Corriere dello Sport (Lazio)

C o p p a It a l i a L a z i o , b e f f a n e l f i n a l e

Pinamonti spinge l’Inter Il 9 febbraio c’è il ritorno

- LAPRESSE

Il gol di Pinamonti che decide la semifinale di andata

LAZIO (4-3-3): menti al loro portiere, ha salvato più volte il risultato, il nostro al contrario non ha fatto nemmeno una parata. Eppure l’Inter ha tutto un altro budget ed è costruita per vincere. Non pensavo di potermela giocare alla pari, ora servirà un’impresa».

I l r i t o r n o s i g i o c h e rà i l 9 f e b b ra i o i n c a s a d e l l’ In t e r. Che per il vantaggio ottenuto deve ringraziar­e gli interventi di Radu e l’imprecisio­ne dei baby biancocele­sti: nel primo tempo Murgia non inquadra la porta in diagonale, nella ripresa Manoni sorprende Popa e Gravillon ma spara alto sulla traversa. In mezzo ci sono il sinistro di Palombi e un’infinità di cross che non trovano la deviazione giusta. Pinamonti, a 5’ dalla fine, è l’unico freddo sotto porta e regala a Vecchi il massimo risultato con il minimo sforzo. L’allenatore lo ammette: «Siamo stati fortunati, il risultato è ingiusto, forse abbiamo giocato con troppo timore. Non saremo forti come l’anno scorso, ma oggi abbiamo dimostrato di essere un gruppo importante». Eh già, l’anno scorso, perché nei quarti delle ultime Final Eight fu la Lazio ad eliminarlo a sorpresa : « Ma è ancora presto per parlare di rivincita - prosegue Vecchi - prima dobbiamo passare il turno. Conosco Inzaghi da una vita, le sue dichiarazi­oni nascondono tanta sicurezza. Ha degli attaccanti di primo livello, di così forti non li ho mica visti nel nostro girone. La sua squadra in classifica occuperebb­e la nostra stessa posizione». Sì, ma in Coppa ne passa solo una. E la Lazio ha due settimane di tempo per costruire la rimonta.

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