Corriere dello Sport (Campania)
LAVEZZI THOHIR CALA IL PRIMO ASSO
Erick Thohir e Roberto Mancini ieri mattina, prima dell’allenamento, hanno parlato a lungo delle mosse da fare sul mercato di gennaio e del possibile trasferimento di Ezequiel Lavezzi all’Inter. Il Pocho in questo momento è il nome caldo per l’attacco. Perché Sofiane Feghouli ha fatto passi in avanti verso il prolungamento con il Valencia (gli spagnoli hanno dato l’ok per il rinnovo a 2,5 milioni a stagione, ma c’è un problema di natura economica con l’entourage del giocatore che ostacola la fumata bianca; le parti si rivedranno a gennaio) e perché Sofiane Boufal del Lille costa più di 20 milioni. Nella chiacchierata avuta nello spogliatoio il presidente e l’allenatore hanno concordato sulla necessità di evitare di pagare la seconda parte della multa attualmente congelata dall’Uefa. Thohir deve rientrare nei 30 milioni di passivo indicati da Nyon e l’unico modo per riuscirci è chiudere il mercato di gennaio con un attivo di 7-8 milioni o generare un’analoga plusvalenza entro il 30 giugno. Mancini invece nota che le dirette concorrenti nella lotta per la Champions e lo scudetto si stanno rinforzando e spera di avere un aiuto.
OBIETTIVO LAVEZZI. In attesa di capire come trovare i soldi per il mercato in entrata (Ranocchia non è allettato dalla solizione Norwich e preferirebbe il prestito al Bologna; al suo posto piace Bruma del Psv), l’Inter si sta guardando intorno. Per Lavezzi, Thohir avrebbe voluto sondare il terreno con l’emiro Tamim bin Hamad Al-Thani, proprietario del Psg, o con il presidente del club francese, Al Khelaifi, ma nessuno dei due ieri era presente al pranzo di gala (il primo è volato a Ginevra dove il padre si è rotto una gamba). Ecco perché il discorso relativo al Pocho è stato solo abbozzato con il direttore sportivo Olivier Letang e con il vice direttore generale Frederic Longuépée. La posizione dell’Inter comunque è chiara: lo vorrebbe gratis (o quasi) e con uno sforzo notevole sarebbe disposta a garantire al giocatore un ingaggio importante fino al 2019, anche se non pari a quello che percepirà fino a giugno (4,5 milioni a stagione). L’argentino, dopo la partita, ha liquidato tutti con un «non parlo, di cosa dovrei parlare?». Il sorriso che lo accompagnava valeva più di mille parole.... MANCIO E MILAN. Adesso tocca all’argentino che per il momento ha fatto sapere di voler restare a Parigi fino al termine della stagione. Mancini, intuito che Blanc non lo ritiene indispensabile (eufemismo), ha incrociato il Pocho a bordo campo e con una battuta e una stretta di mano gli ha fatto capire che lo vuole. L’ex Napoli cambierà idea? Di certo le offerte non gli mancano: la Juve è vigile, Tottenham e Liverpool sono alla finestra e il suo agente, Mazzoni, è atteso a breve in Italia per un giro d’orizzonte. Possibile anche una chiacchierata con Galliani che è un estimatore dell’argentino.
MARTEDI’ CALLERI? Dall’Argentina intanto parlano di Calleri in arrivo martedì a Milano per sostenere le visite mediche ed essere annunciato come nuovo acquisto dell’Inter. Operazione conclusa con il Boca sulla base di 12 milioni di dollari. Da corso Vittorio Emanuele però arrivano secche smentite e la versione è diversa: il giocatore piace, è seguito e sarà valutato attraverso il prestito al Bologna orchestrato dal Deportivo Maldonado, ma soprattutto dal fondo Stellar Football, ora proprietario del cartellino. L’Inter si riserverà la possibilità di averlo a giugno in prestito con diritto di riscatto. L’attaccante del Boca dovrebbe essere a San Siro per MilanBologna e quel giorno dovrebbe avere in mano il passaporto comunitario grazie alle origini italiane del nonno. Un intrigo.