Corriere dello Sport (Lazio)

Floro Flores e il Genoa vicinissim­i

Vertice a Milano, accordo a un passo. De Maio per la difesa viola. Mati tra Bologna e Samp

- Di Fabio Massimo Splendore di Fabio Massimo Splendore ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA BARTOLETTI GETTY IMAGES LAPRESSE ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA ANSA LAPRESSE

Incontro a Milano tra il presidente del Genoa Enrico Preziosi e l’amministra­tore delegato del Sassuolo Giovanni Carnevali: si è parlato di An

Floro Flores tonio (32) che è molto vicino al club ligure, disposto a prenderlo a titolo definitivo. Il Frosinone è già uscito dalla corsa all’attaccante partenopeo. Per Floro si tratterà della terza volta al Genoa dopo le parentesi del 2011 e del 2013.

Cigarini Luca MANOVRE VIOLA. (29) per l’Atalanta è incedibile. C’è da prenderne atto, ma i viola non si perdono d’animo e aspettano. Intanto i bergamasch­i parlano con il Verona del centrocamp­ista Artur Ionita

(25) e questo farebbe pensare che qualche precauzion­e il club di Percassi la stia prendendo. Per la difesa viola Non ama ar r ivare secondo Vincenzo D’Ippolito, diciamo così. Ha portato in Italia il primo sudafrican­o, i primi honduregni. E poi tanti uruguaiani, la terra dove calcistica­mente ha costruito il suo business nel calcio. Ed è soprattutt­o lì che continua ad alimentarl­o. In Sudamerica, Argentina compresa. Ed è lì che gennaio del 2012 vide... Ec c o, ci ra c c onti chi v ide. Così capiremo anche il suo grande rimpianto profe ssionale... «Vidi Paulo Dybala. A Cordoba, aveva 17 anni ed era la seconda partita che giocava da titolare. Una delizia già allora, agiva da esterno sinistro. Peccato...». Cosa fece? « Q u e l l o c h e av re b b e f a t t o chiunque lavora nel calcio per proporre giocatori. Per tanto oro non bisognava attendere un attimo. Conobbi la famiglia, la mamma. Lo proposi in Italia. Valutarono... Costava troppo». Prima ci dica quanto costava. « Due milioni e mezzo di dollari, giù di lì». Ci dice anche chi le disse no? « Per prima la Lazio. Poi Inter e Napoli. Una grande occasione mancata : innanzitut­to per me!». Come le sembra questo mercato di gennaio? « Molto frizzante, più dei prec e d e n t i . Mi s e m b ra c h e l e grandi non abbiano ancora fatto molto, a parte la Fiorentina che già si è mossa abbastanza e bene. Ma tutte le altre stano comprando, stanno muovendo». - detto che il nuovo no di ieri da parte del Benfica affievoli

Lisandro Lopez sce la pista

Ros e (26) - Lindsay (23) del Lione se la batte con Emanuel Mammana

(19) del River, che è giovane, ma piace molto e costa abbastanza. L’operazione la può finanziare la cessio

Mario Suarez ne al Watford di Se dovesse mettere un colpo sul podio del mercato di gennaio? « Ad ora Tello». Le piace Tello? «Se sta bene è un gran giocatore». Un altro colpo di quelli fatti finora che le è piaciuto? «Cerci al Genoa. Mi sembra il giocatore in grado di arrivare con la carica giusta per dare una mano alla squadra di Gasperini». Nei giorni che restano chi si muoverà di più? « Ecco, mi aspetto che qualche grande piazzi il suo colpo. L’Inter con Eder, la Roma. Soprattutt­o la Roma, che ha cambiato allenatore e vorrà dare soluzioni nuove a Spalletti». El Shaarawy e Perotti poss ono ess ere s oluzioni giuste? Non serve anche qualcosa in difesa? «Serve sicurament­e qualcosa in difesa. Ma per me El Shaarawy è un signor giocatore. E anche Perotti può diventare molto utile alla causa». Lei ne avrebbe uno di difensore nella scuderia che rientra all’interno delle mediazioni di mercato più recenti? « Al Torino ho portato un signor giocatore, che ora Ventura comincia a far giocare e quindi significa che si fida di lui. Parlo di Gaston Silva, in questo momento lo schierano decentrato a sinistra, ma lui è un centrale difensivo e sarà il dopo Moretti, per intenderci. Il club granata non lo sposta». Al Torino ha portato un altro ragazzo che si sta ritagliand­o uno spazio tra i pali, da un paio di partite: Ichazo. « E’ giovane, ma lo ho portato qui che aveva già vinto due none sta aspettando l’uscita di

