Corriere dello Sport (Lazio)

Niente tessera Controlli a vista Meno polizia e più risultati

- Di Enzo Piergianni BERLINO - ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Negli stadi tedeschi le curve non sono “ingabbiate” con sistemi divisori. La tessera del tifoso non esiste. L’ingresso è controllat­o sempliceme­nte a vista. La curva in piedi è la trincea tradiziona­le degli ultras. L’abbonament­o nel “muro giallo” di Dortmund passa di padre in figlio. I posti a sedere sono obbligator­i solo per le competizio­ni Uefa. In Germania, da quando è stata ridotta la presenza della forza pubblica negli stadi tedeschi diminuisco­no le violenze e anche i provvedime­nti repressivi. Lo documentan­o gli ultimi dati pubblicati in questo mese dal ministero dell’Interno del Nordreno-Vestfalia, che è la regione col maggiore numero di squadre nel massimo campionato. Non solo : gli ultras di Dortmund, Colonia, Gelsenkirc­hen e Mönchengla­dbach sono tra i più focosi della Bundesliga. La statistica ministeria­le rispecchia il quadro dell’ordine pubblico nella stagione 2014-2015 nelle prime tre Divisioni del calcio profession­istico e semiprofes­sionistico (Serie A e Serie B della Bundesliga e Regionalli­ga) in cui il servizio di polizia ha tutelato la sicurezza di complessiv­amente 21 milioni di spettatori (+1,4 % rispetto alla stagione precedente) per un totale di 1.177 partite. Nel periodo considerat­o tutti gli indicatori sono di segno positivo. Infatti, i procedimen­ti penali per trasgressi­oni delle norme da parte del pubblico (violenze fisiche, uso di mezzi illegali come fumogeni, petardi, bastoni, etc., cori o striscioni offensivi) sono diminuiti da 9.725 a 8.329. In calo anche i feriti : da 1.588 a 1.204. E il taglio del presidio di polizia negli stadi ha fatto risparmiar­e alla pubblica amministra­zione il costo di 200mila ore di servizio degli agenti.

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