«Fiorentina vinci anche senza brillare»
Sousa è perentorio: «Servono i tre punti Zarate? Ci aiuterà nel nostro cammino»
A qualunque costo, sempre e comunque, vincere. Paulo Sousa sa benissimo che nelle ultime uscite la Fiorentina ha fatto sentire degli scricchiolii che solo una vittoria oggi può far dimenticare. Le sconfitte consecutive, le gare grigie, i colpi di mannaia che il mercato, inclemente, continua a menare, hanno fatto sì che una parte della gente abbia iniziato a dubitare. Schegge di pessimismo. Intanto la coperta che da inizio stagione è corta, prima di allungarsi con tutti i nuovi arrivi si è fatta ancora più corta, una sorta di fazzoletto. Squalificato Vecino, infortunato Badelj, Bagadur, Rebic e Rossi partiti: Sousa dovrà fare di necessità portunità di prendere Zarate, è già conosciuto in Italia, arriva pieno di motivazioni per arrivare ai suoi livelli, che sono alti. Penso che ci possa aiutare tantissimo nel nostro cammino e nella nostra voglia di vincere. Ha tanta qualità per aiutarci. Contento degli acquisti fatti finora? Come ho già detto a suo tempo, tutte le decisioni, anche se quando possono essere divergenti, vengono condivise appena i giocatori arrivano e noi cominciamo a lavorare per integrarli prima possibile e perché ci aiutino a migliorare. Tello? E’ un puro giocatore di fascia e grazie alla sua velocità può darci una grossa mano, peraltro può giocare sia a destra che a sinistra e in modo verticale, è abile nell’ultimo passaggio e sa anche fare gol. Il mio auspicio è che continui così. Rossi ha sostenuto che non era felice? L’augurio è che sia felice come ho sempre detto: è un giocatore che ha sofferto molto, la Fiorentina è stata eccezionale nell’aiutarlo nel percorso di recupero, ora è arrivato il momento per lui di trovare continuità e il Levante gli offre questa possibilità. Per questo sono fiducioso di vederlo migliorare e di rivederlo presto. Se è fastidioso lavorare con questo viavai di giocatori? E’ la realtà del mercato e bisogna conviverci. D’altronde chi è scontento cerca altre soluzioni, chi è soddisfatto cerca di migliorare sempre anche sul piano contrattuale. Poi ci sono club che creano disturbo a quei giocatori che sono felici e giocano di più».
Mancheranno BaEMERGENZA. delj, Vecino, Mario Suarez che non si è allenato usufruendo di un permesso di 72 ore, concesso da società e allenatore, per valutare alcune proposte. «Vero, lì in mezzo c’è emergenza, dovremo inventarci qualcosa. Nelle difficoltà spesso si riescono a scovare delle opportunità, sia con i giocatori che si hanno, sia trovando delle varianti. Abbiamo lavorato per inventarci qualcosa. Senza però mai perdere la nostra identità, la voglia di vincere ed essere sempre protagonisti. Bisogna difendere la cultura del proprio gioco e non smettere di pensare che questa squadra ha fatto benissimo nella prima parte di stagione. Comunque domani (oggi ndr) conta una sola cosa, vincere, anche giocando male. Se l’obiettivo finale è la Champions? Io voglio sempre pensare di poter arrivare fino al cielo: se poi non ci riusciremo vorrà dire che arriveremo alle stelle».
Paulo Sousa, 45 anni, alla prima stagione sulla panchina della Fiorentina