Corriere dello Sport (Campania)

Zidane guida la classifica degli addii più costosi

- Di Eugenio Russo

Quella che da molti è stata accolta come un’offerta incredibil­e, potrebbe rappresent­are il primo vero “colpo” invernale del calciomerc­ato italiano, almeno in uscita. La top ten delle cessioni dalla Serie A all’estero vanta, infatti, quattro operazioni per cifre maggiori di 50 milioni di euro,maimovimen­tisonotutt­i avvenuti nelle sessioni estive.

DA ZIDANE A CAVANI. La Juventus ha il primato della cessione più costosa, avendo ricavato circa 142 miliardi di lire (73, 5 milioni di euro) dalla vendita di Zidane al Real Madrid, nell’agosto del 2001. In ordine di prezzo segue il passaggio di Ibrahimovi­c dall’Inter al Barcellona nel luglio del 2009, costato agli spagnoli ben 69, 5 milioni. Il bronzo se lo aggiudica Kakà, che nello stesso mese e nello stesso anno di Ibrahimovi­c lasciò l’Italia ed il Milan per accasarsi al Real Madrid per 65 milioni. Sopra la soglia dei 50 milioni anche la cessione di Cavani dal Napoli al Paris Saint-Germain nel luglio del 2013, per 64, 5 milioni. Real Madrid e Psg sono i “Paperoni” di questa classifica con tre acquisti a testa, mentre il Milan fa il “Gastone”, incasando 150 milioni da tre cessioni.

Il francese nel 2001 passò dalla Juventus al Real Madrid per la cifra record di 142 miliardi di lire

GLI ALTRI 6. Da 45 a 37 milioni sfilano gli altri campioni che hanno incantato in Italia prima di mettere in valigia tecnica e prestazion­i: Ronaldo “il fenomeno” dell’Inter, Shevchenko il bomber rossonero, Veron il duro della Lazio, Thiago Silva il muro del Milan e Vidal il guerriero della Juventus. E Anderson?

L’opinione di Massimo Piscedda, attuale responsabi­le tecnico della B Italia e della Nazionale universita­ria, nonché ex laziale, sulla ipotetica offerta da 50 milioni del Manchester United alla Lazio per Felipe Anderson è chiara: «I giocatori da non vendere per cifre del genere sono due o tre al mondo e non sono in Italia, per questo accetterei subito l’offerta». La sicurezza di Piscedda non deriva da una mancanza di stima o di fiducia nei confronti del giovane brasiliano che quest’anno non è stato all’altezza delle aspettativ­e: «Credo che resti uno dei talenti più importanti della Serie A e lasciarlo andar via rappresent­erebbe comunque una perdita dal punto di vista tecnico. Proprio per questo sarebbe fondamenta­le, qualora l’operazione con l’Inghilterr­a andasse in porto, riuscire a reinvestir­e subito, perché con cinquanta milioni in Italia ci si può costruire una squadra più che competitiv­a». Insiste tanto Piscedda sull’importanza degli investimen­ti che un trasferime­nto allo United di Anderson potrebbero favorire ed ha anche le idee chiare sulle modalità d’intervento: «Alla Lazio servono prima di tutto dei difensori, ma con quella somma possono pensare a rinforzare sia il reparto difensivo che offensivo. Come centrale penserei a Rugani e anche per quanto riguarda l’attacco non guarderei lontano perché in Serie A abbiamo tanti giocatori da valorizzar­e».

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy