Corriere dello Sport (Campania)
MANCINI IL RE MIDA DELL’INTER
La rosa ora vale 330 milioni (+80 da inizio stagione) Murillo è l’esempio: preso a 9, oggi è quotato 35
Non c’è soltanto il primo posto in classifica a certificare quello che Mancini sta facendo per l’Inter. Insomma, non ha soltanto costruito una squadra competitiva oltre che per un posto in Champions, anche per lo scudetto. Nei fatti, il tecnico di Jesi ha pure fatto schizzare in alto il valore della rosa nerazzurra. In pochi mesi, il “titolo” Inter ha fatto registrare uno straordinario + 30%. Dai 250 milioni di euro e spiccioli di inizio campionato, infatti, l’organico a disposizione del Mancio ora ne vale circa 330, con un aumento quindi di 80 milioni. E chissà che il trend non possa proseguire pure nel 2016. Sarebbe inevitabile se Icardi e compagni continuassero a viaggiare su questi ritmi.
CHANCE PER TUTTI. Tornando a Mancini, la sua impronta è evidente non soltanto perché quasi tutti gli innesti del mercato estivo portano la sua firma. Ma anche perché ha saputo tenere tutti i giocatori coinvolti nel suo progetto, consentendo a ciascun elemento della rosa di mettersi, di volta in volta, in mostra. Insomma, da Handanovic a Manaj, tutti hanno avuto la loro occasione. Al momento giusto, peraltro. Visto che, di fatto, non c’è un nerazzurro che non abbia saputo sfruttare la sua opportunità. Si potrà obiettare che Kondogbia non sia ancora riuscito a rispettare le attese, che ha brillato troppo poche volte perché la sua quotazione (37 milioni comprensivi di bonus) sia stata confermata dal campo. Ma il francese ha tutte le qualità per imporsi e, in ogni caso, avendo solo 22 anni, il suo investimento potrà deprezzarsi fino ad un certo punto. La dimostrazione è il 21enne Kovacic che, pur non essendo riuscito a prendersi definitivamente la scena a San Siro, è comunque stato venduto al Real Madrid al doppio di quanto è stato pagato: 15 milioni contro 29, in attesa
dei bonus.
QUANTI BOOM. Ad ogni modo, Kondogbia non sarebbe altro che la classica eccezione che conferma la regola. Basti pensare a Murillo, acquistato per 9 milioni (8+1 di bonus) e ora oggetto di corteggiamento da parte di Real e Barcellona, con una quotazione che ha già toccato i 35 milioni. Restando all’attualità, il boom di Brozovic non è passato inosservato in Premier e, alla luce del “volume di fuoco” dei club inglesi, già si vocifera di proposte abbondantemente superiori alla ventina di milioni, dopo che il prossimo giugno verrà completato il suo acquisto per 8. Clamoroso anche ciò che è accaduto con Handanovic: la scorsa estate era in scadenza di contratto, oltre che reduce da una stagione poco brillante, e lui per primo aveva pensato di andare via. Nessun club però si è fatto avanti concretamente. Ebbene, ora che ha di fatto rinnovato e è tornato una “saracinesca” (Fiorentina L’Inter può vincere lo scudetto, ma dovrà stare attenta alla Juventus che non molla mai e al Napoli di Higuain. La fotografia-pronostico sul calcio italiano che arriva da Zlatan Ibrahimovic tradisce una grande conoscenza da parte dello svedese del nostro campionato anche adesso che ha traslocato al di là delle Alpi. In estate dovrà decidere il suo futuro perché il contratto con il Psg è in scadenza e non è ancora stato rinnovato, ma per parlare del domani c’è tempo. Ieri sera, dopo l’amichevole contro la sua ex squadra, il fuoriclasse che ha giocato in tutte le grandi del nostro calcio aveva solo voglia di abbracciare gli amici e di... trattenere Lavezzi che l’Inter corteggia e che lui spera resti sotto la Torre Eiffel almeno fino al termine del 2015-16. «Quando posso lo guardo in tv con grande piacere. La Serie A mi è rimasta nel cuore: lì ho vissuto momenti belli con diverse formazioni e certi ricordi non si dimenticano neppure con il passare del tempo». «Difficile dirlo adesso perché non è ancora finito il girone di andata, ma ha grandi possibilità di riuscirci perché il Mancio è bravo e ha costruito una squadra forte». a parte...), la sua quotazione è nuovamente schizzata a quota 20 milioni.
FORZA SUL MERCATO. Più o meno tutti i nerazzurri, comunque, hanno visto aumentare il proprio valore di mercato. Ovvio che ora anche corso Vittorio Emanuele abbia una forza sul mercato nettamente superiore. Dopo anni in cui vendere e soprattutto incassare si è rivelata spesso un’impresa, ora sarà Ausilio a dettare le condizioni. Naturalmente solo nel caso in cui si sceglierà di fare un sacrificio. La conquista almeno di un posto in Champions a fine campionato sistemerebbe, infatti, buona parte dei conti nerazzurri. Ma intanto, con i molti gioielli in rosa, è stata di fatto sistemata una sorta di rete di sicurezza per il futuro. Peraltro, le cessioni possono essere decise non solo per necessità, ma anche per scelta. Magari per raggiungere e aggiungere qualche altro campione più utile alla causa.