Corriere dello Sport (Lazio)

PENNETTA «ITALIANI KO? CI PUÒ STARE»

Fuori anche Vinci e Seppi: già eliminati tutti i nostri «Melbourne, strano Slam. E io numero 6 senza giocare»

- Di Stefano Semeraro ANSA GETTY ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA GETTY

Andreas Seppi ha lottato con grinta, ma come previsto si è dovuto inchinare a sua Maestà Djokovic in tre set. Roberta Vinci invece si è fatta sorprender­e dalla n. 82 del mondo, la tedesca Anna-Lena Friedsam, nonostante un primo set vinto 6-0. Per Roberta è la maledizion­e del terzo turno agli Australian Open che si conferma, per l'Italia il timbro su una spedizione fallimenta­re: in singolare tutti gli azzurri sono già fuori.

Ab b i a m o p rov a t o a f a rci spiegare il perché del flop da Flavia Pennetta. Di questi tempi era abituata anche lei a spostarsi “down under” per sudare sui campi di Melbourne Park, ma stavolta, ormai ex tennista, si è volentieri risparmiat­a la faticosa trasferton­a australe. Gli Open li segue da casa, dice lei soprattutt­o con il “live score”, senza troppe alzatacce, e nel tempo libero si dedica ad altri sport che per quindici anni ha dovuto trascurare.

«Ero uscita a cavallo», spiega rispondend­o con la solita allegria al telefono, «ma adesso lo stanno sellando, possiamo parlare un po' di tennis». Flavia, lei si è ritirata a fine 2015 ma in classifica mond i a l e c o n t i n u a a s a l i r e : nell'ultima è numero 6, best ranking eguagliato. Gli assenti nel tennis hanno sempre ragione? « B e l l o, n o ? M i o p a d r e m i prende anche in giro. “Compliment­i, stai giocando bene questa settimana”, mi ha detto l'altro giorno». S o n o i g i o c h i d e l c o m p u - ter : i suoi punti non scadono e intorno le sue avversa- rie perdono colpi. In questa prima settimana degli Australian Open poi è una vera e catomb e di teste di s erie (sono già 17). Come mai? « In effetti è un torneo un po' strano. A parte Serena Williams e Maria Sharapova che vanno come treni, ci sono state parecchie sorprese. Va detto che in Australia è sempre un po' così, è il primo Slam dell’anno, piazzato appena due settimane dopo l'inizio della stagione, molti non hanno ancora preso il ritmo. Una situazione che conviene e a chi non ha nulla da perdere e va in campo con meno pensieri. Io non lo sto seguendo con troppa attenzione, il fuso orario è scomodo e una volta che sai cosa combinano quelli che ti interessan­o, il resto...». Parliamo allora di chi le interessa : gli italiani sono già

Roberta Vinci, 32 anni, n. 15 del mondo tutti fuori già al terzo turno. Come se lo spiega? « Anche con un po' di sfiga : basta guardare certi sorteggi. La Giorgi ha trovato subito S erena, Andreas si è fermato con Djokovic e Simone con Tomic...». L a s u a a m i c a Vi n c i p e r ò ha perso contro la n. 87 del mondo, la Frie dsam, non proprio un'avversaria irresistib­ile, e Sara Errani contro la Gasparyan è sembrata spenta. « Del match di Roberta ho visto solo gli highlights. La Friedsam è stata brava ad avere pazienza, aveva un piano tattico e l'ha seguito. Ogni cinque-sei colpi pressava Roberta sul rovescio e poi andava a rete, una tattica che lei soffre. Sara, è vero, non è al massimo. In una carriera ci stanno anche momenti così così».

Andreas Seppi, 31 anni, n. 29 del mondo Passiamo al suo fidanzato Fabio Fognini, uscito all'es o r d i o c o n i l l u s s e m b u rghese n. 38 del mondo Gilles Muller. Ha lottato quattro s et ma ha ric ominciato c on le proteste e i lanci di racchetta. Preoccupat­a? « No, perché Fabio può giocare molto meglio di così. Muller non è un avversario facile, ha un servizio mancino molto insidioso. Fabio lo sa bene e per questo era così nervoso dall'inizio. Detto che la partita non l'ho vista in tv...». S u v v i a , n o n c i c r e d e n e ssuno. «... ma sì, non ho Eurosport, volevo morire! Anche perché seguirla sul “live score è ancora peggio, ti snervi”. Comunque: sul penalty point per una volta aveva ragione lui, il lato positivo è che non ha perso la concentraz­ione e ha lottato fino alla fine». La questione più preoccup a n t e r i g u a r d a l e n u o v e leve: stavolta non siamo riuscito a portare nemmeno un g io catore in tab ellone dalle qualificaz­ioni. Come mai? «Sì, è un dato strano, perché ultimament­e la federazion­e sta lavorando meglio. Non conosco benissimo i nostri giovani, magari in futuro potrò rispondere con più cognizione di causa. Ma dobbiamo riconoscer­e che per tanto tempo il tennis italiano è stato fortunato ad avere molti ricambi. Lo sport va a cicli ed è “normale” che ora non ci sia tanta gente dietro. Prima di fasciarci la testa, aspettiamo di vedere cosa succederà a Parigi e nei prossimi Slam. Lo ripeto, l'Australia è strana...».

Flavia Pennetta, 33 anni, che dopo gli Australian Open tornerà n. 6 senza averli giocati...

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