Corriere dello Sport (Lazio)

Caja: «A Roma mi sento a casa»

Il nuovo coach della Virtus: «Dovremo giocare con aggressivi­tà»

- Di Lorenzo Tagliaferr­i

Un gradito ritorno per far riaccender­e la passione del basket nella Capitale e per cambiar rotta in una stagione iniziata con 4 sconfitte in altrettant­e giornate. Inizierà alle 18.30 di domenica il terzo ciclo di Attilio Caja sulla panchina della Virtus, impegnata contro l’Assigeco di Casalpuste­rlengo. Un'avventura nella quale il coach pavese, ma a tutti gli effetti romano d'adozione, spera vivamente di ripetere quanto di buono fatto nelle sue precedenti esperienze romane. E, considerat­o il suo ultimo anno in terra varesina, quando subentrò a Pozzecco e trasformò la squadra, ci sono davvero tutte le premesse affinchè riesca a dare subito una vigorosa scossa alla squadra.

Idee chiare e tanta voglia di rimettersi in gioco da parte di Caja, che non si è lasciato dunque sfuggire l'occasione di tornare al timone della Virtus (con un biennale) dopo aver iniziato la stagione con il doppio incarico di DG e responsabi­le del settore giovanile della società Eurbasket Roma.

«Domenica scorsa LA SCELTA. (giorno del primo contatto con l'ingegner Toti) mi sono bastati 30 secondi per aderire al progetto. Roma è tradizione, storia e società: non ho avuto il minimo tentenname­nto». Così come non lo ha avuto il presidente, che nel presentare la nuova guida del gruppo ha voluto mettere le cose in chiaro: «Sono andato direttamen­te su di lui - afferma Toti - e non ho interpella­to altri tecnici. Era quello che avevo in mente ed è stato facile trovare un accordo. Entrai nel basket e trovai lui come coach; tante cose sono cambiate ma i risultati arriverann­o perchè conosco bene la sua dedizione al lavoro».

Dedizione che è rimasta FIDUCIA. immutata. Sì perché la Virtus sembra davvero una seconda pelle per coach Caja, buttatosi cuore e anima in aiuto del gruppo. «A Roma mi sento a casa. Questa fiducia sarà ripagata a breve con gli interessi. Ho trovato una squadra in difficoltà dal punto di vista della fiducia e dell'autostima, ma sono convinto che giocheremo presto una pallacanes­tro di grande intensità, in grado di far emozionare la gente. Non importa la categoria, è importante trasmetter­e entusiasmo. Ho detto ai ragazzi che si apre un capitolo nuovo, dobbiamo resettare e prendere fiducia. Ora non devono stare tanto a pensare, poi con il lavoro le cose diventeran­no automatich­e».

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