Corriere dello Sport (Campania)
Vazquez, c’è il Manchester Utd
Dopo il Chelsea spunta l’altra regina di Premier. Il Palermo: Nessun contatto
E adesso spunta il Manchester United. Un'altra pista inglese per Franco Vazquez. Dopo il Chelsea. Sempre Mourinho in mezzo. Tutti cercano il fantasista palermitano, tutti lo vogliono anche se Zamparini, imbufalito dall'Operazione Fuorigioco, ha reagito a modo suo: «Vazquez? Nessuno me lo ha più chiesto». La grande platea lo chiama. Mourinho con El Mudo pensava di dare una svolta positiva al Chelsea. Ora prossimo manager del Manchester United, almeno così si dice, vuole che sia una delle cinque stelle chieste per cancellare il disagio di una squadra che non si ritrova malgrado i quattrini spesi. Voci, certo, che circolano però intensamente. Promesso al Milan, cercato dalla Juve per ricomporre il tandem con Dybala, sogna- to dal Napoli e dall'Inter, tentato dal prestigio di un'avventura oltremanica, Franco deve solo scegliere. Con la tranquillità, quasi strafottenza, con cui affronta le situazioni delicate. Abituato ad incastrare i minuscoli ingranaggi del Lego Technis, passatempo preferito, sa aspettare con pazienza l'evoluzione delle trattative.
ADDIO A GIUGNO. L'argentino è alla svolta della carriera. A giugno, lascerà Palermo. Ad un mese dal suo ventisettesimo compleanno è pronto. Lo sa lui, lo sa Zamparini. Dopo quattro anni le strade si dividono di comune accordo. Il contratto non è un problema. Zamparini lo ha blindato fino al 2019 convinto che non potrà mai trattenerlo e la richiesta per il suo cartellino è paurosamente aumentata da quindici a trenta milioni. E per Vazquez il rinnovo della scorsa stagione non deve intendersi come una maniera per legarsi definitivamente al Palermo ma per stabilire le condizioni economiche dalle quale partire per trattare il nuovo ingaggio. L'ultimo passo per atterrare tra i sogni. Anche Vazquez, come Dybala, sta vincendo la sua scommessa. Se Dybala è l'ultima leggenda del Palermo, Franco ci va vicino. Ed è già in rampa per superare l'amico di Cordoba. Non in carriera. Da quel punto di vista la Joya appare imbattibile. Ma in fatto di presenze con la maglia rosanero. Sabato, a Carpi, infatti, El Mudo con novanta gettoni in rosa sorpasserà Dybala; con la prospettiva di entrare in stagione nella top ten dei centenari e degli stranieri (è naturalizzato italiano) più fedeli, terzo argentino della storia dopo
Munoz e Vernazza.
IL RUOLO. I numeri sono con lui. E anche la fiducia in un finale di stagione in crescendo nel quale recuperare stima personale, feeling con la nuova posizione voluta da Schelotto, qualche gol in più e la nazionale. Chi lo vuole fantasista, chi lo vuole attaccante, Schelotto gli ha ritagliato il ruolo di esterno. Per modo di dire. Non in funzione del cross ma per girare alla larga dai difensori, costruire secondo la sua testa e rientrare per il tiro. E a Vazquez il giochino piace. Per salvare il Palermo e per volare. Basta aspettare e fare spallucce alle insistenti domande sul futuro. La sua filosofia di vita. Da ragazzino, quando il tecnico lo sgridava per dirgli come stare in campo, El Mudo senza guardarlo rispondeva a suon di tunnel e di magie. Non è cambiato.