Corriere dello Sport (Lazio)

«Fiorentina vinci anche senza brillare»

Sousa è perentorio: «Servono i tre punti Zarate? Ci aiuterà nel nostro cammino»

- Di Alessandro Rialti ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA ANSA

A qualunque costo, sempre e comunque, vincere. Paulo Sousa sa benissimo che nelle ultime uscite la Fiorentina ha fatto sentire degli scricchiol­ii che solo una vittoria oggi può far dimenticar­e. Le sconfitte consecutiv­e, le gare grigie, i colpi di mannaia che il mercato, inclemente, continua a menare, hanno fatto sì che una parte della gente abbia iniziato a dubitare. Schegge di pessimismo. Intanto la coperta che da inizio stagione è corta, prima di allungarsi con tutti i nuovi arrivi si è fatta ancora più corta, una sorta di fazzoletto. Squalifica­to Vecino, infortunat­o Badelj, Bagadur, Rebic e Rossi partiti: Sousa dovrà fare di necessità portunità di prendere Zarate, è già conosciuto in Italia, arriva pieno di motivazion­i per arrivare ai suoi livelli, che sono alti. Penso che ci possa aiutare tantissimo nel nostro cammino e nella nostra voglia di vincere. Ha tanta qualità per aiutarci. Contento degli acquisti fatti finora? Come ho già detto a suo tempo, tutte le decisioni, anche se quando possono essere divergenti, vengono condivise appena i giocatori arrivano e noi cominciamo a lavorare per integrarli prima possibile e perché ci aiutino a migliorare. Tello? E’ un puro giocatore di fascia e grazie alla sua velocità può darci una grossa mano, peraltro può giocare sia a destra che a sinistra e in modo verticale, è abile nell’ultimo passaggio e sa anche fare gol. Il mio auspicio è che continui così. Rossi ha sostenuto che non era felice? L’augurio è che sia felice come ho sempre detto: è un giocatore che ha sofferto molto, la Fiorentina è stata eccezional­e nell’aiutarlo nel percorso di recupero, ora è arrivato il momento per lui di trovare continuità e il Levante gli offre questa possibilit­à. Per questo sono fiducioso di vederlo migliorare e di rivederlo presto. Se è fastidioso lavorare con questo viavai di giocatori? E’ la realtà del mercato e bisogna conviverci. D’altronde chi è scontento cerca altre soluzioni, chi è soddisfatt­o cerca di migliorare sempre anche sul piano contrattua­le. Poi ci sono club che creano disturbo a quei giocatori che sono felici e giocano di più».

Mancherann­o BaEMERGENZ­A. delj, Vecino, Mario Suarez che non si è allenato usufruendo di un permesso di 72 ore, concesso da società e allenatore, per valutare alcune proposte. «Vero, lì in mezzo c’è emergenza, dovremo inventarci qualcosa. Nelle difficoltà spesso si riescono a scovare delle opportunit­à, sia con i giocatori che si hanno, sia trovando delle varianti. Abbiamo lavorato per inventarci qualcosa. Senza però mai perdere la nostra identità, la voglia di vincere ed essere sempre protagonis­ti. Bisogna difendere la cultura del proprio gioco e non smettere di pensare che questa squadra ha fatto benissimo nella prima parte di stagione. Comunque domani (oggi ndr) conta una sola cosa, vincere, anche giocando male. Se l’obiettivo finale è la Champions? Io voglio sempre pensare di poter arrivare fino al cielo: se poi non ci riusciremo vorrà dire che arriveremo alle stelle».

Paulo Sousa, 45 anni, alla prima stagione sulla panchina della Fiorentina

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