Lar g o ai big: torna il Napoli delle meraviglie
- Eppure torna n o, t u t t i a s s i e m e e (c i ma n c h e re b b e ) appassionatamente, snocciolando rapi - damente il riassunto delle (dieci) puntate precedenti, mostrando le medagliette appuntate al petto e però senza nascondere la macchiolina sotto al tappetino, perc h é nu l l a è i m p o s s i b i l e, m e n c h e m e n o p e rd e r n e u na. Ep p u re r i e m e r g o n o, d a l - le br ume d’un 2016 nel quale non s’erano mai visti, perché c’è stato un momento (dal 6 gennaio in poi) in cui i «titolarissimi» si sono eclissati: è la pura legge del t u r n - ov e r, è l a n e c e s s i t à d i g i o s t ra re n e l breve periodo, di evitare d’affogare nell’acido lattico, di «allargare» al Napoli intero qualsiasi orizzonte.
Si declama ad alta voce, LA FILASTROCCA. come s’usava nei favolosi anni sessanta, stavolta non si va dall’uno all’undici, ma
Jorginho, 24 anni, 18 presenze in campionato si prende fiato tra un settore e l’altro. Ed allora : Reina (pausa), poi in sequenza rap i d a : Hy s aj -A l b i o l - Ko u l i b a l y - G h o u l a m (breve interruzione); e ancora : Allan-Jorginho-Hamsik (stop and go) e si chiude: Callejon-Higuain-Insigne. Il « Napolissimo» è nei numeri, in quella striscia ricca di otto vittorie ed un pareggio ed appena-appena inquinata dalla sconfitta di Bologna. Però è la squadra dei titolarissimi, l o d i c e a n c h e i l m i n u t a g - g i o d e l c a m p i o nat o, d u n - q u e u n a t e n d e n z a a b b a - stanza netta che si è manifestata dalla Lazio in poi, la gara della svolta (in campionato), quella che ha riscritto il Napoli trasformandolo, dopo l’interpretazione in Europa League con il Bruges, e facendolo diventare una macchina da gol.
P e r ò p o i d a B e r g a m o i n p o i C U R I O S I TA’. non è stato più possibile, qualcosa è cambiata, anche se il r itmo è r imasto lo stess o : n ov e p u nt i t ra i l To r i n o, i l F ro s i n o n e ed il Sa ssuolo e lo scivolone cont ro l’ Inter, nel quale la squadra è stata r ivoltata. Però quella era Coppa Ita - lia e dunque qualcosa an - d av a m o d i f i c a t a, f a c e n d o re s p i r a re c h i av e v a s p e s o tanto e magari avrebbe dovuto spendere altrettanto: ma g u a rd a u n p o’, c i s o n o sei facce « nuove» (si fa per dire) rispetto all’ultima esibizione. E’ il Napoli di Sarr i i n t u t t a l a s u a e s p re s s i o n e ( s t at i s t i c a - mente) favolistica : perché gli «eroi» tornano sempre...