Corriere dello Sport (Lazio)

Giacomel; Carradori, Seminara, Meroni, Damiani; Bruni, Mestre, Bellini; Tchanturia; Mosti, Picchi. A disposizio­ne: Pellegrini, Barsotti, Geminiani, Borghini, Buglio, Zappella, Di Leo, Manicone, Fantacci. All. Mutarelli. Matosevic; Dovidio, Cardelli, Matt

- Di Carlo Roscito ROMA di Daniele Rindone ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

- La baby Lazio è chiamata all’impresa contro l’ex Mutarelli. Allena l’Empoli Primavera, l’ha portato al secondo posto. E forse, per Simone Inzaghi, è meglio così. La sua squadra si è sempre esaltata nelle difficoltà. Si gioca alle 11, può essere la gara della svolta. Una trasferta quasi impossibil­e per i biancocele­sti, lo dicono i risultati interni dei toscani. Hanno ottenuto quattro vittorie su quattro davanti al proprio pubblico: tre in campionato, una in Coppa Italia (Lazio ed Empoli si incontrera­nno agli ottavi di finale). Finora l’unico ko è arrivato a Trigoria con la Roma. I gialloross­i sono anche i soli ad aver espugnato il Monteboro nell’intero anno solare (7 marzo 2015). Serve una partita da Lazio, insomma. Quella dell’anno scorso, però: concentrat­a, vogliosa, cattiva. Inzaghi cerca il successo con il ritorno al 4-3-3. Stop all’esperiment­o trequartis­ta: Rossi fa il centravant­i, Palombi si riprende la fascia, Manoni chiude il tridente offensivo. In difesa recuperato Mattia dall’infortunio alla caviglia, aveva saltato il derby con il Frosinone.

COSÌ IN CAMPO

EMPOLI (4-3-1-2):

LAZIO (4-3-1-2): De Vrij si opera, la Lazio torna sul mercato. La stagione dell’olandese è compromess­a, i tempi di rientro non si conoscono con precisione, non sarà un’assenza breve. Tare correrà ai ripari a gennaio, non ha scelta. S’interverrà innanzitut­to in difesa, i centrali sono contati. Mauricio, Gentiletti e Hoedt non bastano, la presenza di Radu (adattabile nel ruolo di stopper) non è molto contemplat­a da Pioli, tutt’altro. Da oggi in poi il diesse inizierà a guardarsi attorno, è facile credere che abbia iniziato a farlo nelle scorse settimane. De Vrij viaggia verso l’operazione da tempo, la decisione era nell’aria. Tare può pescare ovunque: in Europa, in Sudamerica, in qualsiasi continente. La società in estate ha liberato un posto da extracomun­itario, ha un bonus da spendere.

Tare nelle VELTMAN E TERZIEV. ultime due stagioni ha seguito tantissimo il calcio olandese. Non a caso, forse, nei giorni scorsi è spuntato il nome di Joel Veltman, è uno dei centrali dell’Ajax. E’ classe 1992, è coetaneo di De Vrij. E’ olandese e i Lancieri l’hanno blindato sino al 2018. E’ valutato circa 7 milioni di euro, secondo certe fonti l’Ajax ne vorrebbe 12. In Eredivisie quest’anno ha giocato 10 volte, ha segnato un gol. E’ titolare, gioca anche in Europa. Veltman e De Vrij si conoscono, hanno vissuto i Mondiali del 2014, erano in competizio­ne. De Vrij s’è segnalato tra le rivelazion­i, Veltman vuole seguire le sue orme. Il mercato di gennaio non è facile, i pezzi pregiati sono blindati, nessun club li lascia partire l’ha seguito, l’ha visto all’opera da vicino, lo conosce. Terziev è in scadenza a giugno, può provare a liberarsi con qualche mese di anticipo.

Occhio a Daniele GLI ALTRI. Rugani, è chiuso nella Juve. A Udine c’è Thomas Heurtaux. All’estero c’è Matip (Shalke 04) oppure l’italiano Caldirola (in prestito al Darmstadt). Alla Lazio è stato proposto Felipe del Corinthian­s, è un lungagnone di 1,92, ha caratteris­tiche simili a Hoedt, serve qualcosa di diverso. E’ stato un obiettivo Douglas del Dnipro, fa parte del girone europeo della Lazio, ha un costo elevato. Dal passato può rispuntare il brasiliano Xandao, oggi al Krasnodar. Dall’Argentina si candida Eder Balanta del River Plate. I nomi spunterann­o come funghi nelle prossime settimane, la caccia è aperta. L’intervento sul mercato è certo, è necessario, è obbligato. Pioli ha bisogno di un centrale in più e dev’essere un centrale vero. Gentiletti sta ritrovando forma, attenzione e precisione, i progressi vanno confermati, non è ancora sicuro così come era sembrato. Mauricio è altalenant­e, ha bisogno di una guida, ha frenato l’impeto contro il Torino, è falloso di natura. Hoedt ha qualità, è ancora giovane, non è ancora pronto per essere titolare fisso. La difesa regge in casa, crolla in trasferta. De Vrij era un leader, un riferiment­o, il regista arretrato. Il suo calo ha condiziona­to i compagni, il reparto, l’intera fase difensiva, ha distrutto tante certezze.

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