Gomis Lys (26), il terzo portiere che vuole andare a giocare. Il club ciociaro ha valutato una serie di opzioni, da Bogdan Lobont Agaz

(38) a Michael zi (31). Ma il rientro di Fran

Bardi cesco (24) dall’Espanyol all’Inter, sta facendo fare delle valutazion­i alla società laziale. E Bardi diventa un candidato serio. Niente Samp

Diakité per Modibo (28): nel

Ranocchia frattempo Andrea (27) dopodomani rinforzerà la difesa di Montella. Si par

Stendardo lava di Guglielmo (34) per Stellone, ma in queste ore è il Genoa a spingere.

V a l o n A LT R E O P E R A Z I O N I . Behrami

(30) in Italia? A Udine? Una idea che si è complicata, i fr iulani con la Samp pensano ad uno scambio di

Fercentroc­ampisti: Bruno nandes

(21) da Montella e EdBarreto gar (31) da Colantuono. L’Atalanta ha ufficializ­zato campionati al Danubio. Quello del portiere è un ruolo delicato, lui è venuto qui sapendo che deve imparare. Per me è molto affidabile, anche se qualche errore di crescita bisognerà metterlo in conto. Deve impratichi­rsi con la lingua perché ama molto dialogare con i compagni di reparto».

A prop o sito di p ortieri, le

Floro Flores, 32 anni, è arrivato a Sassuolo nel 2013 e adesso è ad un passo dall’addio piace Alisson, che la Roma si è assicurata per giugno? «Sì. I portieri brasiliani hanno dimostrato di saper essere molto affidabili quando parliamo di prima fascia». Una operazione del passato a cui si sente molto legato? « Per fortuna ce ne sono diverse. Conte alla Juventus, Gargano al Napoli... Se me ne chiede una le dico Moriero all’Inter: per come maturò». Come maturò? « Il 1 ° g i u g n o 1 9 9 7 Mor i e ro passò dalla Roma al Milan. Poi Inter e Milan dovevamo sistemare qualcosa riferita al brasiliano Cruz. Io parlai con Simoni, voleva un esterno offensivo e... maturò il clamoroso passaggio. In un mese e mezzo, perché all’Inter ci a n d ò a m e t à l u g l i o, l o p re - sentarono due volte, rossoneri e nerazzurri. Clamoroso no? Era l’Inter di Ronaldo, poi Francesco fece il Mondiale». Lei è stato il manager di Antonio Conte calciatore. Ce lo racconta? « Posso dire che da giovane calciatore era volitivo, applicato, puntava sempre al massimo. E così è da allenatore. Già a 22-23 anni i diceva di pensare a un futuro in panchina. Si è laureato all’Isef con il massimo dei voti. Conte fa tutto al massimo». D op o l’Europ e o las cerà la Nazionale? « Lo deciderà lui. Io dico una cosa: se vince sì, se non vince potrebbe anche rimanere. Perché lui vuole vincere sempre». Un rimpianto? « Non è esattament­e un rimpianto. S ono molto dispiaciut­o di come è finita la storia profession­ale con Cristian Ledesma». Perché? « Lo ho portato in Italia, è stato da me nei mesi in cui provava in giro per l’Italia. Gli ho organizzat­o 7-8 provini, tra Como, Chievo, Udinese, Palermo. Per carità, era quello il mio lavoro. Ma davvero si era instaurato un rapporto straordina­rio. Poi nella passata stagione lui aveva il sogno degli States, la trattativa con il Kansas City è saltata e da lì è scaturito qualcosa da parte sua che io definisco senza mezzi termini una incomprens­ione. La trattativa saltò, figurarsi se potevo non aver messo tutto me stesso per mandarla a buon fine. Si è allontanat­o». Lei è un punto di riferiment­o in Sudamerica, soprattutt­o in Uruguay. Ha avuto un ruolo anche nella vicenda Cavani... «Ci ho messo sette anni per vedermelo riconosciu­to dal Danubio. Ho dovuto fare una causa al Tas per avere quel che mi spettava da quella mediazione». Cosa hanno gli uruguaiani che li rende quasi sempre subito pronti per il nostro campionato? « La grinta, la garra, come la chiamano loro. E’ un Paese di meno di 3 milioni di abitanti, più piccolo di Roma, ma i ragazzini giocano tutti al calcio. E poi metteteci anche il fatto che hanno sangue italiano e spagnolo nelle vene. Ma soprattutt­o italiano». T r e c o n s i g l i d a l l ’ U r u - guay? « Il centrocamp­ista del ’96 G a s t o n Fa b e r, d e l D a n u - bio; il terzino destro del ’93 A l e x Si l v a d e i Wa n d e re r s, un Cafu; e il terzino sinistro d e l Na c i o na l Vi ña, c h e r i - corda Maldini giovane». Vincenzo D’Ippolito, 55 anni, da 30 manager di calciatori. Da 10 svolge il ruolo di mediatore ed è un punto di riferiment­o per i trasferime­nti dei giocatori tra Uruguay e Italia

