Crotone di Ivan Juric. L’1-1 al 90' è bugiardo perché i calabresi hanno creato più occasioni da rete e hanno giocato nettamente meglio dei mediocri avversari. Ci ha pensato una “magia” di Bonaventura su calcio piazzato allo scadere del primo tempo supplementare e il gol a chiudere di Niang ad evitare un’umiliazione paragonabile a quelle (indelebili) contro Cavese e Waregem... Sicuramente, se ieri fosse stato a San Siro, il presidente Berlusconi sarebbe andato di corsa a fare i complimenti a Juric e ai suoi giocatori.
ZAPATA NO. Come ormai da consolidata abitudine (una delle rare eccezioni si è registrata sabato scorso contro la Sampdoria) il Milan ha regalato ancora un intero tempo (il primo) all’avversario di turno. Il Crotone, sostenuto da oltre 5.000 scatenati tifosi che hanno occupato un intero settore del primo anello, non ha saputo approfittarne. Dopo aver sfiorato il gol in almeno due occasioni, i calabresi si sono distratti all’inizio del secondo venendo colpiti dal “cecchino” Luiz Adriano. Ma ci ha pensato l’imbarazzante Zapata a rianimare i crotonesi facendosi beffare da Budimir. Martella e lo stesso Budimir hanno poi sfiorato ancora due volte il gol. Il rischio che Mihajlovic avesse sottovalutato l’ultimo turno preliminare di Coppa Italia è stato confermato dal fatto che, ieri a metà pomeriggio, sono stati aggregati all’organico Montolivo e Bonaventura ai quali alla vigilia il tecnico serbo aveva concesso un turno di riposo.
ABBIATI. L’esperto (38 anni) portiere rossonero è stato il migliore della sua squadra già nel primo tempo. Questo dato di fatto evidenzia come ancora una volta il Milan abbia completamente sbagliato l’approccio alla partita. L’estremo difensore ha neutralizzato (in angolo) la prima conclusione di Torromino (20'). Sei minuti dopo De Giorgio ha calciato a botta sicura. Abbiati ha parato a terra in due tempi. Furibondo in entrambe le occasioni con i suoi difensori, è stato graziato nel finale da Budimir (subentrato al 32' al posto dell’infortunato Palladino) che ha nettamente sovrastato Zapata scaraventando il pallone non lontano dal palo. Il Milan si è fatto pericoloso per la prima volta solo al 39' quando un diagonale di Suso è stato deviato con il ginocchio da Cordaz (ex-Inter) sul ginocchio di Nocerino. Il pallone è schizzato, però, sui tabelloni pubblicitari dietro alla porta.
ILLUSIONE. I rossoneri si sono ripresentati in campo nella ripresa decisamente più motivati. Dopo nemmeno 2' Luiz Adriano ha segnato il suo secondo gol in Coppa Italia (sono 3 quelli finora segnati in campionato) sfruttando un assist a lunga gittata di Poli. La squadra di Juric ha accusato il colpo ma dopo nemmeno 10' si è riaffacciata nell’area milanista con un colpo di testa di Martella che ha sovrastato Calabria ma anche, di poco, la traversa protetta da Abbiati. Ma il solito imbarazzante Zapata ha propiziato il gol del pareggio, facendosi saltare dallo scatenato Budimir che ha battuto in diagonale. Il colombiano ha poi rischiato grosso al 35' quando, riperso ancora una volta Budimir, c’è stato un contatto dove l’attaccante del Crotone è caduto a terra. Fabbri ha lasciato correre, ma il dubbio resta.
PROTESTA. All’inizio del primo tempo supplementare i pochi ultras che occupavano la curva sud hanno abbandonato in segno di protesta la loro postazione. Non sono bastati i gol di Bonaventura e Niang a rasserenare i tifosi milanisti con la loro squadra. L’ex-Atalanta ha messo quasi al sicuro la qualificazione su punizione al termine del primo tempo supplementare. Niang ha messo al sicuro (meglio così...) la qualificazione con il 3-1. Ma nessuno qui a San Siro ieri notte aveva voglia di festeggiare.
La squadra calabrese protesta per un rigore dubbio su Budimir