Strootman: Qui vincerò qualcosa
L’allenatore progetta di schierare due attaccanti puri E Dzeko è a suo agio con una seconda punta al fianco
A Spalletti piace, a Dzeko anche, e allora perché non insistere? I moduli tattici cambiano, di partita in partita e anche da una frazione di partita all’altra, perché Spalletti in questa prima fase si sent e l i b e ro d i s p e r i m e n t a re. Però anche nella metamorfosi continua dei primi due impegni, con Verona e Juventus, è possibile individuare linee guida che tengono insieme il disegno. Due attaccanti puri per cominciare è una scelta che l’allenatore nuovo ha posto alle fondamenta della sua costruzione tecnica. Con l’aggiunta, sin qui, di un Nainggolan libero di inserirsi ed eventualmente di un Florenzi che attenua la spregiudicatezza.
Aggiungiamoci SCOMMESSE. che Edin Dzeko ha disputato le sue stagioni più fruttuose quando ha giocato insieme con una seconda punta che gli concedeva appoggio e spazio. Adesso, con El Shaarawy (che supponiamo determinato e pronto all’opera, altrimenti inutile discutere) e il suo giudizio tattico certamente superiore a quello di Ger vinho, Spalletti studia soluzioni a tavolino e ha buone probabilità di vederle poi realizzate sul terreno, giuste o sbagliate che siano.
Visto che tutti aspettano Francesco Totti: ecco un’alt r a c a r t a c h e s p u n t a d a l l a manica dell’allenatore. Totti e Dzeko insieme formano una coppia affascinante ma probabilmente un po’ statica. Li hanno messi insieme proprio contro il Frosinone e Rudi Garcia ha dovuto cambiare tutto dopo una decina di minuti del secondo tempo, comunque con la Roma in vantaggio.
No n è d e t t o c h e q u a nt o non ha funzionato una volta non debba funzionare mai, n o n n e l l o s p o r t . M a c e r - to la situazione attuale della Roma, con il ter zo posto c o s ì l o nt a n o e u na s e r i e d i sei partite almeno da vincere tutte, non concede molto spazio vitale alle scommess e. D z e k o e Mo ha m e d Sa - lah, allora. Potenza ed efficacia da un lato, velocità e fantasia dall’altro. Senonché né lo Dzeko di oggi né il Salah di oggi sono particolarmente generosi delle doti di cui sopra. Spalletti in vista della gara di sabato con il Frosinone sta provando un sistema d i g i o c o b r i l l a nt e n e l l a sua originalità : con il solito Nainggolan sulla trequarti - e i soliti De Rossi difensore centrale e Pjanic regista basso - più Dzeko e Salah, appunto. Sostenuti da El Shaarawy esterno di centrocampo a sinistra e Florenzi sulla destra.
E’ una possibilità, ma certo tenere El Shaarawy lontano dalla porta (e un El Shaarawy disabituato alle partite, in particolare alle partite italiane) sembra un tentativo più coraggioso che saggio.
Daniele De Rossi a colloquio con Stephan El Shaarawy: gli farà da guida D ’altra par te, difficilmente passerà per la testa di Spalletti tornare al 4-3-3 per mettere insieme El Shaarawy, Dzeko e Florenzi. Ammesso poi che Florenzi sia disponibile, visto che questa settimana si è sempre allenato per conto suo. CIFRE. Spalletti ha molte possibilità e le sta valutando tutte, anche perché c’è una vita d o p o i l F ro s i n o n e e l a s u a R o ma d e v e t rov a re u na f i - sionomia. Le cifre possono aiutarlo: Dzeko e Totti insieme fanno una coppia che sin qui in campionato ha realizzato 4 gol, sommando i 3 del bosniaco e quello realizzato dal capitano. Dzeko e Salah valgono 8. Totti e Salah 6, Dzeko ed El Shaarawy 3. Florenzi può mettere sul piatto della bilancia le sue 4 reti e Iago Falque le sue 2. Del resto neppure lo spagnolo sta troppo bene, in questa settimana faticosa.
Mancano ancora due giorni alla gara con il Frosinone, ma al momento è molto stuzzicante per Spalletti l’idea di riproporre Totti. Più in alternativa a Dzeko che in coppia con il bosniaco. D’altra parte molto del lavoro tattico portato avanti negli ultimi allenamenti ha come scopo l’inc re m e nt o d e i r i f o r n i m e nt i in area per il classico centravanti voluto da Rudi Garcia e mai sfruttato a dovere. Per responsabilità del giocatore ma non solo.
Va l e f o r s e l a p e na r i c o rdare che le miglior i par tite della fiacca Roma di questa stagione sono state disputate con un attacco a tre composto da Dzeko, Salah e Gervinho. Gervinho non c’è più. Questa è tutta un’altra storia.
Stephan El Shaarawy, 23 anni, subito al lavoro con la Roma: pronto per giocare sabato
- (rob.mai.) Vuoi vedere che stavolta torna davvero? A 22 mesi di distanza dall’infortunio di Napoli, quello che poi ha generato conseguenze catastrofiche sul suo ginocchio, Kevin Strootman ha recuperato sorriso e fiducia. Invitato alla festa del Roma Club Longarina insieme con l’altro convalescente da legamento crociato, il giovane Elio Capradossi, Strootman ha rassicurato l’uditorio: «Mi sento molto meglio e mi conforta vedere un ristorante così pieno. A breve giocherò una partita con la Primavera e a metà febbraio ricomincerò ad allenarmi con la prima squadra. Spero di tornare al più presto a giocare con i miei compagni perché il mio obiettivo è vincere qualcosa con questa maglia». Strootman compirà 26 anni il 13 febbraio, dunque più o meno a ridosso del programmato rientro in gruppo. Se non ci saranno intoppi entro la fine del mese (il prossimo) potrà tornare nella lista dei convocati. Naturalmente servirà pazienza per rivederlo ai suoi livelli dopo tre interventi chirurgici. Il presidente Pallotta lo aspetta e gli ha già promesso il rinnovo del contratto.