R O M A A S P E C C H I O P E R L’AT TA C C O A U N A S U P E R J U V E
Dopo aver battuto la Fiorentina e aver riassaporato il gusto di una vittoria importante, il Milan di Mihajlovic si è fermato di nuovo a Empoli. Un pareggiotto per sopravvivere invece del successo per riagganciare il treno di vertice, a conferma che in quello stadio, nonostante l’addio di Sarri, si gioca comunque un grande calcio. Immaginiamo un altro tormentone anti-Sinisa, ma in realtà questo è il valore della squadra rossonera: un valore modesto, causato da un mercato confuso e comunque dominato dagli affari con Genoa e Roma più che da una logica tecnica. E dopo gli errori estivi, non ci sembra che il tema sia cambiato in questo gennaio dove vediamo Cerci andare da Gasperini ed El Shaarawy in giallorosso...
Oggi, intanto, proprio la Roma ha forse una delle ultime occasioni per rientrare nel gruppo scudetto, ma deve provare a vincere a Torino contro una Juve che appare irresistibile: dieci vittorie consecutive e secondo posto, più il successo contro la Lazio nei quarti di Coppa Italia. Proprio per questo Spalletti ha modificato la squadra che lo aveva deluso al debutto con il Verona: il tecnico ha deciso di opporsi alla Juve mettendosi a specchio, difesa a tre, due esterni di grande corsa (Florenzi e Digne) e Salah pronto a mettersi a disposizione di un Dzeko per il momento irriconoscibile. Mentre il club colleziona esterni offensivi - El Shaarawy è l’ultimo della serie - il tecnico cerca di adattare gli uomini che ha trovato alle sue ideologie di gioco, ma la sensazione è che il cammino sarà piuttosto lungo. In zona scudetto Firenze dovrà misurarsi contro Immobile e Belotti, entrati nel mirino di Conte, mentre il Napoli a Marassi cercherà di battere il nuovo Cassano. L’Inter, che celebra Lavezzi ancora prima di comprarlo, ha la possibilità di fare un passo triplo con il Carpi e di pensare poi alla Juve per una doppia sfida che avrà un valore infinito.