Corriere dello Sport (Lazio)

L A MIS SIONE Lazio, riconquist­a l’Olimpico perduto

In A senza vittorie dal 25 ottobre. E sarà ancora deserto

- Di Daniele Rindone

Alla riconquist­a dell’Olimpico perduto. Giocare da soli non piace a nessuno, senza tifosi e senza vittorie non si può stare. E’ compito della Lazio recuperare la sua gente, convincerl­a a tornare, quantomeno quella parte che ha abbandonat­o lo stadio per disperazio­ne. Alla riconquist­a dell’Olimpico deve andare Pioli. E’ uno stadio senza più padroni, terra di nessuno o di troppi, dipende dai punti di vista. E’ terra di nessuno consideran­do gli spalti vuoti: dai 30.000 di Lazio-Juve di Coppa Italia si passerà ai 16.000 o poco più di Lazio-Chievo. Non s’arriverà a 20mila spettatori, sono stati venduti solo 2.200 tagliandi, gli abbonati sono 14mila (si presentera­nno tutti?). E’ terra di troppi, l’Olimpico, se si considera il cammino interno fatto registrare quest’anno dalla squadra. La vittoria in casa, in campionato, manca dal 25 ottobre scorso, da Lazio-Torino (3-0), poi son stati pareggi (tre) e sconfitte (due). E’ la peggior striscia negativa registrata all’Olimpico dal novembre 2009: le partite senza vittorie furono sette. Certi record non vanno eguagliati, la raccomanda­zione è scontata. Pioli è condannato a vincere contro il Chievo, non può apti trovavano posto tifosi caldi e vocianti, la storia recente si conosce. In casa è diventato difficile giocare, ne ha fatto riferiment­o anche Klose dopo il match con la Juve. La paura di sbagliare, citata dal tedesco, è un freno e può diventare un alibi pericoloso per i giocatori. Così non si può andare avanti, non si scappa. E chi gioca non può nasconders­i dietro i fischi. Il cammino registato all’Olimpico da fine ottobre ad oggi è fallimenta­re, va invertito. La Lazio in casa ha perso credibilit­à, deve recuperarl­a. Una volta si entrava all’Olimpico con paura e rispetto, oggi sono gli avversari a fare la voce grossa. Dopo il match con il Toro è stato il Milan (1-3) a sbancare casa Lazio. Poi si son messi di mezzo il Palermo (1-1), la Juve (0-2), la Samp (1-1) e il Carpi (0-0).

La prova-verità LO SCONTRO. la fornirà il Chievo. Sono 27 i precedenti in A contro i veneti, i biancocele­sti hanno vinto 10 volte, gli avversari sei (undici i pareggi). C’è da fare molta attenzione ai gialloblù, contro la Lazio sono imbattuti da tre gare (una vittoria, due pareggi). Hanno firmato questa striscia di risultati dopo aver vinto solo uno dei precedenti 10 incontri (tre pari, sei sconfitte). Il Chievo, negli ultimi due match, ha rifilato cinque

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