Caja: «A Roma mi sento a casa»
Il nuovo coach della Virtus: «Dovremo giocare con aggressività»
Un gradito ritorno per far riaccendere la passione del basket nella Capitale e per cambiar rotta in una stagione iniziata con 4 sconfitte in altrettante giornate. Inizierà alle 18.30 di domenica il terzo ciclo di Attilio Caja sulla panchina della Virtus, impegnata contro l’Assigeco di Casalpusterlengo. Un'avventura nella quale il coach pavese, ma a tutti gli effetti romano d'adozione, spera vivamente di ripetere quanto di buono fatto nelle sue precedenti esperienze romane. E, considerato il suo ultimo anno in terra varesina, quando subentrò a Pozzecco e trasformò la squadra, ci sono davvero tutte le premesse affinchè riesca a dare subito una vigorosa scossa alla squadra.
Idee chiare e tanta voglia di rimettersi in gioco da parte di Caja, che non si è lasciato dunque sfuggire l'occasione di tornare al timone della Virtus (con un biennale) dopo aver iniziato la stagione con il doppio incarico di DG e responsabile del settore giovanile della società Eurbasket Roma.
«Domenica scorsa LA SCELTA. (giorno del primo contatto con l'ingegner Toti) mi sono bastati 30 secondi per aderire al progetto. Roma è tradizione, storia e società: non ho avuto il minimo tentennamento». Così come non lo ha avuto il presidente, che nel presentare la nuova guida del gruppo ha voluto mettere le cose in chiaro: «Sono andato direttamente su di lui - afferma Toti - e non ho interpellato altri tecnici. Era quello che avevo in mente ed è stato facile trovare un accordo. Entrai nel basket e trovai lui come coach; tante cose sono cambiate ma i risultati arriveranno perchè conosco bene la sua dedizione al lavoro».
Dedizione che è rimasta FIDUCIA. immutata. Sì perché la Virtus sembra davvero una seconda pelle per coach Caja, buttatosi cuore e anima in aiuto del gruppo. «A Roma mi sento a casa. Questa fiducia sarà ripagata a breve con gli interessi. Ho trovato una squadra in difficoltà dal punto di vista della fiducia e dell'autostima, ma sono convinto che giocheremo presto una pallacanestro di grande intensità, in grado di far emozionare la gente. Non importa la categoria, è importante trasmettere entusiasmo. Ho detto ai ragazzi che si apre un capitolo nuovo, dobbiamo resettare e prendere fiducia. Ora non devono stare tanto a pensare, poi con il lavoro le cose diventeranno automatiche».