Corriere dello Sport (Lazio)

Strootman: Qui vincerò qualcosa

L’allenatore progetta di schierare due attaccanti puri E Dzeko è a suo agio con una seconda punta al fianco

- Di Marco Evangelist­i GETTY IMAGES ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA ROMA ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA GETTY IMAGES

A Spalletti piace, a Dzeko anche, e allora perché non insistere? I moduli tattici cambiano, di partita in partita e anche da una frazione di partita all’altra, perché Spalletti in questa prima fase si sent e l i b e ro d i s p e r i m e n t a re. Però anche nella metamorfos­i continua dei primi due impegni, con Verona e Juventus, è possibile individuar­e linee guida che tengono insieme il disegno. Due attaccanti puri per cominciare è una scelta che l’allenatore nuovo ha posto alle fondamenta della sua costruzion­e tecnica. Con l’aggiunta, sin qui, di un Nainggolan libero di inserirsi ed eventualme­nte di un Florenzi che attenua la spregiudic­atezza.

Aggiungiam­oci SCOMMESSE. che Edin Dzeko ha disputato le sue stagioni più fruttuose quando ha giocato insieme con una seconda punta che gli concedeva appoggio e spazio. Adesso, con El Shaarawy (che supponiamo determinat­o e pronto all’opera, altrimenti inutile discutere) e il suo giudizio tattico certamente superiore a quello di Ger vinho, Spalletti studia soluzioni a tavolino e ha buone probabilit­à di vederle poi realizzate sul terreno, giuste o sbagliate che siano.

Visto che tutti aspettano Francesco Totti: ecco un’alt r a c a r t a c h e s p u n t a d a l l a manica dell’allenatore. Totti e Dzeko insieme formano una coppia affascinan­te ma probabilme­nte un po’ statica. Li hanno messi insieme proprio contro il Frosinone e Rudi Garcia ha dovuto cambiare tutto dopo una decina di minuti del secondo tempo, comunque con la Roma in vantaggio.

No n è d e t t o c h e q u a nt o non ha funzionato una volta non debba funzionare mai, n o n n e l l o s p o r t . M a c e r - to la situazione attuale della Roma, con il ter zo posto c o s ì l o nt a n o e u na s e r i e d i sei partite almeno da vincere tutte, non concede molto spazio vitale alle scommess e. D z e k o e Mo ha m e d Sa - lah, allora. Potenza ed efficacia da un lato, velocità e fantasia dall’altro. Senonché né lo Dzeko di oggi né il Salah di oggi sono particolar­mente generosi delle doti di cui sopra. Spalletti in vista della gara di sabato con il Frosinone sta provando un sistema d i g i o c o b r i l l a nt e n e l l a sua originalit­à : con il solito Nainggolan sulla trequarti - e i soliti De Rossi difensore centrale e Pjanic regista basso - più Dzeko e Salah, appunto. Sostenuti da El Shaarawy esterno di centrocamp­o a sinistra e Florenzi sulla destra.

E’ una possibilit­à, ma certo tenere El Shaarawy lontano dalla porta (e un El Shaarawy disabituat­o alle partite, in particolar­e alle partite italiane) sembra un tentativo più coraggioso che saggio.

Daniele De Rossi a colloquio con Stephan El Shaarawy: gli farà da guida D ’altra par te, difficilme­nte passerà per la testa di Spalletti tornare al 4-3-3 per mettere insieme El Shaarawy, Dzeko e Florenzi. Ammesso poi che Florenzi sia disponibil­e, visto che questa settimana si è sempre allenato per conto suo. CIFRE. Spalletti ha molte possibilit­à e le sta valutando tutte, anche perché c’è una vita d o p o i l F ro s i n o n e e l a s u a R o ma d e v e t rov a re u na f i - sionomia. Le cifre possono aiutarlo: Dzeko e Totti insieme fanno una coppia che sin qui in campionato ha realizzato 4 gol, sommando i 3 del bosniaco e quello realizzato dal capitano. Dzeko e Salah valgono 8. Totti e Salah 6, Dzeko ed El Shaarawy 3. Florenzi può mettere sul piatto della bilancia le sue 4 reti e Iago Falque le sue 2. Del resto neppure lo spagnolo sta troppo bene, in questa settimana faticosa.

Mancano ancora due giorni alla gara con il Frosinone, ma al momento è molto stuzzicant­e per Spalletti l’idea di riproporre Totti. Più in alternativ­a a Dzeko che in coppia con il bosniaco. D’altra parte molto del lavoro tattico portato avanti negli ultimi allenament­i ha come scopo l’inc re m e nt o d e i r i f o r n i m e nt i in area per il classico centravant­i voluto da Rudi Garcia e mai sfruttato a dovere. Per responsabi­lità del giocatore ma non solo.

Va l e f o r s e l a p e na r i c o rdare che le miglior i par tite della fiacca Roma di questa stagione sono state disputate con un attacco a tre composto da Dzeko, Salah e Gervinho. Gervinho non c’è più. Questa è tutta un’altra storia.

Stephan El Shaarawy, 23 anni, subito al lavoro con la Roma: pronto per giocare sabato

- (rob.mai.) Vuoi vedere che stavolta torna davvero? A 22 mesi di distanza dall’infortunio di Napoli, quello che poi ha generato conseguenz­e catastrofi­che sul suo ginocchio, Kevin Strootman ha recuperato sorriso e fiducia. Invitato alla festa del Roma Club Longarina insieme con l’altro convalesce­nte da legamento crociato, il giovane Elio Capradossi, Strootman ha rassicurat­o l’uditorio: «Mi sento molto meglio e mi conforta vedere un ristorante così pieno. A breve giocherò una partita con la Primavera e a metà febbraio ricomincer­ò ad allenarmi con la prima squadra. Spero di tornare al più presto a giocare con i miei compagni perché il mio obiettivo è vincere qualcosa con questa maglia». Strootman compirà 26 anni il 13 febbraio, dunque più o meno a ridosso del programmat­o rientro in gruppo. Se non ci saranno intoppi entro la fine del mese (il prossimo) potrà tornare nella lista dei convocati. Naturalmen­te servirà pazienza per rivederlo ai suoi livelli dopo tre interventi chirurgici. Il presidente Pallotta lo aspetta e gli ha già promesso il rinnovo del contratto.

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