SPALLET TI IL DURO L’esempio e le urla per rifare la Roma
In allenamento è cambiato tutto. Persino troppo...
Lo trovano sempre lì, come un vecchio parroco. Anche se non è vecchio e anche se da Trigoria hanno rimosso la chiesetta. Viene il sospetto che Luciano Spalletti dorma al centro sportivo. In effetti è accaduto. Non aveva ancora dove andare e aveva già troppo da fare.
Ce l’ha ancora. Sta esplorando la casa della Roma e tutte le facce che contiene e il lavoro di ciascun impiegato, ma senza l’attenzione pignola che metteva Rudi Garcia nello scoprire chi fosse ciascuno e nell’occultare i suoi sistemi di lavoro. L’allenatore precedente aveva fatto colmare tutte le falle del sistema di sicurezza, abbassare le tapparelle degli uffici intorno al campo principale e allontanare dalla zona delle operazioni tecniche chi non aveva strettamente a che fare con palloni rotolanti e tabelle di preparazione.
Spalletti no. TEORIA E PRATICA. Principio di conser vazione dell’energia : inutile sciupare forze nervose nel tentativo di nascondersi da improbabili minacce. La sua Roma ha bisogno d’altro. Di un minimo di serenità, di leggerezza esattamente che cosa fare sul campo e con chi e avrà avuto il tempo per passare dalla teoria alla pratica. Adesso c’è da arrivare alla fine del tunnel e poi alla fine della strada. Accelerando, se possibile, e insieme conservando benzina sufficiente per l’intero viaggio.
Ha capito che c’è solo un modo: conquistare cuore e anima dei giocatori; scivolare come un surfista sull’onda di adrenalina innescata dal trasferimento dei poteri tra Garcia e lui. Presenza, esempio. Spalletti non ruba il lavoro a nessuno, men che mai ai preparatori atletici. Ma si sente in diritto di indirizzarlo, di suggerire lui stesso di che cosa abbia bisogno questa squadra, cioè di intensità e velocità piuttosto che di resistenza.
Si piazza a bordo campo e non ci resiste. Entra sul terreno e grida fino a farsi sentire sui campi vicini, quelli di allenamento e quelli coltivati. Garcia seguiva con un certo distacco le sedute atletiche. Spalletti vuole essere segui- to. Se qualcuno non esegue a puntino un esercizio, interviene prima ancora che possa farlo Darcy Norman, il preparatore spedito dall’America.
Norman peraltro PAZIENZA. ha poco da ribattere. E’ entrato in risonanza con il nuovo allenatore, sembra più di Ed Lippie che comunque ha compiti diversi, opera sui muscoli, regna sulla palestra, rimette in sesto gli infortunati. Spalletti grida mentre si fa atletica, Norman interviene e suggerisce quando si fa calcio. Pare funzioni. Non ancora in partita, che poi sarebbe l’importante, ma in allenamento sì. Segna persino Edin Dzeko quando non conta, aspettando il resto.
Spalletti ha pazienza. E’ pagato per averne, il che spiega perché ai tifosi invece ne sia rimasta poca. L’allenatore ha anche fiducia. In se stesso, nei suoi metodi. E la trasmette. Giocatori in frotta con le antenne ritte ad ascoltarlo quando ferma tutto e si mette a rispiegare le posizioni nello schieramento e i movimenti tattici. Antonio Rüdiger, in particolare, aveva detto di essersi trasferito in Italia per imparare a difendere e ha capito che con Spalletti l’occasione è buona. Sta lì ad ascoltarlo e se non capisce subito chiede di ripetere.
Giusti comportamenti. Il tecnico ha pronunciato queste parole appena tornato a Roma. E’ diventato un mott o, p o p o l a re q u a nt o q u e l l i delle pubblicità. I giocatori sono talmente convinti che Spalletti abbia ragione che i comportamenti sono diventati troppo giusti. Al terzo rimasto in terra per un contrasto violento, Spalletti è intervenuto per chiedere calma. La Roma, in fondo, dovrebbe essere una specie di famiglia. Infatti a ogni allenamento della prima squadra partecipano quattro o cinque ragazzi della Primavera. Non contate Sadiq e Nura, considerati già adulti.
OR E DI A L L E NA M E N TO
Spalletti ha praticamente raddoppiato la durata delle singole sedute rispetto alle abitudini di Garcia.
PU N TO I N
PA RT I T E
Pareggio in casa con il Verona, sconfitta a Torino con la Juventus il breve cammino percorso sin qui con la Roma.
M E S I DI C ON T R AT TO
Questa mezza stagione più la prossima intera: è la durata dell’attuale accordo tra Spalletti e la Roma.