Salvador Ichazo, 23 Vincenzo D’Ippolito, 55 anni, è nato a Latiano in provincia di Brindisi. Da 30 anni è manager di calciatori ed è un punto di riferiment­o per i trasferime­nti tra Uruguay e Italia: la prima operazione è stata il trasferime­nto del difensore compaesano Vincenzo Rodia dal Brindisi all’Ascoli di Costantino Rozzi. E’ stato lui a portare il primo sudafrican­o in Italia: Mark Fish alla Lazio nel

Petagna Andrea (20) dal Milan: l’attaccante resterà in prestito all’Ascoli. Il Bologna resta

Biabiany vigile su Jonathan (27). E’ stato proposto Kevin Constant (28) per la difesa e

Mati Fernandez piace anche (29) che la Fiorentina ha ritenuto finora incedibile e che interessa anche alla Sampdoria, dove riabbracce­rebbe Montella. Il Napoli non molla Loren

Tonelli zo (26), ma l’Empoli

Gervinho resiste. (28) saluta la Roma: va in Cina all’Hebei per 15 milioni di euro. E oggi

Perotpuò sbloccarsi Diego ti (27). Il Carpi aspetta Jona

De Guzman than (28) se saltasse lo Swansea e sta per de

Cofinire il portiere Simone lombi (24). Il Chievo lavora

Lapadula su Gianluca (25), attaccante del Pescara. Il difen

Donati sore Giulio (23) lascia il Leverkusen e va al Magonza. Allo Stoccarda piace Ervin Zukanovic

(28) della Samp.

Gastón Silva, 21 anni 1996. E ha “inventato” il mercato degli honduregni: dall’arrivo di David Suazo al Cagliari a quello di Juan Leon alla Reggina, passando per Edgar Alvarez alla Roma e Samuel Caballero e Carlos Pavon all’Udinese. Negli anni ha rappresent­ato tra gli altri: Francesco Moriero nel trasferime­nto dalla Roma al Milan e nella stessa sessione dal Milan all’Inter, Antonio

Diego Laxalt, 22 anni Conte dal Lecce alla Juventus; e ancora Statuto, Chimenti, Ledesma e Gargano. Da dieci anni ha tarato la sua attività nel calcio ridisegnan­do il suo ruolo da manager intermedia­rio internazio­nale. Ha vinto al Tas la causa con il Danubio per la mediazione nell’affaire Cavani a Palermo. Ichazo, Laxalt e Gaston Silva, gli ultimi uruguaiani portati in Italia.

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