Corriere dello Sport (Lazio)

A 11 anni provò ai Blues

«I compliment­i di uno come Stankovic sono fantastici Da voi ci sono molti grandi giocatori, a me piace Totti»

- Di Andrea Ramazzotti ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA GETTY IMAGES

La stella nascente del calcio croato si chiama Ante Coric. L’Inter lo segue da tempo, ma è in buona compagnia visto che quasi tutte le big del calcio europeo sono sulle sue tracce. Lo abbiamo intervista­to e ci ha raccontato la sua voglia di Serie A e la sua stima... per Totti. C o r i c , c o s a p e n s a q u a n - do legge che grandi società come Real Madrid, Arsenal, Barcellona, Chelsea e Inter la voglio? « E’ un piacere sentire che certi top club sono interessat­i ad acquistarm­i e questo per me è il più grande stimolo possibile a migliorarm­i sempre di più. In questo momento però non penso al mercato e sono concentrat­o sul preparare nel migliore dei modi la seconda parte della stagione con la Dinamo che voglio aiutare a restare in alto e a vincere il campionato anche quest’anno». L’Inter la sta seguendo perc h é S t a n ko v i c h a p a r l a t o molto bene di lei ad Ausilio e agli altri dirigenti. «E’ fantastico ricevere compliment­i da ex grandi giocatori come per esempio Stankovic, ma non posso farmi influenzar­e dalle belle parole spese su di me: il mio obiettivo deve essere quello di andare avanti e continuare a lavorare per migliorare». Le piacerebbe giocare in Serie A? « La Serie A è uno dei migliori campionati d’Europa e magari un giorno ci giocherò anch’io». Il suo ex compagno alla Dinamo, Marcelo Brozovic, le ha parlato del campionato italiano e dell’Inter? (Sorride e dribbla la domanda) « Brozovic è veramente un ottimo giocatore e lo sta confermand­o con le ottime prove che sta offrendo all’Inter e con la nazionale». In Italia sta avendo fortuna anche un altro croato, Mario Mandzukic. « Non mi sorprende perché Mandzukic è uno dei migliori attaccanti della Croazia». Chi vincerà lo scudetto? «Quando posso guardo il vostro campionato in tv e, visto il grande equilibr io che c ’è in vetta alla classifica, sono anch’io curioso di capire chi riuscirà a imporsi. Difficile dire adesso chi sia favorito tra Napoli, Juventus e Inter, ma di certo mi aspetto un girone di ritorno elettrizza­nte». Qual è il calciatore italiano che più le piace? « In Italia ci sono diversi buoni giocatori, ma se ne devo indicare uno, punto su Francesco Totti». In passato è mai stato vicino a firmare per una squadra italiana? «Sì, ma niente nomi di club (sorride, ndr). Ci sono state delle trattative che non sono arrivate alla conclusion­e». Come ha iniziato a giocare a calcio? « Fin da quando avevo 5 anni il pallone era il mio... giocattolo preferito. Pensavo solo al calcio e quando sono cresciuto le cose non sono cambiate: questo sport è rimasto sempre al centro della mia vita. Il mio primo club è stato il Hrvatski Dragovolja­c, poi sono andato alla Dinamo Zagabria». Come ha fatto a 11 anni ad avere il coraggio di dire no al Chelsea e al Bayern Monaco che la volevano ingaggiare? « Ho sempre dato un grande peso alla mia famiglia che da anni è al mio fianco, mi supporta e mi spinge a impegnarmi il massimo. I miei genitori mi indicano quello che è meglio per me e per la mia crescita profession­ale. Lo hanno fatto in passato e lo stanno facendo adesso. Se sono diventato un giocatore e finora ho avuto successo, devo dire grazie a loro». La sua è una famiglia che ha... il calcio nel sangue. «Mio padre (Miljenko, ndr) ha avuto e ha un ruolo fondamenta­le per la mia crescita perché è stato un ex calciatore profession­ista che ora fa il dirigente al Segesta Sisak. Mi dà consigli su come posso avere una bella carriera. Anche mio fratello Josip fa il giocatore (nella NK Lokomotiva, ndr) e poi c’è l’altro fratello, Ivan, che è sempre al mio fianco. Per tutti noi, però, il punto di riferiment­o è mia mamma Zdravka». Com’è Coric come studente? « Ho frequentat­o tutte le scuole dell’obbligo, ma negli ultimi anni complici i molti impegni profession­ali, sui libri... non ho potuto fare tutto quello che avrei voluto». Se dovesse descrivers­i come giocatore, che parole userebbe? « Io cerco sempre di fare del

Ante Coric, 18 anni, a sinistra, contrasta Bledi Shkëmbin, 36, dello Skënderbeu mio meglio, ma spetta alle persone che mi guardano giudicarmi». Chi era il suo idolo in passato? « Per il suo modo di giocare e per la sua abilità tecnica il mio preferito è sempre stato Ronaldinho». Cosa chiede al 2016? « Di mantenere il primo posto in classifica con la Dinamo Zagabria. Mi impegnerò al massimo perché ciò accada». Sogna di giocare con la Croazia ai prossimi Europei o ai Mondiali del 2018 in Russia? « Prefer isco non pensarci e concentrar­mi sul lavoro che devo fare. Essere convocato dalla nazionale è il sogno di ogni giocatore e io non faccio eccezione. Riuscirci vorrebbe dire realizzare quello che ho in testa fin da bambino». Ante Coric è nato a Zagabria il 14 aprile 1997. E’ sotto contratto con la Dinamo fino al giugno 2020 dopo il rinnovo del contratto firmato nell’aprile scorso. Piace a tutte le grandi d’Europa e informazio­ni per acquistarl­o, oltre all’Inter, le hanno chieste anche Real Madrid, Barcellona, Porto, Psg, City e Bayern Monaco. E’ un giocatore in fase di evoluzione: viene utilizzato come esterno offensivo o trequartis­ta, ma i piedi educati, il dribbling e la sua facilità nella verticaliz­zazione potrebbero portarlo, a dispetto di un fisico non da gladiatore ( 172 centimetri di altezza), a fare il centrocamp­ista centrale. A 11 anni ha sostenuto provini per il Chelsea e il Bayern, ma ha preferito firmare per i Red Bull Salisburgo prima di tornare nel 2013 alla Dinamo Zagabria. Dall’aprile 2014 è nel giro nella prima squadra dove ha esordito a 17 anni e 2 giorni, in campionato, contro il RNK Spalato. Nel 20142015 il battesimo in Europa League, nel 2015-2016 quello in Champions con due spezzoni contro Arsenal e Olympiakos. Nel suo palmares ci sono due vittorie nel campionato croato (2013-2014 e 2014-2015) e una Coppa di Croazia (2014-2015). Con la Dinamo indossa il numero 24, con la nazionale croata Under 21 il 10.

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