«Sono scura, hai paura»
«A te che guardi il mio colore/come fossi extraterrestre/alla mamma che mi nota/e stringe i figli a sé./A chi all’asilo mi faceva già strane domande/come ad esempio che colore avessi il sangue/a chi commenta di nascosto e crede non lo senta (non ho niente contro ma c’è troppo differenza).../C’è chi si vanta di ideali dove negri ed omosessuali indifferentemente sono tutti uguali/cioè diversi e in quanto tali sono da trattare differentemente dai normali/ e questo fa paura/... hai paura/perché sono troppo scura “troppo scura”/mi consideri soltanto per un’avventura/ma non consideri la mia natura perché sono/ Negra, Negra, Negra ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda/vado bene anche se sono N.e.g.r.a...» dove sarà in gara tra i giovani proponendo la canzone “N.E.G.R.A .”. «Questo brano è una forte denuncia contro l’ipocrisia. La parola negra è stata un pretesto: avrei potuto utilizzare grassa, bassa, omosessuale, transessuale, qualsiasi categoria che viene classificata come diversa. Qual è la vera normalità? L’etichettare delle persone come diverse ce lo mettono in testa gli altri: il mondo è pieno di sfumature».
Il mondo della canzone invece vedrà a breve l’uscita del suo primo CD, genere dubstep, un mix di suoni digitali ed elettronici. Il basket comunque non riesce a dimenticarlo, così come i suoi idoli: «Jordan, Bryant, tra le donne la Taurasi e soprattutto Britney Griner. La Griner (alta 2,03, ndr) l’ho incontrata al Pantheon ad ottobre, quando gli Usa hanno giocato un’amichevole a Roma contro la Nazionale. Le ho chiesto di fare una foto assieme. Bene, lei è una mulatta chiara: non mi sono mai vista in fotografia così nera!»
In versione lettrice del Corriere dello Sport-Stadio