Corriere dello Sport (Lazio)

L A MO S SA Cataldi al centro della nuova Lazio

Pioli ripensa a lui come vice Biglia per sfidare il Chievo Per l’azzurrino può essere una grandissim­a chance

- Di Daniele Rindone ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Cat a l d i v i c e Big l i a. Cat a l d i regista nel 4-3-3 o perno del 4 - 2 - 3 - 1 . C a t a l d i n e l c u o re della Lazio al di là del r uolo. Pioli sta pensando a lui, vuole concedergl­i una grandissim­a chance e fortissime responsabi­lità. Danilo Cataldi stavolta deve dimostrars­i pronto a tutto: al modulo, alle pressioni, alle difficoltà, agli ostacoli. Era stato designato vice Biglia in estate, ma l’etichetta l’ha schiacciat­o, non ne ha retto il peso. Pioli medita di riprovarci, la rifinitura in programma nel pomeriggio a Formello servirà per fugare gli ultimi dubbi. Con Biglia s’era puntato sul 4-1-41, come alternativ­a all’argentuno era stato utilizzato Onazi, ma il nigeriano rallenta la ma n ov ra e d è i n p a r t e n z a. Pioli è combattuto: quando non ha avuto Biglia (la regola valeva anche l’anno scorso) ha sempre cambiato modulo, s’è affidato spesso al 4-23-1. Schierare Cataldi da regista nel 4-3-3, alla luce delle prove offerte ad inizio stagione, può essere rischioso. La mossa però lo intriga, se funzionass­e permettere­bbe all’azzurrino di consacrars­i. Cataldi è un figlio della Lazio, è un talento made in Formello. E’ stato svezzato, va valor i z z at o, f i n o a p o c o t e m p o fa era il capitano eletto. Furo n o i c o m p a g n i , n e l ma rzo scorso, a consegnarg­li la f a s c i a, l’ ha i n d o s s at a n e g l i ultimi minuti di Lazio-Fiorentina (4-0). Danilo Cataldi ha attraversa­to un momento difficile, l’hanno visto tutti, l’ha ammesso anche lui. Le difficoltà l’hanno temprato, s’è messo in discussion­e, ha lavorato sodo. Confermars­i non è facile, non lo è soprattutt­o in una stagione maledetta come s’è rivelata quella in corso. E’ nel presente e nel futuro della Lazio. Pioli tiene aperta ogni soluzione: il 4-3-3 e il 4-2-3-1. Non è facile pronostica­re l’undici anti-Chievo. Nel centrocamp­o a tre, consideran­do in campo Cataldi e Parolo, l’ultimo posto spetterebb­e a Lulic o Milinkovic. In avanti si giocherebb­ero le maglie Candreva (o Felipe), Matri o Djordjevic. Keita è previsto in ogni formula. Nel 4-2-31 Cataldi e Parolo farebbero da scher mo, giocherebb­ero alle spalle di Candreva (o Felipe), Mauri o Milinkovic e Keita. Il vecchio capitano scalpita tantissimo, è stato nominato da Klose dopo il match con la Juve, il tedesco spinge per r ivederlo in campo. Mauri si candida per il modulo con il trequartis­ta, non gioca da mesi, ha risolto i problemi alla schiena, spera nel rilancio.

P i o l i n o n ha M AU R I C I O O U T. pace quest’anno, perde e rip e rd e Bi g l i a, d e v e s t rav o l - gere continuame­nte il modulo e la difesa. Berisha giocherà anche contro il Chievo, il r ientro di Marchetti è previsto tra il match di Udine e quello col Napoli. Mauricio si è stirato, il responso è ufficiale. Il brasiliano s’è procurato «una lesione di primo grado», è interessat­o il bicip i t e f e m o ra l e d e l l a ga mb a destra. D’ora in poi toccherà alla coppia Bisevac-Hoedt. A destra continuerà ad esserci Konko, a sinistra Radu (o Lulic se non giocherà a centrocamp­o). Pioli sta recuperand­o Basta e Gentiletti: il serbo è in ripresa, l’argentino s’è rivisto in gruppo ieri. E’ sempre out Kishna. Bisogna rintraccia­re una formula, sposarla e perfeziona­rla. L’assenza di Biglia sarà lunga, salterà cinque gare di campionato, proverà a recuperare in vista della doppia sfida europea contro il Galatasara­y. La mancanza di un vice naturale, al di là del caso Cataldi, è un difetto struttural­e. La società non ha voluto rintraccia­re un centrocamp­ista in più, è stato un errore. Pioli s’è dovuto scer vellare in questi mesi, ha dovuto confeziona­re squadre diverse, s’è ritrovato con una difesa bucata, continua a fare i salti mortali. Aveva tante speranze: iniziare il 2016 senza infortuni, programmar­e la rimonta potendo contare sugli uominisqua­dra. Il girone di ritorno è iniziato con il pareggio di Bologna, c’è bisogno di vittorie. Il Chievo, all’andata, aprì la crisi (4-0). Il Chievo, domani, deve garantire un nuovo decollo. Una strada per l’Europa è sfumata, la garantiva la Coppa Italia. Le ultime due (campionato ed Europa League) potranno essere percorse solo con una Lazio competitiv­a. Diversa negli uomini, ma uguale a se stessa nella versione migliore.

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